La Poetica Stabiese si arricchisce di nuovi autori: Francesco Palmieri e Guglielmo Tommasino.
Uniti dalla medesima passione hanno “cantato” in versi le bellezze della propria città, raccontandone anche sopraffazioni ed affanni. Da questo comune intento, nacque il binomio Tommasino-Palmieri che cesellò molteplici componimenti.
Entrambi, gli autori si rifanno alla grande tradizione della poesia napoletana, che ama descrivere per immagini la vita quotidiana. Nei versi si rispecchia il loro stato d’animo, pervaso a volte di malinconia, tra vecchi ricordi e, incresciosi accadimenti che tormentano il paese. La loro sognante speranza è che possa ritornare allo splendore di un tempo.
Nell’ambito di una vasta raccolta, l’autore ha pubblicato tre volumetti; sono state scelte le liriche legate alla città di Castellammare di Stabia, in esse, si rievocano echi lontani e felici. Abbiamo recuperato persino, una registrazione canora di Francesco Palmieri giovane, mentre affascinava gli assidui frequentatori delle Terme Stabiane. In seguito sarà pubblicata: N’atu Castiellammare; interpretata dal poeta stabiese.
Le composizioni di Francesco Palmieri
‘O Castiello
Paese mio… hê perduto ‘a dignità
Quisisana
Scennénno ‘e notte
Suonno o fantasia?