Alexandre Hyacinthe Dunouy, View of Stabiae, near Castellammare, canvas, 16,2x25,1 2

L’antica porta di Scanzano e la salita del mulino

L’antica porta di Scanzano e la salita del mulino

di Giuseppe Zingone 

Aggiornamento del 3 Maggio 2020

Le ricerche non si fermano neanche in tempo di Covid 19, ed ecco che dalle incommensurabili e articolate pagine della rete, emerge un altro dipinto stavolta anonimo, che ci mostra in maniera indiscutibile le fattezze di questa antica porta che permetteva ai cittadini di Castellammare e di Scanzano di entrare in comunicazione tra loro, si intravede qui anche il ponte che superava il rivo Cannitello.


Il dipinto è stato recuperato in una galleria d’immagini dedicata a Cava dei Tirreni. Ho provato a scrivere al portale (nelle passate settimane) sia per spiegare che il dipinto “Quadro9” nella loro galleria, rappresenta senza dubbio Castellammare ed anche per chiedere informazioni sulla collocazione fisica di tale dipinto, ma nessuna risposta ci è stata fornita.

Salita del mulino, porta di Scanzano

Salita del mulino, porta di Scanzano

Vecchio articolo

Dall’occhio attento di Gaetano Fontana e dalla impressioni del team di Liberoricercatore portiamo a conoscenza dei nostri concittadini il recupero di questo superbo e piccolo dipinto del pittore francese Alexandre Hyacinthe Dunoy.

Alexandre Hyacinthe Dunouy, View of Stabiae, near Castellammare, canvas, 16,2x25,1 2

View of Stabiae, near Castellammare, Alexandre Hyacinthe Dunouy

Quando da ragazzo, (piuttosto raramente) salivo a piedi a Gragnano o come più spesso è accaduto mi recavo (sempre a piedi) alle Terme nuove, rimanevo sempre colpito ed affascinato da quel rumore, come di una cascatella che si sentiva cadere in basso nel curvone all’altezza dell’hotel dei Congressi. Purtroppo non ci è dato ritornare indietro nel tempo per rivedere gli albori della nostra Castellammare e ahimé,  poter rivedere senza cementificazione e i moderni mutamenti quella che era un tempo la nostra città.

Ma grazie ad alcuni pittori queste figurazioni prendono vita. In tal modo ci riesce possibile riappropriaci di quelle che dovevano essere gli affascinanti paesaggi che si mostravano ai curiosi visitatori europei in cerca di un approfondimento del proprio bagaglio culturale, come anche lo spettacolo di cui godevano i nostri concittadini che ogni giorno percorrevano i luoghi più noti o prossimi alla nostra bella Città.

Dalla sua biografia siamo a conoscenza del fatto che Alexandre Hyacinthe Dunouy,1visitò la nostra terra, fra il 1813 e il 1814, sotto la protezione di Gioacchino Murat e che dipinse vedute napoletane, firmate e datate. Ma non è da escludere la sua presenza in Italia molti anni prima, attorno al 1780. Il nostro dipinto si collocherebbe dunque tra la parentesi murattiana e quella della scoperta degli scavi di Stabia. Come recita un inciso sul retro del dipinto.

Rivolo Cannitello, di Giuseppe Cosenza

Rivolo Cannitello, di Giuseppe Cosenza

Siamo grati a Dunoy, perché ci presenta un luogo che oggi è completamente diverso da quello che si vede nel dipinto. Castellammare non era famosa solo per le acque e le sue proprietà terapeutiche, ma del suo passato fanno ancora mostra di sé alcuni ruderi che la mettono sullo stesso piano della più famosa Gragnano per quel che concerne i mulini. Mulini erano presenti nella zona vecchia della città, verso Rovigliano,2ma ancor di più in quella ingegnosa via delle acque che discendeva addirittura da Agerola fin nella nostra città in quella zona oggi nota come “‘A Sagliuta do mulino“, il cui corso d’acqua noto come “Rivolo Cannitello“,3che (un tempo defluiva verso il mare alla luce del sole e fu poi ricoperto) dopo un lungo percorso sfocia oggi nelle acque del mare all’altezza della ex Casa del Fascio.

La moderna strada della porta porta di Scanzano

La moderna strada della porta porta di Scanzano

Ebbene si nell’immagine si nota una costruzione che nel tempo divenuta inutile è stata successivamente eliminata, in basso in primo piano s’intravede il rivo e di lato la salita che ancora oggi porta a Scanzano.

Il profilo del Faito

Il profilo del Faito

Altri elementi interessanti sono le costruzioni in alto a destra la pensione Weiss, il luogo in cui il generale Avitabile costruì una sua residenza. In alcuni disegni d’epoca è possibilie intravedere l’ormai scomparsa Torre Belvedere,4così in un disegno di Grossgasteiger, ed in uno di Frans Vervloet, monumento forse scomparso o inglobato nella nascente costruzione del Generale Avitabile. E meraviglia delle meraviglie il nostro Faito alle spalle con quella sua sagoma ben definita ed inimitabile.

Grossgasteiger Jean, Torre Belvedere Castellammare

Questa non è l’unica immagine che ci presenta questa zona di Castellammare, ma questo piccolo dipinto ha un fascino antico e quasi misterioso che credo ognuno di noi vorrebbe poter contemplare continuamente, in silenzio nella propria casa.

Schizzo di Frans Vervloet del ponte visto dal lato di Gragnano, su gentile concessione dell’architetto Salvatore Gallo

Il dipinto, del pittore francese è stato messo in vendita dalla casa d’aste Sotheby’s, apparteneva ad una Lady. Prezzo d’asta circa 5000 dollari. Avremmo auspicato che dipinti come questo, finissero nelle mani del Comune civico o di nostri concittadini, ma non si può avere tutto e quindi nel mentre possiamo godere dell’immagine presa dal web. Altre informazioni utili sono: sul retro vi è un “Inciso sulla carta della tela: Plinio il Vecchio morì vicino questa Città nell’anno 79 il primo di Novembre, vittima del suo zelo per la scienza”. Per la tecnica usata dal pittore: Olio su carta montato su tela le cui dimensioni sono 21,6 x 16,2 cm. Con Cornice 31,1 x 25,1 cm.

Una breve nota del nostro Salvatore Gallo a Gaetano Fontana: Gaetano, a mio giudizio il dipinto effettivamente rappresenta il territorio intorno alla porta di Scanzano. Ti invio questo schizzo inedito di Vervoloet5degli inizi dell’800 con annotazione in basso “Castel a mare“, che riprende la medesima area. Se noti corrispondono molti elementi: la scala che conduceva al ruscello, le arcate sottostanti, la posizione della porta urbica ecc…

Frans Vervoloet, Salita del Mulino, disegno a matita rinvenuto da Salvatore Gallo

Frans Vervoloet, Salita del Mulino, disegno a matita rinvenuto da Salvatore Gallo

Nel tentativo di mostrare rappresentazioni di questa zona nel corso del tempo, inseriamo ulteriori immagini tratte dal Liberoricercatore.

Stampa ottocentesca, collezione Gaetano Fontana

Castellammare, Stampa ottocentesca, collezione Gaetano Fontana

Achille Gigante (anno 1845): in alto a destra si scorge l'antica porta di Scanzano (coll. G. Fontana).

Achille Gigante (anno 1845): in alto a destra si scorge l’antica porta di Scanzano, collezione  Gaetano Fontana

Belvedere Avitabile, xilografia anno 1901 (coll. G. Fontana)

Belvedere Avitabile, xilografia anno 1901, collezione Gaetano Fontana

Castellammare, Mario Cortiello

Articolo terminato il 20 Gennaio 2020


Note

  1. Alexandre Hyacinthe Dunouy, nasce a Parigi nel 1757 ed ivi muore nel 1841 a Jouy en Josas. è stato un pittore francese noto per i suoi paesaggi. Partecipò alle esposizioni nella capitale francese ininterrottamente dal 1791 fino al 1833, salvo rare assenze.
  2. Ai tempi della prima spedizione del Duca di Guisa, scrive Alberto Lazari: Premeva al Viceré (Iñigo Vélez de Guevara) la conservatione di Castell’ a Mare e in particolare per il mantenimento delli Molini che somministrano il macinato a Napoli; in: Alberto Lazari, Motivi e Cause di tutte le Guerre maneggiate dalla Corona di Francia, tanto nel proprio Regno, quanto altrove, dall’anno MDLX sino al MDCLXXIII, Venetia MDCLXXIII, Parte Terza, pag. 635.
  3. Il particolare della carta di cui sopra è di Giuseppe Cosenza, tratto dall’opera. Stabia studii archeologici, topografici e storici, illustrati da incisioni e piante topografiche”, di Giuseppe Cosenza,1908.
  4. La proprietà della Torre Belvedere è attribuita ad una nobile famiglia (forse spagnola), i Quiroga, (così da una carta militare del 1812: Mulino Quiroga). Secondo Alfonso Liguori, nel suo libro, Gragnano: Memorie Archeologiche e storiche alla pag. 223, la famiglia Quiroga estese la rete dei suoi mulini, nonostante la contrarietà del feudatario di Castellammare, il Farnese.
  5. Frans Vervloet nato a Mechelen, 20 gennaio 1795, morto Venezia, 1872. E’ stato un pittore belga, ricordato soprattutto come paesaggista.

Un pensiero su “L’antica porta di Scanzano e la salita del mulino

  1. vincenzo

    Immagini storiche meravigliose.
    Un grande regalo per chi appartiene a quei territori.
    (Oggi via Salita Ponte di Scanzano / Villa Weiss)
    Grazie

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