ALTOLÀ invenzione

ALTOLÀ invenzione

a cura di Giuseppe Zingone

Poliorama pittoresco, opera periodica

Non si tratta di un comando, ma di un articolo pubblicato su Poliorama Pittoresco nel 1839, dedicato ad un nostro concittadino, Giovanni Valle. La sua invenzione è paragonabile a tutti quei moderni strumenti che oggi vengono montati sulle nostre auto, per una maggiore sicurezza sia dei conducenti ed anche di chi la strada la percorre a piedi.

Oggi invenzioni come queste fanno un po’ sorridere, ma spesso si dimentica che tutti gli agi di cui disponiamo, hanno avuto degli antenati e che ci sono stati uomini che si sono spesi, sia per rendere il mondo più sicuro e migliore sia per poter vivere e sbarcare il lunario. Nulla nasce per caso, anche un’idea viene fuori da un bisogno concreto, a Castellammare si costruivano carrozze, vedi l’articolo: Catalogo carrozzelle Ditta Scala, queste carrozze spesso si cimentavano con la nostra collina, frenare prontamente era un’esigenza di sicurezza fondamentale per l’incolumità di tutti.

carrozzella archivio scala

Carrozza d’epoca – Ditta f.lli Scala

Leggiamo l’articolo

MACCHINA PER FERMARE LE CARROZZE ISTANTANEAMENTE, INVENTATA DAL SIGNOR GIOVANNI VALLE.

PRIVATIVA.
Il sig. Giovanni Valle da Castellamare di Stabia ha testè inventato un ordigno, a cui ha dato il nome di altolà (dalla formola militare che suona ferma, arrestati); e con esso ha provveduto al modo di evitare le ferite le storpiature e le morti cui disgraziatamente va spesso soggetto chi corre in cocchio le vie, e mette la vita in balia di cocchieri audaci o imperiti, di cavalli indomiti o viziosi.
Questo ordigno, come le annesse figure mostrano, consiste in un corrente di ferro che posto allato della sala (asse), al volgere di una chiave (figura 2ª 3ª) entra in una scanalatura che si fa nel mezzo del barile (in dialetto napolitano miulo) della ruota, e la ferma in un attimo; così che la carrozza o carro che sia, rimane immobile ad un tratto.
Gli ordigni sono due: uno per le ruote dinanzi, l’altro per quelle di dietro: il primo tiene la sua chiave appresso alla serpa: così che il cocchiera può volgerla; il secondo nella parte di dietro da esser volta dal fante di fuori, o da chi è dentro la carrozza; Il secondo può arrestare una sola delle due ruote, e così valere da scarpa nelle discese.
L’ordigno si adatta bene alle vetture già costruite del pari che a quelle che si costruiscono, senza il menomo detrimento di esse.
Nella prima figura; la lettera A mostra la scanalatura che si fa nel mozzo della ruota: la lettera C mostra il capo del corrente di ferro, ed il punto nel quale esso entra per fermare la ruota. La seconda figura
disegna la chiave per le ruote anteriori, la terza quella per le ruote posteriori. La quarta figura rappresenta una sala (asse): la quinta dimostra l’ordigno per le ruote dinanzi: la sesta per quelle di dietro.
Il Valle ha meritamente ottenuto una privativa del suo ingegnoso trovato (1). Chiunque pensa che lo scemare i pericoli del viaggio sia prudente partito, e che non si può prolungare la propria vita senza menomare le cagioni di morbo e di morte, non dovrà essere tardo a guarnire la sua carozza di questo provvido ordigno. V. M.

Disegno del freno per carrozze, del signor Giovanni Valle

(1) I nostri lettori rammenteranno quel che altre volte fu per noi scritto nel Poliorama, cioè che vari mezzi meccanici si sono escogitati e proposti per riparare alle frequenti disgrazie che occorrono per non essere il cocchiere o chi siede in carrozza padrone di arrestarla a suo talento; ma di tutti quelli conosciuti il mezzo inventato dal nostro concittadino ci sembra il migliore e per la semplicità e per la sicurezza de’ risultamenti. Quindi con vero piacere l’esponiamo in questa pagina a vantaggio de’ nostri lettori. Andiam debitori al Sig. Luigi Coletta carrozziere al Vico II. Gravina in Montoliveto di averci fatto conoscer il modesto inventore della esposta macchina. Il Dir.

NAPOLI, TIPOGRAFIA E LITOGRAFIA DEL POLIORAMA, STRADA DELL’EGIZIACA A PIZZOFALCONE N.° 75. FILIPPO CIRELLI DIRETTORE ED EDITORE PROPRIETARIO.1

Articolo terminato il 19 giugno 2023


 

  1. Articolo tratto da: Poliorama Pittoresco, del 19 ottobre 1939, numero 10, pag. 83 e 84.

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