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Vascello Archimede (anno 1795)

 ( a cura di Antonio Cimmino )

Varo del vascello Archimede (dipinto di L. Ducros posto nel Museè Cantonal Des Beaux-Arts di Losanna).

Varo del vascello Archimede (dipinto di L. Ducros posto nel Museè Cantonal Des Beaux-Arts di Losanna).

Il vascello ARCHIMEDE fu varato nel Regio Cantiere navale di Castellammare, il 10 settembre 1795. Costituita da uno scafo in legno con carena ricoperta di lastre di rame (per la protezione dall’acqua marina e dai parassiti), la nave aveva tre ponti. I 74 cannoni ad avancarica ed a canna liscia, erano sistemati in batteria: una scoperta sul ponte e due coperte. L’armamento marinaresco era formato da tre alberi (trinchetto, maestro e mezzana) con vele quadre, più il bompresso all’estrema prua. Fu disarmato il 4 febbraio 1809 a Palermo e venduto per la demolizione intorno al 1813.

La curiosità: dal dipinto di L. Ducros si evince che l’Archimede venne varato “di prua” e verso il mare aperto.

Note:
Le informazioni contenute nella presente scheda sono tratte da: Ragogna L., Cronistoria delle unità da guerra delle Marine preunitarie, Ufficio Storico della M.M., Roma, 1981, pag. 35. 


Per approfondimenti scrivere a: cimanto57@libero.it

Festival della Canzone a Castellammare

Festival della Canzone a Castellammare

di Giuseppe Zingone

Festival Canzone Napoletana

Negli ultimi tempi cercando di ricostruire le vicissitudini di Piero Girace, mi sono imbattuto in una ormai consumata notizia, quella del primo festival della Canzone napoletana svoltosi nel 1953 a Castellammare di Stabia. Continua a leggere

I Cannoni di Stabia

I Cannoni di Stabia

a cura di Corrado Di Martino

Giovedì 16 maggio alle ore 19:00  al Circolo Nautico Stabia si terrà un incontro sul tema “Recupero dei Cannoni Borbonici di Castellammare di Stabia

A cementare la collaborazione fra il sito di Libero Ricercatore e Circolo Nautico Stabia si terrà un incontro storico culturale organizzato dalla Fondazione Giglio di Napoli sulla vicenda dei cannoni borbonici. Libero Ricercatore ha fornito la consulenza storico fotografica e la collaborazione per la riuscita dell’incontro, il C.N.S. ha concesso l’uso della sala convegni alla fondazione napoletana.

Locandina evento

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Rarissima foto di Piero Girace, Monsignor Francesco Di Capua e Teodoro Brenson a Castellammare

Brenson Teodoro

Brenson Teodoro di Piero Girace

a cura di Giuseppe Zingone

Rarissima foto di Piero Girace, Monsignor Francesco Di Capua e Teodoro Brenson a Castellammare

Rarissima foto di Piero Girace, Monsignor Francesco Di Capua e Teodoro Brenson a Castellammare

Brenson Teodoro nasce a Riga il 27/11/1892, e muore il 21/9/1959 a Peterborough, New Hampshire, USA. Fu incisore, pittore, illustratore. La foto costituisce un’assoluta rarità, per la presenza dei due stabiesi ed il pittore russo (dell’allora URSS); l’anno è molto presumibilmente l’estate del 1934, dalla più nota storia di Piero Girace: L’estate dei pittori.1 Continua a leggere

  1. Brenson Teodoro nasce a Riga il 27/11/1892, e muore 21/9/1959 a Peterborough, pc. New Hampshire, USA, incisore, pittore, illustratore. Dopo aver studiato in una scuola di architettura a Riga e Mosca, ha vissuto a Berlino e ha viaggiato molto in giro per l’Europa. Nel 1924 venne in Italia e si stabilì a Roma, dove si unì al Gruppo Romano di Artisti e Incisori.
    Ben presto Brenson si fece conoscere a Milano, dove nel 1927 tenne la sua prima mostra personale alla Galleria Pesaro, la prefazione al catalogo fu scritta da P.P. Muratov. In Italia dipinse numerosi paesaggi di Roma, Firenze, Napoli e Venezia; nel 1929 i suoi paesaggi calabresi furono illustrati in un album pubblicato dalla casa editrice fiorentina “Vallecchi”. Nel 1931 si trasferì a Parigi, ma mantenne stretti rapporti con gli italiani. Nel 1931 partecipa alla mostra milanese “Incisori moderni” (Peintres graveurs contemporaines), dedicata ai francesi. Nel 1933 ha luogo la sua mostra personale nella galleria milanese “Tre Arti”. Il critico Vincenzo Bucci (Vissi; 1878-1958) parlò con entusiasmo della sua opera sulle pagine del Corriere della Sera (25.4.1933), creando l’immagine di un artista talentuoso e innamorato dell’Italia. Negli anni ’30 Brenson si è occupato anche di grafica di libri, in particolare ha illustrato le opere di Gorky e ha creato ritratti grafici dei francesi, soprattutto personaggi della cultura (tra cui André Gide, André Maurois, Jean Cocteau, ecc.). Nel 1941 si trasferì negli Stati Uniti con la moglie e il figlio e fu attivamente coinvolto in attività espositive e didattiche. In: La Presenza russa in Italia nella prima metà del XX secolo: Enciclopedia, Rosspen Mosca 2019, pag. 128, Voce Brenson Teodoro.