Pillole di cultura: A rrassu sia

L’espressione “a rrassu sia” equivalente a: “Nun sia mai”; “Nun vulesse mai u Cielo”; “Sciò là, manca a nu cane”; “Sia lontano da me”, è usata da pochi: o da quelli di una certa età, o da chi ha mantenuto più pura l’originaria lingua napoletana (isola linguistica). Abituati come siamo ad esprimere giudizi morali, spesso diciamo con sufficienza “i popolani”.
Che, invece, è gente sana e genuina. In attesa di una risposta migliore, che sollecito anche ai miei amici liberiricercatori, io tento questa soluzione. L’espressione mi pare indicare la presenza di termini tedeschi nella lingua napoletana (da qui sono passati anche gli Svevi, insieme ad altri popoli di origine germanica. E forse si stava anche meglio). L’espressione dovrebbe essere “raus sia” (Fuori ! – Via! – Lontano da me! + il cogiuntivo italiano “sia”).
Se non è giusta questa, allora proviamo con quest’altra. “U prutusino” (latino petroselìnum) è più vicino al tedesco “Petersilie” che non all’italiano “prezzemolo”. Come mai?


Commento del sig. Vincenzo Iovino: salve, a riguardo dell’etimologia di ‘Arrassusia’, mi piacerebbe ricordare che è composta da arrass + sia.
Ricordo che i ‘vecchi antichi’ della zona di mia nonna usavano esclamare ‘arrass allà’ per allontanare cani. E infatti leggo su altri siti che l’etimologia della parola viene fatta derivare dall’arabo arrassa=lontano. Quindi penso che l’origine più probabile sia quest’ultima.

( due esempi online: lellobrak.blogspot.itidentitainsorgenti.com )

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Un pensiero su “Pillole di cultura: A rrassu sia

  1. massimo

    L’espressione esatta è: arrassusia in unico vocabolo, composto da “arrasso” e “sia”. Arrasso nel vocabolario della lingua napoletana è un avverbio che significa distante, lontano e sembra avere origina dall’avverbio spagnolo “arrado” se non dall’arabo “arasa”, entrambe traducibili in “lontano”

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