lettere alla redazione

Lettere alla Redazione (anno 2019)

Lettere alla Redazione

Lettere alla Redazione


Venerdì, 15 novembre 2019  (Massimiliano Greco)

Caro Maurizio, sto cercando di ricostruire la storia del presepe della Cattedrale attraverso immagini, articoli di giornale e documenti.
Per quanto abbia cercato, a parte una decina di foto e cartoline, dalle origini agli anni ’50 non ho trovato nulla.

Pastori cattedrale di Castellammare

Pastori cattedrale di Castellammare (foto Massimiliano Greco)

Escludendo il catalogo della mostra all’Angelicum del 1962 ed il video dell’istituto Luce, gli unici due documenti a me noti, parte dell’archivio di mio padre, sono la nomina di Mons. D’Arco, il verbale di consegna dei pastori alla soprintendenza di Napoli nel 1954 e due articoli di giornale de presepe del 1954 e 1955. Troppo poco direi.
Mi piacerebbe che gli amici di Liberoricercatore.it mi aiutassero in questa ricerca che servirà per una futura pubblicazione.

Ti abbraccio. Massimiliano.


Mercoledì, 6 novembre 2019  (Catello Izzo)

Sono stato a Castellammare in questo ponte dei Santi. Tra incombenze e visite ai parenti non è che ti rimanga tanto; eppure mi sono ritagliato un po’ di tempo per respirare un po’ d’aria di mare e vedere la villa ed il lungomare rinnovati. Per quest’ultimo non ho trovato molto di nuovo e nulla di artistico; quella spiaggia donata dal mare poteva impegnare meglio qualche fantasioso architetto. Per il rivolo andava trovata una soluzione nell’interramento e convogliamento al largo dei “liquami”. Quanto all’aria, profumava per nulla di mare e quelle erbe marcescenti; frutto della logica insana di un funesto politico che forse dorme ancora nel suo letto, alimentavano nugoli di mosche attaccaticce. Preoccupanti queste ultime, perché non sai  dove si sono posate prima; puoi solo spaziare tra una carcassa di animale immondo portata giù dal rivolo sulla spiaggia e, ovviamente, da defecazione di cani (se va bene). La spiaggia visibile? Un letamaio! 

Ringrazio per lo spazio e saluto cordialmente. Catello IZZO.


Lunedì, 15 luglio 2019  (Giuseppe Mollo da Roma)

Caro Direttore, Castellammare ha imboccato decisamente la via virtuosa che ne sottolinea maggiormente il fascino.
E’ un’impresa, infatti, percorrendo tutto il lungomare, imbattersi in una cartaccia, una cicca, una deiezione canina ecc. In siffatto ordine e pulizia, acquista maggiore risalto lo stabile “rosso pompeiano” che considerata la sua vetustà, può essere annoverato fra le “perle” di detto viale litoraneo.
Ma, c’è sempre un ma, perché a pochi metri da detto stabile (civico 57 ex 58) di C.V.E., persistono due “situazioni” che a me, e non solo, risultano inspiegabili.
Una, antichissima: l’ex casa del fascio contornata dalle sempiterne transenne li poste per impedire l’ingresso del buon senso? Della ragione? Della decenza?. Affermo, e non temo smentite di sorta, che tale scempio risale alla fine della II guerra mondiale.
L’altra, per fortuna, molto più recente: il magnifico Hotel Stabia è chiuso dal 1 marzo 2018. Lei che ha dato ripetute dimostrazioni di amare la nostra città, si cimenti in un giornalismo d’inchiesta, dia, ove possibile, una spiegazione a tali misteri.

Grazie, anche a nome dell’ignara cittadinanza. Con stima Giuseppe Mollo Roma.


Martedì, 9 luglio 2019  (Licia D’Auria)

Ogni giorno quando mi affaccio da casa mia, mi piange il cuore per Villa Gabola che sta cadendo in pezzi. Non si può fare nulla?
L’International Puppets Museum (il museo dei burattini e delle marionette di tutto il mondo) non potrebbe essere ospitato lì? E portare un po’ di gioia, visto che le famiglie vi fanno giocare i bambini. Così pure il rione San Marco potrebbe essere rivalutato.

Villa Gabola (foto Licia D'Auria)

Villa Gabola (foto Licia D’Auria)


 

Martedì, 18 giugno 2019  (Andrea Bernardini)

Buongiorno , navigando sul web ho trovato il vostro sito, sono Andrea Bernardini responsabile grandi lavori di nave Amerigo Vespucci 2013.2016 . Sto cercando materiale fotografico e video per la ricostruzione fedele della nave Cristoforo Colombo, progetto grandioso di rilevanza internazionale. Laddove foste in possesso di tale materiale vi prego di contattarmi. Grazie Andrea Bernardini.


Venerdì, 31 maggio 2019  (Gennaro La Gatta da Latina)

Sono Gennaro La Gatta, pensionato abitante in Latina, appassionato di geologia. Ho letto le sue recensioni riguardanti la geologia di Stabia, ottime e bellissime.
Collaboro con il Museo della Terra Pontina, tutto in forma gratuita e senza alcun compenso. Nel Museo collaborano altre persone amanti del territorio e della sua divulgazione e si tengono delle conferenze anche alle scuole sui vari aspetti del territorio.
Mi piacerebbe inserire una parte dei vostri articoli che riguardano la storia eruttiva di quel territorio sia di aspetto geologico che ambientale, il tutto senza alcun scopo di lucro, ma solo didattico divulgativo.
Quanto sopra per delle conferenze con le scuole e con gli appassionati, di cui avrò premura di divulgare il vostro operato e informarvi sull’operato.
Ringrazio sin d’ora per la cortese attenzione, cordiali saluti. Gennaro La Gatta.


Domenica, 26 maggio 2019  (Catello Izzo)

Sul “Libero ricercatore” ho visto questa “sua” nota di orgoglio: -“Siamo 10 mila”. Ad majora, perché lo meritate.
Leggo con interesse tutti gli articoli che ponete sulla rivista e sento il desiderio di esprimere una parola “Libera” su questo “Ricercatore”—
Trovo che già nel proporre il suo piano strutturale è evidente il concetto che, più che creare un giornale di informazione, vi sia un riuscito intento di creare un collante sociale. E Castellammare ne ha veramente bisogno visto che, su questo argomento, le istituzioni pubbliche sono, da tempo, soltanto “al pascolo”.
Il “ricercatore…”, con le sue “ricerche”, evidenzia radici e quindi la storia della città e spazia dalle risorse, all’arte, alle capacità cantieristiche ed alle bellezze di Castellammare suscitando un senso di fierezza da tempo sopito che si spera sfoci in un desiderio di tutti a partecipare alla vita sana della città e che isoli e spazzi via quella mentalità di sopraffazione e di menefreghismo a tutti i livelli che opacizza, e il più spesso strangola, la vita cittadina.
Uno spirito comune unitamente al risveglio della fierezza di appartenenza non dovrebbe essere solo “di facciata” né dovrebbe essere un semplice luogo comune, ma dovrebbe suscitare un senso di onestà “attivo” capace di estirpare il luridume delle sterili critiche e del malaffare laddove sono annidate tra politica e delinquenza.
Critica si, ma solo per costruire e senza faziosità. Il benessere cittadino, se obiettivo, non ha nessun colore.
I componenti della Redazione che investono, senza alcuna retribuzione, il loro tempo al mantenimento del giornale sono un esempio che dovrebbe indurre gli animi ad un rinnovato senso di giustizia che aborrisca, fra l’altro, il nepotismo e l’assistenzialismo per creare una vera uguaglianza.
Le migliori fortune a questo giornale che è una forte mano tesa anche agli stabiesi lontani. Catello IZZO.


Venerdì, 15 marzo 2019  (dott. Raffaele Scala)

Cara redazione, una domanda per il nostro Ferdinando Fontanella: un amico mi ha chiesto stamane come si chiama il fiore che ho allegato. Io non lo so ma penso che c’è chi può risolvere il drammatico problema. Se è il caso il buon Ferdinando me lo può far sapere anche tramite la mia mail, in modo tale da poter soddisfare la curiosità del mio amico, ed anche mia.

Che fiore è?

Certo di dare veloce soluzione al caso, non mi resta che inviare i miei più cordiali saluti all’intera redazione e a tutti i nostri lettori.

Vi abbraccio con amicizia, Raffaele Scala.

RISPOSTA:

Quella che avete immortalato è una bellissima magnolia in fiore.

Cari saluti, Ferdinando Fontanella.


Venerdì, 1 marzo 2019  (Alex)

Sono lontano da Castellammare oramai da tempo. Leggere libero ricercatore è un link verso la città che amo perché nato lì. Nostalgia e ricordi di gioventù si fanno largo spesso nel freddo del nord. Io ho mollato, non avendo coraggio a sufficienza, ma in tanti resistono e questo sito è uno dei pochi fari nella notte di Castellammare. I problemi sono tanti e non solo a Castellammare. Rabbia e disillusione si alternano. Castellammare ha una storia lunghissima e Libero Ricercatore la tiene dolcemente in vita, cercando di spronare con i ricordi non vissuti menti di coloro che ancora sperano. I ‘chi ce lo fa fare’ sono comprensibili ma spero profondamente che non prendano il sopravvento…

Uno Stabiese.


Lunedì, 25 febbraio 2019  (Vincenzo Cimmino)

Ero già iscritto a Libero Ricercatore ma durante il tempo ho cambiato email e ho trascurato di modificarla sul sito. Ovviamente sono Stabiese così come i miei antenati che sono insediati sulla collina di Pozzano dal 1756.

Saluti a tutti gli Stabiesi vicini e lontani. Enzo Cimmino.


Venerdì, 15 febbraio 2019  (Silvano Cannavacciuolo)

Carissimo Maurizio, sono Silvano Cannavacciuolo ex vogatore al circolo Nautico, vedi foto…

pattison

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Recentemente i miei due nipoti con le mogli provenienti da New York e San Francisco, sono andati a C/mare per fare una visita al Circolo Nautico. Loro furono aiutati ad entrare nel circolo a prendere le foto da una bravissima signora che in quel momento quando loro cercavano di entrare, si trovava lì vicino, e avendo la chiave, con grande cortesia fece entrare i miei nipoti, Alan e Adrian, nel circolo e raccontò la sua storia dei canottieri.

cannavacciuolo pattison

cannavacciuolo pattison

Io credo che forse sia stata la figlia di Salvatore Perna, ma non so con certezza. Comunque se puoi per piacere dai i miei ringraziamenti a questa cara signora per la sua premura nel facilitare la visita. Mille grazie, caro Maurizio.

Hope all is well with you and family. Silvano.


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