a cura di Antonio Cimmino
Leonardo Fea? Chi era costui? Anche la maggior parte dei diplomati dal prestigioso istituto tecnico di Via Duilio che portava il suo nome, ne ignoravano la sua storia. Centinaia di periti navali diplomatisi dal dopoguerra e fino agli inizi degli anni ‘70 da questa particolare scuola parificata, voluta dall’allora società Navalmeccanica ed annessa al cantiere navale, dovevano, indirettamente a Leonardo Fea la loro preparazione in scienza ed architettura navale.
Leonardo Fea
Leonardo Fea nacque a Roma nel 1884 e divenne ufficiale del genio navale nel 1909 ed assegnato all’arsenale di La Spezia, dedicando la sua vita allo studio e sperimentazioni di navi militari che hanno fatto la storia della Marina.
A lui si devono gli studi sulla carena della corazzata Duilio e della dreadnought Dante Alighieri varate rispettivamente il 24 aprile 1913 e il 20 agosto 1910 nel cantiere navale di Castellammare di Stabia. Quest’ultima unità rappresentò la prima nave da battaglia monocalibro (tipo dreadnought) italiana e la prima al mondo ad essere armata con 12 cannoni da 305 mm posti in torri trinate corazzate. Progettò, tra l’altro, anche le corvette cacciasommergibili della classe Gabbiano, molte delle quali furono distrutte dai tedeschi nel cantiere navale di Castellammare di Stabia dopo l’8 settembre 1943.
Tra i suoi studi si annoverano anche quelli relativi alla supercorazzata Caracciolo varata a Castellammare il 12 maggio 1920 e non portata mai a termine. Dalla sua impostazione fu soggetta ad un’interruzione nel marzo del 1916 a causa di urgente fabbisogno di naviglio sottile; i lavori furono ripresi nel 1919 ma, nel primo dopoguerra, non risultò conveniente portarla al termine.
Fea, ormai riconosciuto come il massimo esperto in architettura navale, fece parte di numerose commissioni nazionali ed internazionali. I suoi studi spaziarono dagli incrociatori ai sommergibili. Divenne docente in costruzioni navali mercantili e militari e. dopo essersi congedato dalla Marina con il grado di Tenente Generale,, tenne una cattedra all’Università di Napoli fino al 1954. Mori a Roma nel 1957. L’I.T.I. “Leonardo Fea” diretto dal famoso preside Luigi Greco, dunque, onorò lo scienziato diplomando centinaia di tecnici che si affermarono in molti campi sia navali e sia in altre discipline, tra cui anche molti militari.