Il Generale Castellano, una persona speciale
(di Corrado Di Martino 22 giugno 2019)
Una persona speciale non fai mai nulla per esserlo. Incontrare, quindi, una persona veramente speciale non è semplice. Incontrare una persona che abbia la dolcezza nello sguardo, ma la risolutezza nei tratti del viso, l’affabilità nel sorriso e la sicurezza nei modi di porsi, non è semplice. Incontrare una persona pacatamente speciale, non è semplice. Noi di Libero Ricercatore, di persone speciali ne abbiamo incontrate tante: Anche quella di oggi lo è “speciale”, non per l’alto incarico che occupa, ma, nonostante questo, per l’affetto smisurato che mostra verso la propria città, verso le cose che lo legano ad essa, verso le cose che legano essa a ciascuno di noi.
Il Generale e la città
Un affetto, che nei suoi alti incarichi all’estero, sembra lo abbia legato ancora di più, alla propria terra. Un suono, un profumo, una passeggiata; piccole cose in fondo, animano il profondo legame affettivo con Castellammare di Stabia. Oggi, in occasione del Premio Radici, che gli sarà conferito sabato 29 giugno, incontriamo il Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano, illustrissimo stabiese, la persona speciale di cui dicevamo. Nella breve intervista di Michela Migliore, coadiuvata da Antonio Cimmino dell’ANMI, traspare tutta la “stabiesità” del Generale. Nel dialogo video-registrato, favorito dalla preziosa collaborazione del Tenente Colonnello Giuseppe Celletti, Capo Ufficio Relazioni Esterne e Comunicazione delle Forze Operative Sud, e del Capitano Luca Cruciato, Capo Segreteria del Generale e suo Aiutante di Campo, conoscerete parte della vita del Generale. Ci parlerà della famiglia, della Scuola di Formazione Militare, dei primi incarichi, del primo lancio con paracadute. Come delle missioni all’estero: Kosovo, Bosnia, Iraq, Libano, Afghanistan; dell’operazione Strade Sicure e dell’intensa attività di contenimento delle attività illecite nella cosiddetta Terra dei Fuochi.
Un incontro cordiale, affabile ed istruttivo per ognuno di noi.