La nascita del Rione San Marco
articolo del dott. Carlo Felice Vingiani
68 anni fa
Il 22 Novembre 1950 era in piena gestazione il nuovo Rione San Marco che, come si legge in questo articolo tratto dal quotidiano “Roma” (LEGGI ARTICOLO), avrebbe visto la luce entro il mese di Aprile dell’anno seguente.
L’embrione di quello che sarebbe divenuto uno dei quartieri più popolosi della città era costituito da sei palazzine “INA-CASA“, finanziate nel febbraio 1949 mediante un piano di intervento statale finalizzato alla costruzione di nuove case popolari.
Un Nuovo Rione a Castellammare di Stabia
Il nuovo rione sarebbe sorto “in una delle località più amene della città, nell’aprica e solatia zona del Campo Sportivo, che domina la lussureggiante pianura del Sarno, e che dal torrente San Marco che la irrora prende il nome”.
I sei edifici avrebbero alloggiato, insieme a lavoratori dell’INA-CASA, in 148 quartini “tutti di 5 vani, con stanza da bagno e con ogni «comfort»”, anche “tutti i numerosi senza-tetto che attualmente trovano temporaneo ricetto in locali di proprietà comunale e nell’ex Casa del Fascio, sul lungomare Garibaldi”.
A quel primo nucleo abitativo sarebbero seguiti, nel corso degli anni, ulteriori edifici INA-CASA, quelli dell’UNRRA CASAS, i palazzi cosiddetti “del Risanamento”, ed altri per opera di privati.
Numerose sarebbero state le successive battaglie intraprese dai residenti al fine di ottenere la realizzazione di strutture indispensabili alla collettività.
La chiesa parrocchiale di San Marco sarebbe stata edificata fra il 1956 ed il 1959 grazie al prodigarsi del sacerdote Don Ciro Donnarumma, divenendo un punto di riferimento per la vita sociale dell’intero quartiere.
Gli edifici scolastici dell’odierno 3° Circolo sarebbero sorti negli anni ’60; una farmacia sarebbe stata inaugurata nel 1974; un’adeguata rete fognaria completata solo nel 2012.
Quanto è cambiato il territorio, dai tempi in cui fu scritto questo articolo fino ai giorni nostri, in cui si paventa addirittura l’eventualità che il Rione San Marco divenga un comune indipendente da Castellammare, qualora la costruzione di un sottopassaggio della Circumvesuviana separasse, di fatto, il quartiere dal resto della città.