Lettere alla Redazione (anno 2025)

Lettere alla Redazione (anno 2025)

Benvenuti in Lettere alla Redazione, rubrica dedicata a voi, i nostri lettori! Questo spazio è pensato per dar voce ai vostri pensieri, opinioni, esperienze e riflessioni. Qui raccogliamo i vostri messaggi, perché crediamo che il dialogo e il confronto siano il cuore di una comunità viva e dinamica.

Che si tratti di un commento su un articolo, di una storia personale da condividere o di una domanda da porre, ogni contributo è prezioso. Scriveteci e fate sentire la vostra voce!

Lettere alla Redazione

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La corrispondenza ed i vostri messaggi giunti in Redazione:

Domenica, 16 marzo (Wanda Amore)

Avevo 9 anni quando lasciai Castellammare, ci sono tornata tante volte e la lasciavo con tanta nostalgia. Ora sono “grande” e non posso più rivederla per problemi di salute. Mi accontento di vedere qualche foto, qualche ricordo perché è sempre nel mio cuore. Saluti a tutti gli Stabiesi.


Venerdì, 14 marzo (Ranieri Piedipalumbo)

Grazie libero ricercatore, le tue immagine, mi portano indietro nel tempo, mi fanno ricordare, la mia gioventù, ad una certa età, si inizia a vivere di ricordi, e pensare come era, e come è adesso, su questa Terra tutto finisce e tutto inizia. Ok un abbraccio a tutti gli amici e parenti di Castellammare ciao…


Sabato, 8 marzo (Pietro Anna Avizzano)

Se solo l’Amministrazione stabiese avesse più a cuore le sorti della città, oggi Castellammare potrebbe ritornare a splendere. Ricordo con commozione i tempi in cui, con mia nonna castellona doc, frequentavo le terme stabiane, erano stupende, un’oasi di pace e di benessere. Forza Castellammare, puoi risorgere, partendo dalla riapertura delle terme e dalla riconquista del marchio Stabia.


Venerdì, 7 marzo (Giovanni Esposito)

Un’analisi seria e storica non può prescindere da alcune considerazioni su quello che è stato il comportamento della sinistra nella nostra città!
Già negli anni ’50 la sinistra, zoccolo duro di quei tempi, non riuscì ad andare oltre, battendosi per affermare la natura industriale e non turistica della città con il risultato di trasferire la realizzazione di realtà turistica ai paesi limitrofi ed ostinandosi ad affermare una realtà industriale alla nostra città.
Tanto ha permesso che la nostra città divenisse centro di un bacino industriale che raccoglieva maestranze di provenienza non solo cittadine ma anche dei paesi viciniori, in special modo quelli della penisola sorrentina i cui paesi hanno puntato il loro sviluppo sul turismo.
Conseguenza di tanto un risultato disastroso acuito da una crisi produttiva e manifatturiera di tutto il paese Italia.
Risultato di tanto una situazione attuale che, mentre vede prosperare attività turistiche nella restante parte del territorio, vede sempre più impoverita l’economia della città.
Naturalmente dove manca benessere trova prospero terreno ogni forma di malaffare.
La camorra, anche quella dei così detti colletti bianchi, ha inquinato ogni settore della vita sia pubblica che privata e ha operato, agevolata anche dall’assenza della così detta intellighenzia locale, in maniera che nessun cambiamento fosse possibile.
Risultato di tanto una situazione che non ha permesso, almeno sino ad ora e nonostante gli sforzi di poche persone per bene, di cambiare permettendo di recuperare antichi splendori.
Allora bisognerà perdere ogni speranza?
Credo che così non sia e mi auguro che e gli sforzi dei pochi imprenditori seri ed onesti vengano alla fine premiati permettendo alla città di ritornare all’antico splendore!


Giovedì, 6 marzo (Luigi Macario)

Era il 1954 quando venivo (mi portavano) a Castellammare nel periodo estivo. I miei genitori prendevano in fitto una porzione di casa dalla Famiglia Rotondale. Quella Villa me la ricordo molto bene: la grande cassa armonica e per i bambini, c’erano le macchinine a pedale ma io usufruivo del calessino e del pony del sig. Bartolomeo Rotondale… c’erano gli stabilimenti balneari (ho ancora delle foto) e sul porto, dove c’era un cinema, per la prima volta gustai i cannolicchi… sono appena passati 71 anni.


Domenica, 2 marzo (Antonio Dell’amura)

Buona Domenica a tutti NOI…. tornare alle origini, …anche se per poco, porterebbe a mio parere, giovamento un po’ a tutti. Aria frizzante, salutare …eliminerebbe tutte le tossine.


Sabato, 1 marzo (Maria Cesarano)

Che tristezza, dover solo ricordare, senza poter più godere delle nostre bellezze e ricchezze. Pensavo anche alla bellezza e ricchezza delle terme… E molto triste, che dai tempi dell’antica Stabia, la generazione dei nostri figli abbia solo sentito parlare delle nostre acque… e non ne conosca neanche il profumo 🙏💛💙.


Venerdì, 28 febbraio (Alessandra De Bari)

Buongiorno, mi volevo congratulare con voi per farci rivivere le cose belle della nostra città.


Giovedì, 27 febbraio (Anna Raimo)

Buon pomeriggio, C.mare a livello di storia civile e religiosa non ha eguali e nessuna città la può superare. Purtroppo. però, la nostra città è come un campo di grano bello biondo e sano nel quale vi è nata zizzania e ortiche…  La salita è molto dura perché se non vengono fuori persone che vogliono il bene del “territorio” non c’è rimedio…


Mercoledì, 26 febbraio (Gerardo Criscuolo)

I ricordi sono tantissimi (Santa Maria dell’Orto) era casa mia: 4 salumerie, due macellerie, due pescherie, calzature, Rega con i liquori, un panificio angolo chiesa, vini e olio dalla “Bannera”, lavanderia ed altro, il tutto in un centinaio di metri. Ricordo il mercatino di s. Vincenzo anche di domenica, botteghe che vendevano stocco e baccala’, la Pasticceria… a ricordare tutto questo mi vengono i brividi, sarà la mia età, sono un ultra ottantenne che vive lontano da Castellammare.


Mercoledì, 26 febbraio (Alfonso Simeone)

Il vero problema di Castellammare è sempre stata la mentalità di “prenditori ” e non di “imprenditori”
Da 70 anni ditemi cosa è cambiato con oggi?
Non si è costruita la cosa più importante per una città con risorse innumerevoli ed enormi: Il Brand Stabiae.
Da quel 1956 (anno in cui furono demolite le Antiche Terme di Stabia) la città doveva diventare polo termale e turistico con la costruzione delle terme del Solaro del 1963. Sette anni dopo la Città doveva poi diventare industriale, la Stalingrado del Sud… Una confusione assurda.
Ad oggi nessuno si è mai preoccupato di conservare un unica identità della città che fosse riconosciuta agli occhi di tutti (Sorrento, Capri, Pompei sono capolavori di creazione di brand e status sociale). Si è pensato solo a fravecare e sfravecare per interessi propri e di partito.
Le macerie (di numerosi edifici stabiesi) sono li a ricordarcelo…


Martedì, 25 febbraio (Franca Gambardella)

Città che non hanno veramente nulla di importante vengono curate, apprezzate e amate e noi che facciamo per la nostra Città che è ricca di bellezza naturale di opere d’arte e di storia? Nulla, parliamo di ricordi ormai, quando con i nostri politici potremmo, tutti insieme, chiedere di far risorgere Castellammare che è stata sempre una città dove tutti stavamo bene e felici. Non arrendiamoci: VOLERE E’ POTERE!


Sabato, 22 febbraio (Paola Greco)

Ogni volta che vedo la Vespucci in tv o sui social oppure ne parlo, non posso fare a meno sentirmi orgogliosa del fatto che sia stata varata dai Cantieri navali di Castellammare e sentire un senso di appartenenza e di familiarità come si può provare con un fratello o una sorella…


Giovedì, 20 febbraio (Azzurra Fiore)

È sempre un immenso piacere vedere pubblicate opere di mio nonno (Antonio Asturi) che ha dipinto la città delle acque per anni, esponendo con sue personali alle Terme Stabiane per 36 lunghi anni, sia alle vecchie Terme che alle Nuove del monte Solaro. Saluto con affetto.


Lunedì, 17 febbraio (Luigi Esposito)

Le migliori navi del Regno delle Due Sicilie furono varate a Castellammare di Stabia, ricordiamo il vascello Monarca cui progetto fu costruito l’Amerigo Vespucci, ma un libro con tanto di immagini sarebbe stupendo, a Napoli nel Museo di Castel Sant’Elmo ci sono diverse navi in scala originali dei vari progetti di nave costruite nei cantieri di Castellammare, sono bellissimi modelli originali dell’epoca.


Domenica, 16 febbraio (Nicolai Lombardo)

Frequentavo le scuole medie quando mi capitò di leggere di questi scavi (Stabiae) in un libro che mi è rimasto nel cuore: “Carla degli scavi” scritto nel 1968 da Renee Reggiani nel quale si raccontano le vicende di una ragazza del Nord catapultata da noi al Sud e degli scavi archeologici che suo zio, Preside, stava portando avanti fra mille difficoltà economiche e burocratiche spinto dalla sua incrollabile tenacia e dall’entusiasmo dei “suoi” ragazzi che lo seguivano in quest’impresa. Una storia bellissima che mi fece appassionare ancora di più all’archeologia, tanto che poi ho seguito questa strada ma in acqua, diventando un archeologo subacqueo. Per tanti anni ho condotto ricerche nel mare dei Campi Flegrei, cercando di svelare i misteri della “Città Sommersa di Baia” e sono riuscito a ricostruirne una piccola parte di essa in 3D e ad aprire il primo Museo dei Campi Flegrei dedicato alla scoperta di questi edifici sommersi. Sono passati tanti anni da quella lettura ma ricordo sempre con tanto affetto la storia raccontata in quel libro che mi ha indicato la strada da seguire.


Mercoledì, 12 febbraio (Nunzio Longobardi)

Sono del rione Cantieri Metallurgici, amo la mia Stabia… noi abbiamo cose che se erano in qualche città del nord potevamo avere milioni di turisti, noi cittadini e le politiche corrotte che si sono succedute abbiamo distrutto tutto: mare, monti, Terme, cibo buono, lungomare stupendo, avevamo i chioschi che erano attrazione e indotto economico, fabbriche di ogni tipo, non mancava niente… quartieri che potevano attrarre turisti come: Scanzano, Pozzano, Privati, monte Coppola, ‘a Caperrina, ‘o Gesù, ‘o Cugnulo, Santa Caterina, l’Acqua della Madonna, vicoli e vicoletti che potrebbero cambiare come hanno fatto i Quartieri Spagnoli e tutta Napoli, ma deve cambiare la testa del popolo, ti amo Castellammare, altri 4 giorni e sono da te!


Mercoledì, 12 febbraio (Salvatore Longobardi)

Sono nato e ho abitato a via Catello Fusco (angolo via Nocera), dal 63 abito a Caserta, ma Castellammare è e sarà sempre nel mio cuore, non potrò mai dimenticare la mia infanzia e tutti i bei ricordi che la circondano❤️❤️❤️❤️, un messaggio a tutti gli amici stabiesi, rispettate e valorizzate la vostra Città perché non potete nemmeno immaginare la ricchezza che avete tra le mani, ai miei tempi Castellammare era invasa dal turismo, per le terme, la montagna del Faito e dello spettacolare mare, cerchiamo di riconquistare tutto questo. Basta pensare che Rimini, Riccione, Cesenatico, ecc, ecc, anche non avendo niente e con un mare che fa schifo, sono capaci di tenersi con la loro bravura, il turismo stretto stretto. Noi napoletani con la nostra bravura nel saperci fare, dobbiamo dimostrare di essere più capaci a superarli e fargli vedere le nostre capacità.


Martedì, 11 febbraio (Michele Montesano)

Castellammare era tutto e adesso non è niente. Una politica distruttiva, con un piano ben preciso e programmato, le ha tolto tutto, in primis le 28 sorgenti termali uniche al mondo. Dico ai politici: “Si può essere più BASTARDI di così?”.


Lunedì, 10 febbraio (Enzo Veropalumbo)

Appartenenza significa “io orgogliosamente sono stabiese”, quindi tu appartieni, lei appartiene, noi tutti apparteniamo alla Città anche senza le acque (perché distrutte dagli infami) ma con i tramonti più incantevoli del mondo, con le dolcissime albe che risvegliano la meravigliosa scenografica natura vesuviana, dove il mare vive in simbiosi con la verdeggiante montagna, dove la storia ci riporta alla nostra cultura ricca di tradizioni e trasmessi valori, dove l’appartenenza diventa un vestito indossato con dignità e rispetto anche nelle criticità problematiche che subiamo e combattiamo ma con la fierezza di essere stabiesi come ieri, oggi, domani e per sempre.


Sabato, 1 febbraio (Raffaele Ingenito)

Il rammarico di vedere gli attuali cittadini stabiesi essere indifferenti alle passate glorie della nostra città. Si potrebbe sopperire a questa indifferenza, a questa apatia, a questa noncuranza, organizzando da parte delle istituzioni SINDACO IN TESTA e in collaborazione con le scuole, dalle elementari alle superiori, con i vari circoli culturali, ecc.. ecc.. un concorso per portare a conoscenza degli stabiesi le grandi potenzialità di questa CITTA’: SCRITTI, PITTURA, FOTOGRAFIE. COINVOLGERE TUTTI non i soliti raccomandati… La mia è solo utopia?


Domenica, 5 gennaio (Teresa Gargiulo)

Complimenti per il vostro impegno nella ricerca del nostro passato. Siete ammirevoli e meritate tutti i miei ringraziamenti. Buon anno.

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