Piero Girace, Giò Baruffaldi e Gioacchino Parlato

Giovanna Baruffaldi

Giovanna Baruffaldi di Piero Girace

a cura di Giuseppe Zingone

Piero Girace, tra Giorgio De Chirico e la pittrice Giovanna Baruffaldi

Piero Girace, tra Giorgio De Chirico e la pittrice Giovanna Baruffaldi

Giovanna Baruffaldi nasce a Vigarano Mainarda di Ferrara, il 24 giugno 1913, muore a Ferrrara nel 1992.

“Giovanna Baruffaldi, meglio conosciuta nell’ambiente artistico con l’abbreviativo di Giò, è di Ferrara: sembrerebbe discesa da una razza di zingari, di quegli zingari che ancora oggi si aggirano per i paesi e le campagne della Valle Padana, accompagnati nei loro viaggi avventurosi da stanche cantilene.

«Quando si sente il nome di una donna che dipinge – dice Giovanni Comisso – non so per quale pregiudizio, si pensa sempre che si tratti di una dilettante. L’uomo non si è mai mostrato tanto egoista al confronto di una donna, dal volerla escludere non solo dalle creazioni pittoriche, ma anche da quella di tutte le altre arti».

Piero Girace, Giò Baruffaldi e Gioacchino Parlato

Piero Girace, Giò Baruffaldi e Gioacchino Parlato1

E rileva l’errore in cui s’incorre affermando che, in quanto alla pittura, può bastare il nome di Rosalba Carriera per tutte e per dimostrare che una donna può dipingere con la forza e col gusto di un uomo. Vogliamo aggiungere Berthe Morisot, Marie Laurencin, Leonor Fini?

Giò Baruffaldi, pittrice giovane e carina, che potrebbe apparire di primo acchito perfino frivola, dipinge appunto con la forza e col gusto di un uomo.

Basti osservare i suoi paesaggi della Valle Padana o quelli più recenti di Amalfi o di Capri: sono resi con una vigoria plastica notevolissima ed una colorazione sobria, di accentuata modernità, ove si avverte una ben rilevante capacità riassuntiva delle forme e dei volumi, nonché un vivo sentimento poetico, convalidato e sostenuto da una reale emozione pittorica.

La Bassa Padana – e particolarmente quella zona che si estende tra Comacchio e il lido di Pomposa – rivive, trasfigurata dalla fantasia creatrice dell’artista, in una atmosfera di intensa malinconia, e nella solitudine, spesse volte drammatica, dei suoi immobili canali, delle sue squallide «valli» e delle sue vaste spiagge tormentate dai marosi dell’Adriatico.

Giovanna Baruffaldi ed il gallerista Adriano Totti

Giovanna Baruffaldi ed il gallerista Adriano Totti2

Le opere della Baruffaldi recano il segno di una personalità decisamente inconfondibile, di una personalità che al suo prepotente istinto di artista nata accoppia un rigoroso controllo stilistico, che le consente di rilevare i suoi complessi stati di animo e la sua inguaribile malinconia in una successione di sintesi plastiche, indubbiamente ardite”.3

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Articolo terminato il 30 aprile 2024


 

  1. Gioacchino Parlato, pittore di Positano, molto noto all’estero e nel Nord Italia.
  2. Il gallerista Adriano Totti (1901-1976) aveva una sua galleria a Milano, in via Camperio 10, fu mediatore appassionato dell’arte della ceramica contemporanea italiana. In: Faenza, volume 74,  Museo internazione delle ceramiche di Faenza, 1988, pag. 125.
  3. Piero Girace, Artisti Contemporanei, Napoli, Ed. E.D.A.R.T., 1970, pag. 566.

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