Il Belvedere Avitabile

a cura di Maurizio Cuomo

Quest’oggi, seppur brevemente, trascrivo da “Generosa ossia Stabia al Secolo Nono”, opera risalente al 1859, scritta dal sac. D. Matteo Maria Rispoli, canonico della Cattedrale di Castellammare, parte di un racconto dal quale emerge a tratti anche la figura del Generale Avitabile e dell’opera da egli edificata, la cui sagoma, ancor oggi, si erge austera e maestosa.

Buona lettura a tutti. Maurizio Cuomo

Belvedere Avitabile - xilografia anno 1901 (coll. G. Fontana)

Belvedere Avitabile – xilografia anno 1901 (coll. G. Fontana)

Di fianco al poggio di Varano dalla parte occidentale s’erge maestoso qual suo emulo il Belvedere Avitabile, diviso dal primo dal torrente Cannitiello sulla cui destra avvi la strada di Scanzano, e quella di Gragnano sulla sinistra. Un tal poggio viene ora conosciuto sotto il nome di Avitabile, mentre prima era detto di Salaro, dal perché fu acquistato dal Generale Avitabile.1

In quel punto ove attualmente mirasi un gran fabbricato, eravi una torretta opera degli Angioini, diroccata ed invertita in casina, che per la ridente posizione del luogo fu comprata ed ingrandita a capriccio del Generale Avitabile. Tutta questa collina dalla casa Avitabile alla chiesa di Santa Croce ed in entro confinante con il villaggio di Scanzano era un sol fondo di medesimo proprietario2.

Villa Weiss (cartolina d'epoca)

Villa Weiss (cartolina d’epoca)

Il fabbricato Avitabile, a monte del ponte di Scanzano, divenne in seguito una “Pensione inglese”, tenuta dal sig. Smith. Ceduta tale proprietà, il sig. Smith lasciò i locali al sig. Joseph Wejss che vi trasferì il suo albergo. Oggi il nome Wejss è rimasto al sito e al fabbricato3.

Leggi anche:  Il Generale Paolo Avitabile e la sua abitazione di Castellammare.


Note:

  1. D. Paolo Avitabile, nato in Agerola il 25 di ottobre 1791, giunse con i suoi meriti e valore ad essere Primo Tenente di Artiglieria in Gaeta, poi giunto in Persia ottenne in grado di Colonnello di Armata per poi arrivare al 1827 al grado di Generale dell’Artiglieria e della Fanteria da cannoni. Morì ad Agerola il 28 marzo 1850.
  2. cenni descrittivi tratti da “Generosa ossia Stabia al Secolo Nono”, opera risalente al 1859
  3. da “Stabiae e Castellammare di Stabia”, antologia storica di Michele Palumbo, edita nel 1972

4 pensieri su “Il Belvedere Avitabile

    1. Annamaria Banchetti

      Sono nata a Villa Weiss cosí come i miei fratelli e i miei cugini. I miei nonni hanno abitato a Villa Weiss dal 1939 sino al1969. I miei genitori si sono sposati a Villa Weiss nel 1942 e il sig. Weiss fece portare a casa dei miei nonni il pianoforte e fece mettere la guida sulle scale. La sarta dei sig.ri Weiss, che veniva da Venezia, stiró il vestito di mia madre. Ho bellissimi ricordi di Villa Weiss. Trascorrevamo tutte le vacanze di Natale, di Pasqua, estive a casa dei miei nonni. La casa era grandissima e bellissima. Il panorama che si vedeva dai balconi era da mozzafiato . Alle porte c’erano ancora i numeri delle stanze. Villa Weiss ce l’ho nel mio cuore.
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