Un anno a Castellammare
di Giuseppe Zingone
Castellammare si racconta: la stabianità verace dei vicoli, il culto e la fede popolare, i personaggi e quant’altro possa essere raccontato, viene ospitato nella speranza di poter salvaguardare i ricordi e la vita vissuta che ci appartiene
Con “Un anno a Castellammare“, lo stabiese Giuseppe Zingone racconta la “Città delle Acque” in dodici storie, una per ogni mese dell’anno.
“Ci si rende conto col passar degli anni, che il cammino umano è quanto mai breve e imprevedibile, e che i ricordi delle persone inevitabilmente sbiadiscono con la loro scomparsa. Per questo ho deiciso di affidare a Liberoricercatore i miei ricordi, riassunti in un anno. Ben poco si dirà… a volte mi soffermo a guardare quella linea del tempo presente nei libri scolastici dei miei figli, ed è vero un anno è uno schiocco di dita, un microsecondo rispetto al tempo già percorso dall’origine del pianeta nel quale viviamo. Se però fossimo riusciti a salvaguardare la memoria storica di ogni essere vivente sin dalla comparsa dell’uomo, quella stessa linea affiancata dai ricordi umani sarebbe più breve, mi dico. Ecco perché come una scritta su un muro, consegno alla “enciclopedia stabiana” del Liberoricercatore queste dodici brevi storie, sintesi di un tempo e di rievocazioni non più ripercorribili, memorie vicine e lontane, più fotogrammi che racconti veri e propri, più meteore che stelle la cui sola pretesa è solo di non essere obliate”.
Giuseppe Zingone
Un anno a Castellammare
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