editoriale di Maurizio Cuomo
“Qualsiasi forma di violenza, fisica o di natura intellettuale, va sempre e comunque condannata”. Con questo sano principio, che dovrebbe essere metabolizzato fino a divenire salda convinzione di tutti, apro questo brevissimo messaggio di cordoglio alla nostra Castellammare, città martoriata, vittima di continue, subdole violenze: un fiume di sangue e di dolore, che costantemente la danneggiano nell’immagine e nel concreto.
All’indomani degli incresciosi fatti che hanno visto protagonista il Sindaco Nicola Cuomo, vittima di aggressione, mentre operava un controllo, nell’assoluto disappunto, apro l’ennesimo amaro editoriale, frutto di considerazioni e personali riflessioni.
Avendo appreso la dinamica della cronaca, in maniera alquanto confusa (volendo capire il reale accaduto, ho letto diversi articoli e tutti riprendevano i fatti in maniera differente e a volte anche contraddittoria), mi restano due certezze: che il Sindaco Cuomo, a torto o a ragione, non entro nel merito perché di certo non sta a me stabilirlo, è soggetto a una durissima contestazione (purtroppo senza fine) che danneggia lui e l’immagine della nostra Castellammare di Stabia, e di riflesso cosa altrettanto grave, che alcuni mass media locali, fautori di “crociate” assurde, utilizzano l’informazione in maniera approssimativa, impropria e talvolta anche faziosa.
Sia chiaro, queste sono le personali convinzioni, di chi da sempre si è dichiarato apartitico e al di fuori delle parti (lontano anni luce da schieramenti e colori politici di sorta). Faccio questa precisazione a priori, per evitare una eventuale e non improbabile, inutile strumentalizzazione del presente messaggio.
Già per il precedente articolo “Quisisana… terra di nessuno!“, nel quale si esponevano in maniera chiara, limpida ed inequivocabile i fatti di cronaca accaduti su a Quisisana, articolo per il quale abbiamo ricevuto il consenso unanime dei lettori (superando le 10.000 visualizzazioni), si è rischiata la strumentalizzazione di chi poteva pensare che L.R., si schierava invece, contro l’odierna Amministrazione1, sia chiaro, mi ripeto, a noi non interessano i colori politici, ci teniamo ben discosti da loro proprio per il bene della nostra amata Castellammare di Stabia. La nostra informazione non è di parte e lo dimostriamo giorno per giorno con i fatti e con i tanti contenuti storico/culturali, rintracciati negli archivi e resi alla pubblica fruibilità, per sensibilizzare gli stabiesi che tartassati dalle problematiche e sempre più offuscati dagli onnipresenti articoli di cronaca letti nel quotidiano, ahimè, non conoscono o ancor peggio tendono a dimenticare la nobile storia cittadina ed i fasti trascorsi.
Un innesco pericolosissimo, quello dell’infomazione, coatta, manipolata ed arrogante che danneggia costantemente l’immagine della nostra Castellammare, tanto da relegarla negli “inferi” come città invivibile. Da stabiese mi fa male vedere che si parli di Castellammare solo per la cronaca nera, il TG regionale, fate caso, da anni non pronuncia la parola Castellammare di Stabia se essa non è protagonista almeno di un fatto di cronaca nera. Una etichetta terribile e falsata, che ci ritroviamo appiccicata addosso senza colpe, per l’interesse di chi pur non conoscendoci approfonditamente, ci manipola solo e comunque per il proprio subdolo tornaconto, perché convinto che la notizia “bomba” che fa sobbalzare dalla sedia e fa odiens, è solo quella di cronaca nera.
Proprio mentre apportavo le ultime aggiustature a questi che considero, pensieri ad alta voce, apprendo dal TG1 che Castellammare, suo malgrado, anche oggi è protagonista di un nuovo episodio di “mala sanità”. Indovinate… a conferma di quanto avevo appena scritto, nel servizio mandato sul TG nazionale alle ore 13,30 (invito tutti a rintracciare una replica sul web), il “bravo” giornalista racconta che nell’ospedale di Castellammare di Stabia, muore un ultraottantenne.
Al di là dell’episodio che cito solo come esempio (con tutto il rispetto per l’anziano signore, umanamente dispiace a tutti per la tragedia occorsa e prego la famiglia di non aversene nei miei confronti), a fronte di ben 3-4 volte che viene menzionato con tanto di immagini, l’ospedale di Castellammare di Stabia, legandolo alla “mala sanità”, poi in maniera quasi marginale, viene detto che l’uomo era stato trasferito dall’Ospedale Sant’Anna di Boscotrecase, dove per errore, circa 20 giorni fa, gli avevano operato il femore buono e non quello fratturato. Quindi, tagliando corto, con immagini che riprendono sempre e comunque l’ospedale stabiese, il servizio conclude che è stata aperta una duplice inchiesta per “mala sanità”.
Ora ditemi voi, è giusto tutto ciò? Perché succede? Se il giornalista avesse detto sin da subito che l’episodio di “mala sanità”, si è verificato circa 20 giorni fa a Boscotrecase, non sarebbe stato più giusto?! Ebbene, rispondo con una certezza: “No! Perché senza la parola “Castellammare”, la notizia non avrebbe sortito lo stesso eclatante interesse…”.
Sulla scorta dell’esempio appena fatto, ai “colleghi” locali dell’informazione, dico quindi: non abbiate paura di diramare anche le cose belle di stabiana paternità. Cerchiamo di invertire questa maledetta rotta e di risalire questo pozzo senza fine in cui siamo stati relegati senza colpe, Castellammare ha tanto da raccontare e tante belle realtà purtroppo, poco raccontate e/o taciute di sana pianta, il mio personale pensiero va alle tante associazioni che nel quotidiano operano nel silenzio.2.
Chiudo questa mia lettera “aperta”, volgendo un appello ai colleghi, che pur predicando la sana etica giornalistica e l’informazione a 360°, magari sono anche in buona fede, ai fatti concreti scrivono e focalizzano l’attenzione dei loro articoli solo ed esclusivamente per screditare, tacendo le verità reali ed intrinseche dell’altro lato della medaglia. A loro dico: “Aprite gli occhi, e non lasciatevi manipolare, accodandovi a mo’ di gregge all’andazzo giornalistico di rinomate testate, Castellammare è molto di più del nero pesto in cui sovente attingete per argomentare e dar voce ai vostri articoli, la nostra città offre un ventaglio molto ampio di ulteriori sfaccettature, oltre al nero e alle tante sfumature di grigio, vi è soprattutto il colore ed il calore umano di chi nel propositivo lavora per il bene di questa martoriata terra. Per cortesia, usate la testa, il cuore e la vostra professionalità in maniera positiva ed equa; io davvero non capisco… è mai possibile che alle vostre redazioni giungano solo ed esclusivamente comunicati e segnalazioni negative?!”.
Maurizio Cuomo
Note:
- Amministrazione, che nella persona del Sindaco stesso, rimboccandosi le maniche, il giorno seguente al nostro articolo, vuoi per coincidenza, vuoi per programmazione o perché sensibile ai fatti occorsi, ha disposto la pulizia di alcuni impluvi del luogo, ripulendoli da: bidoni, carcasse di auto e motorini arrugginiti che da decenni stazionavano impedendo il naturale deflusso delle acque raccolte a monte ↩
- Volutamente non cito nessuno, perché una eventuale inevitabile dimenticanza, potrebbe risultare offensiva nei confronti di chi, giornalmente opera e si industria in maniera propositiva; per grazia di Dio, le brave persone qui a Castellammare sono davvero tante ↩
Buonasera, volevo solo partecipare con questo mio piccolo commento al dispiacere che molti come lei avranno provato nel sentire al telegiornale quelle a dir poco tristi notizie legate alla nostra città. Ho ascoltato un primo Tg che parlava chiaramente di Castellammare ed un altro a qualche ora di distanza che parlava di un altro ospedale con le medesime immagini. Io non vivo più a Castellammare da anni perché nonostante i mille sforzi per costruirmi un futuro ed una famiglia mi sono resa conto che non sarei riuscita ad ottenere grossi risultati e molto spesso mi sembrava di lottare contro i mulini a vento. Ho vissuto a pieno gli anni ottanta in cui da adolescente ho assistito a violenze e scippi in strada, e all’assoluta dittatura nonché terrore inflitta ai giovani dai fratelli D’Alessandro. Non so se è stato questo ad influenzare le mie scelte successive ma di sicuro non volevo questo per i miei futuri figli. Sono dispiaciuta a dir poco che dopo tanti anni non sia arrivato ancora qualcuno in grado di sconfiggere il sistema marcio che fa soccombere sempre di più quella che poteva essere una città paragonabile a Sorrento. Sono lontana, leggo, sento, vedo e soffro…..complimenti a lei ed a tutti quelli che hanno il coraggio di scrivere, denunciare ed esprimere le proprie opinioni.
cordiali saluti
Vorrei che tutti si svegliassero sdegnati e infastiditi.
Condivido ogni virgola di quanto hai scritto e faccio qualche riflessione.
Premesso che anch’io condanno qualsiasi forma di violenza, mi sono chiesta come è saltato in mente al Sindaco di andare a operare un controllo (peraltro non di sua competenza) all’indomani di una mancata raccolta dei rifiuti e proprio mentre i cittadini si sono visti recapitare l’ennesima salata bolletta per il paga-mento dell’acconto TASI? Certo, non giustifico l’aggressione, ma mi è sembrata quasi una provocazione!
Si rende conto che la popolazione è esasperata dalle pessime condizioni in cui versa la Città? Si rende conto che non gode del favore della cittadinanza per la quale, ora come ora, lui rappresenta il capro espiatorio di anni di malaffare e cattiva amministrazione?
Si rende conto che ha rischiato grosso? Se un cittadino “per bene” può mandarlo mentalmente a quel paese, un individuo abituato a delinquere (ho letto che l’aggressore è un pregiudicato) può mandarlo all’altro mondo!
Detto questo, stenderei un velo pietoso sull’operato dei cronisti locali. Qualche anno sono stata vittima di un episodio di cattiva informazione e ancora mi rode!
In ogni caso, mi associo al tuo appello e mi auguro che avvenga questa inversione di tendenza, che non “si marci” sulle notizie di cronaca nera, che si parli di Castellammare per quello che di buono avviene in questa Città, perché avviene, ma raccontarlo non fa notizia.
giusto lanciare l’allarme sulla cattiva informazione dei media sulla nostra città, ma sarebbe opportuno liberare anche gli stabiesi da cattive e grette informazioni che fanno più male di un articolo di giornale ( che si potrebbe chiamare
IL RIGATTIERE !)