Le Memorie Stabiesi

LE MEMORIE STABIESI, Il Natale a Castellammare

Giuseppe Zingone e Enzo Cesarano

Memorie Stabiesi, il Natale a Castellammare

Con la data di oggi 24 dicembre 2024 si apre ufficialmente il Giubileo. Papa Francesco aprirà nelle prossime ore la porta Santa della Basilica di San Pietro, un momento atteso dai credenti cattolici di tutto il mondo, che giunge a noi ogni 25 anni circa. Un periodo di conversione per molti, di riflessione per altri, semplicemente un evento culturale per i fratelli non credenti, un’occasione per TUTTI.

Questo evento che si tiene oggi, Vigilia di Natale dell’Anno di Nostro Signore 2024, ci è parso un’opportunità, viste le festività natalizie, di mettere insieme i ricordi stabiesi di questo meraviglioso periodo dell’anno, un evento che ci catapulta nel passato dei nostri ricordi, quando bambini o adulti, in povertà o ricchezza, in salute o malattia, ognuno di noi assieme alle persone più care, si accingeva a rendere omaggio a questa Santa Notte.

Oggi è ancor più necessario attendere perché “Quando gli uomini cercano di cambiare il mondo mandano un esercito, ma quando Dio cambia il mondo manda in bambino“.1Siamo in questo mondo come pellegrini di speranza, molti nostri cari non sono più con noi, ma vivono nei nostri ricordi, noi abbiamo voluto proteggere e difendere queste memorie in un e-book sempre aperto per chi ancora volesse, donare la propria testimonianza.

Per poter visualizzare e leggere l’E-book, clicca sull’immagine sopra.

Articolo pubblicato il 24 Dicembre 2024


 

  1. Questo breve pensiero a firma L. B., mi è stato inviato da Sua Eccellenza monsignor Michele Di Tolve, delegato per l’ambito dell’Educazione della Diocesi di Roma, in un biglietto di auguri natalizio.

2 pensieri su “Le Memorie Stabiesi

  1. Raffaele Scala

    I miei più vividi complimenti per questa bellissima iniziativa di raccogliere testimonia che antiche e moderne sulla tradizione presepiale delle famiglie stabiesi. Anch’io appartengo ad una famiglia legatissima al presepe, di cui mio padre era un cultore. Purtroppo, preso da altri impegni, non ho avuto tempo per scrivere il racconto della mia lontana infanzia e adolescenza di quei giorni di dicembre, quando l’intera famiglia sotto la guida di papà si dedicava alla costruzione del presepe. Ci proverò, magari nei prossimi giorni. Intanto giungani i miei auguri di buone e serene festività a tutta la redazione di Libero Ricercatore e a tutti i suoi lettori.
    Il vostro affezionatissimo
    Raffaele Scala

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *