( a cura di Enzo Cesarano )
Da sempre sono esistite persone che non sono diventate ricche e famose nonostante la loro bravura, ma importanti per i propri concittadini. Questo è il caso di don Antonio Greco maestro del presepe ed artista a tutto tondo. Le sue creazioni iniziavano dal nulla, dapprima modellava sapientemente i pastori con la creta, poi passando alla colorazione dei visi, delle mani e dei piedi, finiva con la vestitura, realizzata dalla moglie, la signora Clizia, che lo faceva adoperando i canoni del presepe napoletano del ‘700. Greco ha avuto intuizione e originalità anche nella realizzazione finale della scenografia, nella quale collocava le sue creazioni, che lo hanno reso nel mondo dei presepi, una figura autorevole e di spicco.
Appassionato fin da bambino, nel 1962 si iscrive all’Associazione Italiana Amici del Presepe e nel 1966 ne diviene consigliere nazionale. Partecipa a numerose mostre in Italia e all’estero, un suo presepe scolpito con legno di cirmolo viene donato a Papa Paolo VI nel 1963. I suoi lavori, particolarmente richiesti ed apprezzati, sono esposti in diversi musei del presepe, in collezioni private in Italia ed in varie parti del mondo; diverse anche le pubblicazioni dove sono presenti sue opere.1
In effetti, visitare e ammirare i suoi presepi è come fare un viaggio spirituale che trasporta l’animo umano fin dentro quel mondo fantastico da lui creato, che ti fa scrutare tutti i particolari, come: le facce dei pastori per le infinite espressioni o la maestria nel posizionarli in un certo modo, che li rende vivi al punto tale che ti sembra di poterne ascoltare le voci di estemporanei dialoghi, il che lascia nell’animo del visitatore in contemplazione emozioni forti e indimenticabili.
Bellissimi sono i pastori di tipo storico-orientale, autentici pezzi unici perfettamente fedeli all’epoca storica, realizzati con l’aiuto della figlia Paola, la quale ha contributo a dar loro una fattura unica e originale.
Antonio Greco è stato anche un noto ed apprezzato conoscitore del presepe napoletano del ‘700, un collezionista 2 di pastori e presepi di svariati tipi ed epoche che custodiva gelosamente nella sua casa museo, un artista autentico che è riuscito a trasmettere la sua passione ai figli i quali, ancora oggi, ne portano avanti la memoria.
Purtroppo Francesco, il maggiore dei quattro, colui che a detta di don Antonio stesso aveva doti artistiche di gran lunga superiori alle sue, è prematuramente scomparso nel 1988.
Ed è anche grazie alla passione ed all’interessamento di don Antonio, se oggi il monumentale presepe della cattedrale di Castellammare di Stabia è ancora patrimonio della Città.
Fu, infatti, nel 1954 che il vescovo di Castellammare mons. Agostino D’Arco lo incaricò di riordinare la collezione e seguire il restauro dei pastori eseguito dalla Soprintendenza di Napoli. Anche se in seguito ci sono stati altri restauri, fortunatamente, il suo intervento favorì un ritorno di interesse sul presepe del duomo evitando così ulteriore perdite e danneggiamenti.
Possiamo concludere affermando che Antonio Greco è stato un artista stabiese di grande spessore e che il suo lavoro e la sua arte lo hanno reso importante agli occhi dei suoi concittadini.
Purtroppo, oggi, nella nostra Città manca un personaggio come lui, che è stato nel suo campo un gigante, caratterialmente schivo, ma prodigo di consigli, aiuto e maestro di tanti aspiranti presepisti.
Note:
1 Pietro Gasperini – Il Presepe Italiano – Priuli & Verlucca editori, Ivrea 1993;
Pietro Gargano – Il Presepio. Otto secoli di storia, arte e tradizione – Edizioni Fenice 1995;
Fernando e Gioia Lanzi – Il Presepe e i suoi personaggi – Jaca Book Milano 2000;
Pietro Gargano – Il Mondo del Presepe – Edizioni Del Prado;
Claudio Mattei – Il diorama presepistico di Ponte San Pietro;
Don Giacomo Piazzoli – Presepi del Mondo – Museo del Presepio – Brembo di Dalmine.
2 Gennaro Borrelli – in Giacomo Colombo scultore per il presepe napoletano – Orizzonti Economici 1967;
AA.VV – Figure presepiali napoletane dal sec. XIV al XVIII – VII Congresso Internazionale degli Amici del Presepe – Napoli Palazzo Reale 1970;
Michele Ruggiero – Il Presepe Italiano: storia di un costume – ediz. il capitello Torino 1988.