Salve, innanzitutto mi congratulo per il portale, davvero un punto di riferimento per rimanere sempre aggiornati sulle vicissitudini dell’amata Castellammare, specie per chi, come me, è costretto a seguirle da lontano. Poi trovo molto lodevole l’intento di raccogliere i componimenti poetici riferiti alla Città: è un modo per tenere traccia della parte forse più intima della cultura nostrana. In questo amabile contesto, invio umilmente un mio componimento (Lacryma Christi), pubblicato nella raccolta ‘…verso te!’ (editore Italic Pequod).
Un caro saluto, Amedeo Sementa.
Lacryma Christi
Ti porterei con me
a toccare con un dito
quella vertigine di blu
a cui Ercole scagliò
la vetta del monte.
Ti porterei con me
a planare sul mare
seguendo quella via
che accarezza la scogliera
come le mia dita il tuo profilo.
Ti porterei con me
su quella terrazza
che ispirò melodie eterne
a sentirci due frammenti del nulla
di fronte all’immensità.
Ti porterei con me
a Castellammare
a piangerne insieme a Dio
così tanta bellezza
ed il colpevole scempio.
Molto bella, attuale, brillante, sgorgante dal cuore.
Non sono di Castellammare. Non sono norvegese, non sono di Torino. Tantomeno di Roma. Ho vissuto in questi posti, ed in tanti altri, ma non mi sento di nessuno di questi.
Questa poesia mi ha fatto desiderare di appartenere ad una terra.