Stabia, tecnologia e documentazione
di Corrado Di Martino
Partendo da una foto sbiadita e scolorita dagli anni, Castellammare di Stabia, grazie alla tecnologia, riprende luce e guadagna l’attualità. Ricca e fragile, come un’opera d’arte impolverata dal tempo, con un artifizio elettronico torna attuale. A tratti, stanca, a tratti rumorosa, dalle tonalità grigie ingiallite del passato, si tuffa, in un grigio mattino di inverno. Una infinitesima parte, del patrimonio culturale ed architettonico di Stabia, piglia a muoversi nel rumoreggiante spazio. Oggigiorno, abbiamo strumenti che ci consentono di creare effetti suggestivi, ecco, grazie all’intervento di un computer, come una processione ri-acquisti i toni della festa. Ecco come una piazza, vede svanire lentamente un cocchiere, all’apparire di auto moderne. Il confine tra arte e nuove tecnologie, diviene sempre più sottile; un pizzico di creatività, poca fantasia e tanta pazienza sollecitano il sogno. L’ambizioso progetto oggi presentato, ci auguriamo serva da stimolo a tanti cittadini, incitandoli a girare per la città e, rilevare luoghi ed immagini antiche sotto la fragorosa coltre della modernità.
https://www.youtube.com/watch?v=WVn0NDx_tjQ&feature=youtu.be
Intorno al 2011, Ferdinando Fontanella, espose una sua idea al pittore stabiese Umberto Cesino: – Ridare colore alle vecchie immagini della città… – Umberto Cesino, artista eclettico, realizzò una serie di cartoline, che rifacendosi ad antiche figure virate seppia, si coloravano delle mille sfumature di un acquerello. La cupola della Cattedrale; la Piazza dall’Orologio; la Cassarmonica; l’antica Fonte di San Giacomo, ed altro ancora, si tinteggiavano vivamente. Dal dialogo, fra tavolozza e antica istantanea; si passa alla sintonica dialogia, fra altre immagini di luoghi antichi, riviventi nei frame di un video clip. Buona “visione”