1946: il “Calcio” a Scanzano
A Scanzano nell’estate del 1946 si gioca una partita di calcio sulla cosiddetta “autostrada”, cioè l’attuale Viale delle Terme (dove allora passava un’automobile ogni “morte di Papa”). Giocano “‘e giuvane” (celibi) contro gli ” ‘nzurati” (ammogliati), arbitra “Pasquino ‘o barbiere”.
Ecco una brevissima sintesi di un’azione finita male:
“Rafele ‘e Mariuccia” passa al contrattacco, ma si scontra con la difesa avversaria rappresentata da “Gennaro ‘e Piscialluongo” e “Aitano Spogliamaronna”. Rafele (si gioca scalzi) urta con l’alluce contro il marciapiede e si infortuna. Subito accorre “Pascale ‘a Lacerta”, infermiere FF che, invece di medicare il malcapitato”ditone”, mette delle gocce negli occhi di “Rafele”. Alle sue immediate rimostranze, risponde: “Accussì viri addò miette ‘e piedi!”. Tutto il pubblico scoppia in una grossa risata.
Antonio Cimmino