Chist’ è Castellammare

Chist’ è Castellammare

di Giuseppe Zingone

Carlo Buti canta: Chist’ è Castellammare, per i versi di Antonio Ugolino e la musica di Gaetano Lama. Spartito musicale di Canto & Piano edito dalla casa editrice “La Canzonetta”  era il 1946.

Quante volte abbiamo detto che Castellammare non è più quella di una volta, scritto e riscritto, trito e ritrito. Ma se anche noi di Liberoricercatore ci lasciamo andare alla tentazione di dire: Oramai per questa città non c’è più nulla da fare! Allora sarebbe tutto irrimediabilmente perduto. Innanzitutto la colpa non è certo della Città, ma di tutti i suoi cittadini, buoni e cattivi, dei cattivi già conosciamo le opere, ma gli altri come si sono opposti a questo male? E soprattutto cosa sono disposti a fare e fanno, per la città, se davvero la amano?

Solo geremiadi! Come bambini piagnucolosi, sempre pronti a rimbrottare sia quando le cose vanno bene, ancor più quando vanno male. Ma chi si rimbocca le maniche, chi si dà davvero da fare e soprattutto senza chiedere o esigere nulla in contraccambio?

Così recita uno dei versi della canzone: “Chi veve st’acqua chiara, se sana e chiù nun more”. 

Cari stabiesi siamo tutti colpevoli di questo sacrilegio, davanti agli occhi di Dio e degli uomini, anche chi, come me è andato via da Castellammare, perché abbiamo fatto morire anche quel dono che curava la salute dell’umanità.

Carlo Buti

Carlo Giuseppe Eugenio Buti, nacque a Firenze, 14 novembre 1902 e morì a Montelupo Fiorentino, il 16 novembre 1963 , fu cantante ed attore.

Il brano è inciso su un 78 giri. Questo tipo di supporto per l’ascolto di musica più comunemente conosciuti come dischi in vinile, in realtà era realizzato in gommalacca e chiamato 78 giri, per la velocità di rotazione del disco ogni minuto, essi avevano un diametro di circa 25 o 30 cm.
Nel 1908 la Columbia Records iniziò a produrre 78 giri a doppia facciata denominati “Columbia Double disc record”.1Gli ultimi dischi a 78 giri risalgono alla prima metà degli anni sessanta.

Lilino Diogene è stato un precursore della ricerca moderna su Castellammare, è lui il prototipo del vero stabiese, qui riportiamo alcuni documenti su Chist’ è Castiellammare.2

Lilino Diogene, All’ombra del Castello1

Lilino Diogene, All’ombra del Castello2

Lilino Diogene, All’ombra del Castello3

Lilino Diogene, All’ombra del Castello4

Per completezza dell’articolo inseriamo anche il brano musicale cantato da  Carlo Buti:

Articolo terminato il 2 febbraio 2024


 

  1. Sul retro del disco, l’altro brano di Carlo Buti dal titolo: Ponti sull’Arno.
  2. Lilino Diogene, All’ombra del Castello, Castellammare racconta, Cooperativa di teatro C.A.T., Castellammare di Stabia 1999, pag. 71-75.

Un pensiero su “Chist’ è Castellammare

  1. Emilia

    Ho ascoltato la canzone dedicata a castellammare e mi è piaciuta tanto ,mi fa tanta nostalgia per le terme un patrimonio buttato al vento in nessuna parte del mondo ci sono così tante sorgenti

    Rispondi

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