a cura del prof. Luigi Casale
Sono tante le parole che contengono nella loro composizione l’elemento strutturale “eco/oco”, di origine greca, che in qualche modo aggiunge alla parola composta il significato di “casa”. (In questa rubrica ne abbiamo già esaminate alcune: economia, ecologia, parrocchiano, parrocchia.) Diocesi è una di esse.
Oggi la diocesi è la circoscrizione territoriale sottoposta alla giurisdizione di un vescovo. Ma all’origine, al tempo della riforma dell’impero Romano fatta da Diocleziano, la diocesi era una delle unità territoriali amministrative in cui era stato diviso l’impero; quindi una regione molto più ampia delle attuali diocesi.
La parola deriva dalla espressione greca: dià oikías (διά οικίας = attraverso le case), e significa: unione di più centri abitati.
Come ho detto, nell’organizzazione territoriale della Chiesa cattolica la diocesi è guidata da un vescovo (“episcopo” – sempre di origine greca – che letteralmente significa: colui che osserva dall’alto; o che guarda intorno. Cioè – diremmo oggi – il guardiano, il sovrintendente o, anche, il pastore).