Un marinaio stabiese con il Comandante Todaro

Un marinaio stabiese con il “Comandante” Todaro.

a cura di Antonio Cimmino – 4 settembre 2023

La 80ª edizione della mostra del cinema di Venezia, apre con il Comandante, film di Edoardo De Angelis con Pier Francesco Favino.

Per quale motivo Libero Ricercatore si interessa di questo? È semplice, uno dei componenti l’equipaggio guidato dal Capitano di Corvetta Salvatore Bruno Todaro era uno stabiese. Mario Di Maio nacque a Castellammare di Stabia il 10 marzo del 1914, era Capo silurista del sommergibile Comandante Cappellini, all’epoca dei fatti narrati nel film di De Angelis.

L’idea del film è nata nel 2018, quando lo scrittore Sandro Veronesi e De Angelis, pensarono di proporre qualcosa che si opponesse a quel clima stagnante nel nostro paese che portò allo scorno dei fatti legati ai fatali naufragi del 2018 1. Quella del comandante Todaro e del suo equipaggio era un’eloquente ed esemplare vicenda per far comprendere la civiltà di un codice che da duemila anni, anche durante i conflitti bellici, regola le norme del soccorso in mare.

Mario Di Maio, Capo silurista di seconda classe, operativo nell’Oceano Atlantico, ricevette cinque Croci di Guerra, nell’immagine la motivazione del conferimento della Croce di Guerra del 1942, concessa dal Vittorio Emanuele III Re d’Italia.

Il film di De Angelis racconta l’episodio di guerra durante il quale il Capitano Todaro dopo aver affondato un mercantile nemico si attardò a salvarne i naufraghi 2.

Un film storico didascalico, un kolossal si sarebbe detto una volta 3, di grande effetto visivo ed emotivo. Si pensi che è stato ricostruito perfettamente su progetto originale il sommergibile Comandante Cappellini. Si tratta ovviamente di una ricostruzione scenografica, curata dall’ing. Marco Rizzuti dell’Arsenale Militare di Taranto. Il sottomarino è stato costruito a grandezza naturale, composto da un pilone interno, suddiviso in sei parti, rivestito da bandoni metallici. Il Capitano di Corvetta Salvatore Todaro, pluridecorato della X^ Mas 4, nell’ottobre del 1940, al comando del sommergibile Cappellini, attuò un’imboscata al mercantile armato Kabalo.

Progetto scenografico del Cappellini

Dopo l’affondamento della nave, trasse in salvo 26 naufraghi belgi, mettendo a rischio la propria vita e quella del suo equipaggio, infranse il regolamento militare, ma obbedì alle leggi del mare. Quando il Comandante in capo dei sommergibili Ammiraglio Dönitz provò a rimproverarlo dandogli del Don Chisciotte,

Todaro rispose: Gli altri non hanno, come me, duemila anni di civiltà sulle spalle 5 6

Il Capo di Seconda classe Di Maio rimase sul Cappellini a Bordaux anche quando Todaro sbarcò.  Alla data dell’Armistizio poi, da sbandato, si unì ai partigiani francesi per combattere contro i tedeschi.

Qui immagini del film del 2023

Qui di seguito le immagini delle locandine pubblicitarie del film “La Grande Speranza – 1954, film che trattava la stessa vicenda.

Le foto di Mario Di Maio sono state fornite da Antonio Di Maio nipote del marinaio stabiese, altre sono state prese dal comunicato stampa della Marina Militare Italiana, altre dal web.

Lettera della madre di un naufrago al Comandante del Sommergibile Cappellini, datata 15 ottobre 1940
…Vi è un eroismo barbaro ed un altro davanti al quale l’anima si mette in ginocchio, questo è il vostro. Siate benedetto per la vostra bontà che fa uno di Voi un Eroe non soltanto per l’Italia ma per l’Umanità”.

  1. Il primo naufragio del 2018 avvenuto il 7 gennaio contò 64 morti e 85 dispersi
  2. Affondare un mercantile che trasportava materiale bellico era un’operazione rischiosa poiché la flotta mercantile era dotata di proprie armi di difesa oltre che della scorta di navi militari. L’affondamento di tali unità contribuiva comunque agli esiti della guerra.
  3. Sono stati impiegata circa 15 Milioni di euro d budget per realizzare la pellicola
  4. Todaro, non era fascista, era monarchico come buona parte degli Ufficiali di Marina. La X^ Mas del 1941 era quella degli eroi dei mezzi di assalto che nulla ebbe a che vedere con la formazione fascista che dopo lo armistizio, si macchiò di infamia nella repressione della lotta partigiana. Della vecchia X^ Mas aveva soltanto il nome e, purtroppo il comandante Borghese. In giro, ancora oggi c’è molta confusione dal punto di vista scotirco, dovuta ai turbinosi eventi di fine Seconda Guerra Mondiale
  5. Nella notte del 16 ottobre 1940, 700 miglia al largo dell’isola di Madera, Todaro avvistò il piroscafo belga Kabalo (5.186 tonnellate) lo affondò utilizzando il cannone di bordo. Dopo il cannoneggiamento, Todaro accostò per finire il Kabalo; avvistati ventisei naufraghi, li fece raccogliere e li rimorchiò su di una zattera per quattro giorni. Quando la zattera spezzò il cavo di rimorchio, Todaro non esitò ad ospitare tutti i naufraghi sul sommergibile fino a sbarcarli, incolumi, sulla costa delle isole Azzorre. Lo stesso comandante del mercantile rimase stupito, ma Todaro spiegò che era un uomo di mare ed era certo che il capitano belga avrebbe fatto lo stesso a parti invertite. Il comportamento di Todaro non venne apprezzato dal comandante in capo dei sommergibilisti tedeschi, l’ammiraglio Karl Dönitz, che lo criticò severamente.
  6. Ricordiamo anche che l’Ammiraglio Karl Dönitz, a fine guerra durante il processo di Norimberga fu accusato di aver dato ordine di infierire sui naufraghi delle navi affondate in combattimento, ancora non si comprende perché l’Ammiraglio americano Nimitz lo salvò poi dalla forca.

Un pensiero su “Un marinaio stabiese con il Comandante Todaro

  1. Bruno

    Film spettacolare….non di parte ! I risvolti umani dominano la scena …ricordando un periodo in cui di umano si vedeva veramente poco ……la storia pii…la scrivono sempre i vincitori ed anche Donitz ..aveva le sue buone ragioni par essere contrario al salvataggio dei naufraghi in mare …..basta raccontare la verità sul uboat tedesco che per salvare naufraghi inglesi fu affondato dalla RAf !!!!!

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