Abu Tabela, il terrore d’Oriente
(di Antonio Cimmino)
Quella raccontata oggi per immagini, è la vita avventurosa di un uomo nato ad Agerola, vissuto in tutto il mondo, che a servizio di tante bandiere, ha scritto importanti pagine di Storia dell’Oriente e dell’Europa intera. Paolo Avitabile (n. Agerola 25-10-1791 – m. Agerola 28-03-1850) fu Cannoniere con Gioacchino Murat; I° Tenente dell’Armata Napoleonica; Tenente dell’Esercito del Regno delle due Sicilie (poi Generale); Generale in Afghanistan; Governatore in Pakistan; modernizzatore dell’Esercito dello Scià; alleato con gli inglesi, contro l’espansionismo dell’Impero Russo in Medio Oriente; feroce e sanguinario “conciliatore” al
servizio dei Sikh, quando, Ranjit Singh, il fondatore dell’impero Sikh, lo nominò Governatore della turbolenta e ribelle Peshawar, i ribelli pakistani, i ladri e malfattori dell’area, sparirono in seguito ad un attenta e meticolosa caccia, che fra torture e condanne capitali riportò l’ordine in Pakistan. Ancora oggi, Abù Tabela (forse una paronomasia di Avitabile da leggersi Abutàbela) è il nome che spaventa i bambini vivaci. Fu assiduo frequentatore delle corti di Parigi, Londra, Napoli, le più importanti d’Europa, e famoso guerriero pluridecorato. Personaggio complesso che visse a cavallo fra l’Oriente e l’Occidente, a fine della prima metà dell’800, visse a lungo a Castellammare di Stabia, quando non rientrava nella natia Agerola. Nel 1845, Paolo Avitabile, tornò da Londra ad Agerola, fra i tanti regali e riconoscimenti, avuti in cambio delle imprese militari, vi era un torello, due vacche in avanzato stato di gravidanza, ed una vitellina di razza Jersey. Il Generale, si cimentò anche nell’allevamento bovino, e dopo un attento lavoro di selezione, creò la razza Agerolese, dal latte di grande qualità, il migliore per la produzione del “provolone del Monaco”. Seguendo la slide projection proposta oggi, potrete scoprire i mille e più segreti della vita di Abu Tabela, al secolo Generale Paolo Avitabile. Buona visione
In realtà il suo vero cognome nessuno lo sa. La storia di Agerola dove si rifugio della gente pervenuta ad Amalfi, allontanata per evitare contagi dannosi ai residenti, racconta di questo arrivo e del loro confinamen- to in una parte estrema del territorio sul confine sud con divieto di allontanarsi dal territorio loro assegnato. pena l’espulsione, definendoli EVITABILI da cui poi derivò il cognome Avitabile. L’ultimo della discendenza in linea col generale che al suo rientro in Italia acquistò la proprietà che poi fu definita Villa Weiss per il nome dell’acquirente tedesco che la trsformò in luogo di accoglienza per benestanti tedeschi che arrivavano a Castellammare per curarsi con le acque che allora erano di moda, abita a Piamo di Sorrento ed è un carissimo amico. Conserva ancora sul territorio di C.mare qualche propietà su Via Napoli. Gioacchino R.