Nascita di un soprannome …

di Ferdinando Fontanella

Nella rubrica delle “storie minime stabiesi di L.R.”, penso valga la pena ricordare, un brevissimo aneddoto accaduto molti anni fa nella zona collinare di Castellammare di Stabia… un episodio che ha poi segnato indelebilmente, con un caratteristico soprannome, la vita di una persona, ma vediamo il perché…

Soprannomi stabiesi

Il soprannome stabiesi

Ebbene, la storiella che mi è stata raccontata che ha interessato per l’intera vita un signore, oggi anziano, è la seguente: molti anni fa, quando ancora avvenivano soventi i parti in casa e per tal ragione veniva richiesto l’aiuto di una mammana, ovvero di una levatrice di fiducia (ogni quartiere aveva la sua mammana), tra le mura domestiche di un’abitazione collinare di Castellammare, venne richiesta l’assistenza di una esperta levatrice per una partoriente; la mammana chiamata in causa, dopo le necessarie manovre di routine, portò alla luce il nascituro. Nonostante le operazioni, fossero andate lisce con il parto portato a termine senza particolari problematiche, la mammana non riscontrando apparenti segni di vita nel bambino appena nato, ebbe a giudicarlo morto, e lo depositò al freddo sul davanzale della vicina finestra. L’esperta levatrice non avendo altro da fare sul neonato, continuò quindi a sistemare la madre disperata ed in lacrime… fin quando dopo 5-6 minuti e al “gelo” sentirono un vagito… al che istintivamente e nello stupore generale esclamarono: “‘O muorto è vvivo”!!! Questa fu la spontanea esclamazione divenuta immediatamente il soprannome che ha accompagnato per l’intera esistenza uno stabiese.

Ferdinando Fontanella

Twitter: @nandofnt


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