stabiaeventi

stabiaeventi

“Stabiaeventi” è un calendario che si prefigge di mantenere aggiornato il lettore sugli eventi che interessano la città di Castellammare di Stabia e il circondario stabiese.

N.B.: Chiunque abbia delle date/evento da segnalare, è pregato di contattare la nostra Redazione (ricercatoredistabia@libero.it), che sarà ben lieta di aggiungerle al calendario…

Ultimo evento inserito:


Scrivi i ricordi del tuo presepe

Archivio eventi: Continua a leggere

Il Duilio

Articoli d’epoca

di Giuseppe Zingone

A mio padre che amò il cantiere navale di Castellammare, come una seconda famiglia

L’Illustrazione italiana, 1876

Le mie prime notizie sul Duilio, le ebbi da ragazzo, proprio da mio padre, me ne parlò con orgoglio, come una di quelle notizie che si trasmettono ai figli in maniera perentoria, quasi in eredità. Il suo lavoro (carpentiere in ferro), in quegli antichi cantieri, gli permise di crearsi una famiglia, lui che non poté conoscere neanche la madre.

Continua a leggere

Farmacie di turno

Farmacie di turno a Castellammare di Stabia 

nel mese di novembre 2024

Farmacie di turno

Farmacie di turno a Castellammare di Stabia


SERVIZIO NOTTURNO
(dalle ore 20.00 alle 09.00)

1 e 2: Scepi (via Tavernola, 132)

3: Bosso (via Annunziatella, 61)

dal 4 al 10: Plinio (via Plinio, 62)

11: Scepi (via Tavernola, 132)

12: Ravallese (via Tavernola, 55)

13: San Ciro (via Brin, 12)

14: San Carlo (via Cosenza, 194)

15: Lauro (viale delle Terme, 31)

16: Guacci (via Nocera, 78)

17: Imparato (via S. Maria dell’Orto, 16)

18: Talarico (via Sarnelli, 11)

19: Pisacane (via Gesù, 16)

20 e 21: Scepi (via Tavernola, 132)

22: Bosso (via Annunziatella, 61)

23: Scepi (via Tavernola, 132)

24: Ravallese (via Tavernola, 55)

dal 25 al 30: Cosentini (c.so V. Emanuele, 148)


ORARIO DIURNO
Tutte le farmacie stabiesi sono aperte dal lunedì al venerdì ai seguenti orari:
dalle 9.00 alle 13.00 – dalle 16.00 alle 20.30

Turno Festivo:
1: Scepi (via Tavernola, 132) – Lombardi (p.zza “Orologio”, 11)

Turno del sabato:
2: Scepi (via Tavernola, 132) – Filoni (via Napoli, 328)
Plinio (via Plinio, 62) – Lombardi (p.zza “Orologio”, 11)

Turno della domenica:
3: Ponte Persica (via Ponte Persica, 18/F)Imparato (S. Maria dell’Orto, 16) Continua a leggere

Castellammare di Stabia (pitture nostrane)

La pagina raccoglie le pitture che ritraggono Castellammare di Stabia. Opere senza tempo di vari autori che hanno celebrato una bellezza paesaggistica unica al mondo.

a cura di:
Maurizio Cuomo & Giuseppe Zingone

Ultima opera inserita:

Cementificio a Castellammare, Andrea Simonetti

Autore: Andrea Simonetti

Titolo: Cementificio a Castellammare

Tecnica: olio su tela

Dimensioni:30 x40 x 4 cm,

Periodo: anno 1964

Opera apparsa su: Catawiki Continua a leggere

Il 1948 e dintorni

Il 1948 e dintorni

articolo del dott. Raffaele Scala

Le paure borghesi e clericali del comunismo e dei comunisti stabiesi in una relazione delazione di un democristiano del 1948.

Premessa

Questo eccezionale documento, figlio del suo tempo, è la precisa fotografia del clima di odio, di rancore, di silenziosa, strisciante guerra civile in atto nel Paese nell’immediato secondo dopoguerra, di come in molti si covava la certezza di una rivoluzione comunista ormai prossima, provocando paura, tensione e, come leggeremo tra qualche riga, delazioni di ogni sorta su presunti fatti e misfatti dei “terroristi rossi”, questi “velenosi serpenti” che avvelenavano le notti insonni dei notabili democristiani, dei quali gran parte provenienti dalle file del crollato regime fascista e gattopardescamente adattatasi alla nuova realtà. Non pochi, infatti, si erano infiltrati nello stesso PCI, provocando non poche tensioni nella base dello stesso partito, uomini e donne che avevano subito ogni sorta di angheria nel corso del ventennio, molti dei quali erano stati costretti ad emigrare in Francia se non oltre Oceano, altri avevano pagato con il licenziamento, la miseria, il carcere e il confino politico. In tanti sottoposti a continui, estenuanti controlli polizieschi, sottoposti al carcere preventivo ogniqualvolta veniva in visita qualche alto funzionario del regime.

In realtà, purtroppo, nulla sappiamo di questo Domenico Gambardella,  Segretario Politico della sezione di Scanzano, il Villaggio, “ Cittadella Rossa”, come la definisce l’estensore di questa vera e propria relazione delazione, non mancando di sottolineare la pericolosità, non solo degli uomini, ma anche delle donne comuniste, impegnate nella durissima campagna elettorale del 18 aprile 1948, facendo nome e cognome e citando fatti che, a leggerli, fanno unicamente sorridere. Riproponiamo questo prezioso documento storico integralmente, con tutti gli strafalcioni, che faranno sorridere o inorridire chi legge, ma non potevamo metterci mano, si sarebbe perso il sapore gustoso di questo egocentrico militante integralista cattolico, perso nei suoi sogni di gloria, passando senza rendersene conto dalla formale denuncia di un fatto, alla delazione, fino a scadere nel classico pettegolezzo, al ridicolo ruffianismo spicciolo di un qualsiasi don Abbondio di provincia, esaltando le locali forze dell’ordine e in particolare il maresciallo dei carabinieri, già noto anticomunista e il Commissario Capo della Pubblica Sicurezza per aver risolto brillantemente un caso di omicidio, quello di Giovanni Ferrara ucciso a metà agosto dalla giovane amante, Giuseppina Lo Sapio, su istigazione di un altro suo amante, il maturo, ma benestante Francesco Tramontano, da Marigliano.

Politica, pettegolezzi e gossip erano dunque le passioni del nostro relatore, delatore.

Castellammare di Stabia, prossima ad essere riconosciuta come la Stalingrado del Sud, era una delle poche isole rosse della Campania, con un antica e consolidata classe operaia capace di diventare classe dirigente, portando al governo della Città il primo sindaco socialista nel 1920 e il primo sindaco comunista nel 1946.  Una delle prime città a subire la violenza fascista nel gennaio 1921 con l’assalto al Municipio rosso guidato da Pietro Carrese, provocando l’ennesimo eccidio passato alla storia col nome di Strage di Piazza Spartaco, con sei morti, decine di feriti e centoventi arresti. La stessa Città capace di sollevarsi contro l’occupazione nazifascista del settembre 1943, provocando trentadue morti e oltre duemila deportazioni, di cui soltanto meno della metà tornarono a casa,  meritando la Medaglia d’oro al Valor Civile e di votare compatta a favore della Repubblica il 2 giugno 1946. Continua a leggere