Marguerite Gardiner contessa di Blessington
di Giuseppe Zingone
Donna di straordinaria bellezza, Marguerite Power Farmer Gardiner nota come la Contessa di Blessington nacque a Clonmel il primo settembre 1789 (in Irlanda). Rimasta precocemente vedova sposò nel 1818, Charles John Gardiner, conte di Blessington con il quale iniziò a viaggiare in tutta Europa. Nel suo libro The Idler in Italy, raccontò della sua visita nella nostra terra mettendo in risalto quei piccoli particolari, che solo una donna può cogliere. Rimasta di nuovo vedova, Lady Blessington ebbe una relazione con il conte generale d’Orsay. Ritiratasi a Parigi, morì il 4 giugno 1849.
“Nessuna descrizione può rendere giustizia alla bellezza del paesaggio tra Amalfi e Castellammare. un momento che offre viste sul Mediterraneo azzurro, viste spumeggianti sui boschetti e sui vigneti, tra la collina e le montagne, e quella successiva mostrando la parte superiore di un convento che sorge tra un gruppo di alberi o una fortezza rovinata in piedi su una coraggiosa proiezione di roccia. I borghi attraverso i quali passavamo erano estremamente pittoreschi. Ognuno aveva la sua fontana, intorno alla quale gruppi di donne portavano le loro brocche dalla forma classica, cantando, ridendo e chiacchierando; i loro capelli neri sono arrotolati come quelli delle statue femminili antiche e i loro scarni tessuti rivelavano abbastanza le loro forme quali modelle delle ninfe rurali che vediamo in alcune delle immagini, dei vecchi maestri. Ci salutano con grazia, offrono l’acqua frizzante, la cui freschezza si lodava; e scambiarono sorrisi e convenevoli con i nostri portatori, che, sebbene pieni di allegria, erano privi di un approccio grossolano.
In un borgo, Gragnano, le donne sono famose per la loro bellezza, e anche se predisposte a vederle, esse hanno superato le nostre aspettative. Alte, grandiose e ben formate, con capelli dalle tonalità scuro lucida, legati con grazia accanto alle loro teste, occhi brillanti a tinte marrone scuro, con un ricco panno color rosso, erano veramente affascinanti, che avrei voluto avere un pittore sul posto, che avrebbe potuto rendere giustizia a tali soggetti ammirevoli per la sua matita.
Le donne anziane erano per la maggior parte occupate a filare o a prendersi cura dei piccoli bruciati dal sole, quasi in uno stato di nudità, che stavano giocando intorno a loro; e gli abitanti maschi sembravano tutti assenti, impegnati nel lavoro di coltura agraria, perché non abbiamo visto nient’altro, tranne alcuni uomini molto anziani che stavano sdraiati su panche di pietra davanti alle loro porte. Non ci dispiaceva e una buona cena ci aspettava a Castellammare; dopo aver cenato, siamo tornati a Napoli, molto contenti della nostra spedizione, non meno gratificante di cui era stato il nostro passaggio sulle montagne da Amalfi a Castellammare. Castellammare è molto frequentata in estate. Si trova sotto il monte Lactarius, celebrato da Galeno per la salubrità e la dolcezza dell’aria; ed è poco distante da Stabia, dove Plinio lo storico è stato soffocato dai vapori solfati del Vesuvio”.1
Articolo terminato nel Novembre 2017
- Marguerite Blessington (Gardiner, countess of) The Idler in Italy, Paris 1839, pag. 311.312. ↩