Foto del Pittore Michele Apicella, di Piero Girace e dello scrittore napoletano Domenico Rea

Matteo Apicella

Matteo Apicella di Piero Girace

a cura di Giuseppe Zingone

Autoritratto del pittore Matteo Apicella tratta dalla mostra per il centenario della nascita, a Cava dei Tirreni

Matteo Apicella, pittore

Matteo Apicella nasce a Cava de’ Tirreni il 16 Febbraio 1910 e sempre a Cava de’ Tirreni muore nel 1996. È stato un pittore ed un poeta. La sua ultima mostra è del 1994. Il testo sottostante è tratto da: Artisti Contemporanei di Piero Girace.

“Da quanti anni il mite, silenzioso Matteo Apicella lavora nel suo eremo di Cava dei Tirreni?

Saranno venti, trenta. Chissà quanti.

Nel clima pittorico attuale, saturo di cerebralismi, di filosofemi, di mistificazioni, di eccentricità, Matteo Apicella – pittore istintivo, incline alla contemplazione, uomo semplice senza complessi intellettualistici – potrebbe apparire un «ritardatario», un non «aggiornato», come oggi si dice.

E che importa?

Matteo Apicella da vari lustri – come uno di quei pittori della scuola di Barbizon che trascorsero tanta parte della loro vita nella solitudine delle foreste e delle campagne – si aggira per i paesi della meravigliosa plaga di Cava dei Tirreni (ove a dorso d’asino peregrinò Giacinto Gigante e dove Filippo Palizzi trascorse annualmente i mesi estivi), con l’ansia di riprodurne sulla tela, sollecitato dall’emozione, gli aspetti più suggestivi e pittoreschi.

Matteo Apicella, Piero Girace e lo scrittore Domenico Rea

Chi più di lui oggi ha saputo evocare con abbandono contemplativo i paesaggi della plaga cavese?

Matteo Apicella non dipinge con la freddezza ragionativa di chi risolve un problema di aritmetica.

Egli ama la sua terra, la conosce a fondo nei suoi umori buoni o cattivi, di ogni stagione, accigliata o gioiosa, chiusa o espansiva; e per definirne sulla tela gli aspetti più caratteristici sa trovare espressioni consone con una pennellata fluida, impressionistica, con una gamma coloristica delicata (i grigi, i bianchi consunti, i verdi stinti) di gusto crepuscolare”.1

Leggi gli altri scritti di Piero Girace.

Articolo terminato il 15 aprile 2024


 

  1. Piero Girace, Artisti contemporanei, Napoli, Ed. E.D.A.R.T., 1970, pag. 444.

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