Antichi mestieri stabiesi
Conoscere il micro-passato (il normale quotidiano soggettivo) può essere utile a capire la crescita economica e culturale di una intera popolazione. Questa modesta ricerca degli antichi mestieri (estinti e sopravvissuti), potrebbe aiutare a delineare con più chiarezza una parte dimenticata di vita stabiese vissuta.
Maurizio Cuomo
Ammuola forbece
( a cura di Maurizio Cuomo )
(articolo del 12 gennaio 2014)
A questo caratteristico personaggio (solito girare su di una vecchia bicicletta) venivano affidati coltelli, temperini e forbici, al fine di farne ripristinare il filo della lama. L’ambulante riusciva ad essere presente in tutta la città, passando di zona in zona in un differente giorno settimana. L’attrezzatura da lavoro (simile ad una mola da banco) rudimentale ed ingegnosa allo stesso tempo, era posta sulla parte anteriore della bicicletta e collegata alla pedaliera della stessa, nello specifico “l’ammuola forbece” (fissata la bicicletta con dei piedistalli) con la semplice rotazione dei pedali azionava la “mola a ruota”. Il mestiere di “arrotino ambulante”, purtroppo, è stato soppiantato dal moderno consumismo, nel quale si preferisce acquistare, anziché aggiustare.