Circumvesuviana Castellammare
di Giuseppe Zingone
Notizie sulla Circumvesuviana che riguardano la nostra Castellammare, a parlarne la rivista Le Vie d’Italia, del 1931, un’altra data da ricordare, come afferma l’articolista, volta all’incremento turistico della penisola. L’articolo successivo, (più corposo) è del 1934 e riguarda l’inaugurazione.
La «Circumvesuviana» prolungata fino a Castellammare.
Nell’intento di migliorare nel pubblico interesse le comunicazioni con la penisola sorrentina, il Ministero delle Comunicazioni ha disposto che sia dato corso alla domanda della Società Ferroviaria Circumvesuviana per la concessione della diramazione Torre Annunziata-Castellammare di Stabia e per l’assunzione dell’esercizio tranviario sorrentino da parte di detta Società. L’istruttoria, già in avanzato corso, sarà rapidamente completata. Tale miglioramento delle comunicazioni sorrentine è senza dubbio destinato a portare un efficace impulso alla valorizzazione e all’incremento turistico della incantevole penisola sorrentina.1
L’apertura all’esercizio della linea per Castellammare della Circumvesuviana.
La Società Strade Ferrate Secondarie Meridionali ha provveduto, nel lasso di soli complessivi quindici mesi, alla costruzione ed alla elettrificazione della linea Torre Annunziata-Castellammare, raccordandola, nella propria stazione di Torre Annunziata, con la Ferrovia Circumvesuviana.
La costruzione si è svolta in una zona intersecata da importanti strade, ferrovie e canali, linee elettriche ad alta tensione, linee telegrafiche e telefoniche, per cui sono state necessarie laboriose intese e numerose opere d’arte tra cui cinque ponti di cemento armato di luce varia tra 22 e 10 metri sulla strada Nazionale, sull’autostrada Napoli-Pompei, i canali del Sarno e del Bottaro; tre ponti di ferro sulle linee delle Ferrovie dello Stato Cancello-Torre Annunziata e Napoli-Salerno e sulla Provinciale dei Passanti; un viadotto, di calcestruzzo, a sei luci, sulla linea ferroviaria Castellammare-Gragnano e sull’alveo S. Marco; una galleria, in massima parte senza rivestimento, di circa metri 350 di lunghezza all’entrata di Castellammare.
La diramazione che parte, come si è detto, dalla stazione Circumvesuviana di Torre Annunziata lambisce la città morta di Pompei e, a distanza di circa tre chilometri da Torre Annunziata ha in corrispondenza ad essa città morta una nuova stazione denominata Pompei (Villa dei Misteri).
Dal piazzale di Pompei, sbocco dell’Autostrada, partono tre brevi strade costruite dalla Società; la prima collega il piazzale alla strada Nazionale, in corrispondenza allo sbocco dell’Autostrada Napoli-Pompei; la seconda penetra direttamente negli Scavi di Pompei dopo l’ingresso di Porta Marina; la terza conduce, con circa m. 600 di percorso, alla Villa dei Misteri, che, come è noto, costituisce una delle maggiori attrattive di Pompei, che in tal modo viene resa facilmente e comodamente accessibile.
Con l’apertura al servizio di tale nuova stazione è possibile ai viaggiatori della Circumvesuviana di entrare dalla Porta di Nola o da Porta Marina, servita la prima dalla stazione di Pompei (Scavi), la seconda dalla nuova stazione di Pompei (Villa dei Misteri) o infine dall’Anfiteatro, prossimo alla stazione di Pompei (Santuario) ed uscire da una qualsiasi delle altre stazioni senza attraversare nuovamente gli Scavi.
Dopo sei chilometri e mezzo di percorso la linea giunge alla stazione di Castellammare. I lavori di elettrificazione compiuti sono costati oltre L. 10.000.000.
I fabbricati delle nuove stazioni di Pompei e di Castellammare, le opere civili, le forniture dell’armamento, l’armamento stesso (effettuato con rotaie da kg. 30 al metro, e che presenta la caratteristica della saldatura delle rotaie a tronchi di 54 metri); i materiali pei lavori di elettrificazione e delle sottostazioni, tutti sono frutto dell’industria nazionale, come nazionale è stata la direzione dei lavori e il progetto.
L’apertura all’esercizio del nuovo tronco trova in uso nuove vetture a carrelli confortevoli ed eleganti.
Frequenti treni diretti uniscono Napoli a Castellammare in 36′ ed uniscono agevolmente e rapidamente a Castellammare anche i Comuni Vesuviani e la zona di Sarno.2
Il territorio è oggi irrimediabilmente segnato, cambiato da quelle opere che pure si sono rivelate utili nel tempo, e che servono (in malo modo) oggi un bacino urbano, di centinaia di migliaia di persone. La ferrovia dello Stato avrebbe potuto significare una strada alternativa, valida e veloce verso Napoli almeno per Castellammare. La Circumvesuviana negli anni successivi alla inaugurazione riusciva a trasportare i suoi utenti in soli trentasei minuti fino a Napoli. Non ci siamo più con questi tempi, qualcosa è andato storto e aneliamo tragicamente al passato. Naturalmente a pagarne le conseguenze quotidianamente, sono i pendolari. Ma non hanno molto da sorridere neanche i turisti, soprattutto sulla linea che conduce a Sorrento, “costretti” a pagare un supplemento per viaggiare su treni che non hanno nulla neanche di folkloristico, stipati alla meglio e nei periodi estivi senza neanche aria condizionata. È proprio vero quando si dice: Si stava meglio quando le cose andavano peggio.
Articolo terminato il 2 luglio 2024