Archivi autore: Antonio Cimmino

Informazioni su Antonio Cimmino

Collaboratore di Redazione Già dipendente del cantiere navale di Castellammare di Stabia, si interessa della storia delle navi militari ivi costruite dalla sua fondazione. Appassionato, della Marina Militare e della marittimità in genere. E' socio della locale Associazione Nazionale Marinai d'Italia.

L'edicola votiva di Fontana Grande

La sorgente di Fontana Grande nella storia della città

a cura di Antonio Cimmino

L’abbondanza di acqua sorgiva di Fontana Grande e la celebre sorgente dell’Acqua della Madonna (notoriamente appellata come “Acqua dei naviganti”, perché si presta ottimamente per la conservazione nei lunghi viaggi di mare) ha da millenni interessato sia gli abitanti della zona che i navigatori.

L'edicola votiva di Fontana Grande

L’edicola votiva di Fontana Grande

Il rinvenimento di un muro con reticulum romano a ridosso della sorgente durante i lavori di manutenzione eseguiti nel 1983, fa supporre che essa fosse già utilizzata dagli antichi abitanti di Stabiae prima della distruzione causata dall’eruzione pliniana del 79 d.C. Tale ipotesi è avvalorata dal ritrovamento, durante lavori di consolidamento effettuati nel 1936, di mura romane in opus reticulatum costruiti su mura precedenti sui quali si intravedevano tracce di pittura e nicchie. Il muro romano fu poi inopinatamente inglobato nella rete in cemento armato che sostiene il sovrastante sistema della linea ferroviaria della Circumvesuviana. Continua a leggere

Leonardo Fea

a cura di Antonio Cimmino

Leonardo Fea? Chi era costui? Anche la maggior parte dei diplomati dal prestigioso istituto tecnico di Via Duilio che portava il suo nome, ne ignoravano la sua storia. Centinaia di periti navali diplomatisi dal dopoguerra e fino agli inizi degli anni ‘70 da questa particolare scuola parificata, voluta dall’allora società Navalmeccanica ed annessa al cantiere navale, dovevano, indirettamente a Leonardo Fea la loro preparazione in scienza ed architettura navale.

Leonardo Fea

Leonardo Fea

Leonardo Fea nacque a Roma nel 1884 e divenne ufficiale del genio navale nel 1909 ed assegnato all’arsenale di La Spezia, dedicando la sua vita allo studio e sperimentazioni di navi militari che hanno fatto la storia della Marina.

A lui si devono gli studi sulla carena della corazzata Duilio e della dreadnought Dante Alighieri varate rispettivamente il 24 aprile 1913 e il 20 agosto 1910 nel cantiere navale di Castellammare di Stabia. Quest’ultima unità rappresentò la prima nave da battaglia monocalibro (tipo dreadnought) italiana e la prima al mondo ad essere armata con 12 cannoni da 305 mm posti in torri trinate corazzate. Progettò, tra l’altro, anche le corvette cacciasommergibili della classe Gabbiano, molte delle quali furono distrutte dai tedeschi nel cantiere navale di Castellammare di Stabia dopo l’8 settembre 1943.

Tra i suoi studi si annoverano anche quelli relativi alla supercorazzata Caracciolo varata a Castellammare il 12 maggio 1920 e non portata mai a termine. Dalla sua impostazione fu soggetta ad un’interruzione nel marzo del 1916 a causa di urgente fabbisogno di naviglio sottile; i lavori furono ripresi nel 1919 ma, nel primo dopoguerra, non risultò conveniente portarla al termine.

Fea, ormai riconosciuto come il massimo esperto in architettura navale, fece parte di numerose commissioni nazionali ed internazionali. I suoi studi spaziarono dagli incrociatori ai sommergibili. Divenne docente in costruzioni navali mercantili e militari e. dopo essersi congedato dalla Marina con il grado di Tenente Generale,, tenne una cattedra all’Università di Napoli fino al 1954. Mori a Roma nel 1957. L’I.T.I. “Leonardo Fea” diretto dal famoso preside Luigi Greco, dunque, onorò lo scienziato diplomando centinaia di tecnici che si affermarono in molti campi sia navali e sia in altre discipline, tra cui anche molti militari.

Castellammare di Stabia (8-28 settembre 1943)

CRONISTORIA
( a cura di Antonio Cimmino )

Lapide posta sul muro perimetrale del Cantiere navale di Castellammare (foto Maurizio Cuomo)

Lapide posta sul muro perimetrale del Cantiere navale di Castellammare (foto Maurizio Cuomo)

Castellammare di Stabia: tramonto di mercoledì 8 settembre 1943

Una giornata di guerra, come le altre, nel regio cantiere navale di Castellammare di Stabia. Alle ore 18,30 circa ammaina bandiera sulle corvette  Lucciola (Capitano di corvetta Michelangelo Flaman di La Spezia) e Vespa ormeggiate al molo dell’Acqua della Madonna, complete di equipaggio e già allestite.

Le corvette in allestimento Grillo, Cicala e Calabrone sono ormeggiate alla banchina del cantiere.

Più in là, in corrispondenza del forte borbonico, si dondola alla brezza vespertina l’incrociatore leggero Giulio Germanico varato due anni prima e quasi completamente allestito. Da qualche giorno sono terminati i lavori di riparazione della zona poppiera colpita il 10 agosto,  da colpi da 152 mm lanciati a parabola (a forcella), dal Golfo di Salerno dai cctt. britannici Penelope e Aurora. Continua a leggere

Cimitero Militare Italiano d’Onore di Monaco di Baviera

Stabiesi Caduti all’estero

sepolti nei cimiteri militari italiani in Germania, Austria e Polonia

a cura di Antonio Cimmino

Cimitero Militare Italiano d’Onore di Amburgo

Cimitero Militare Italiano d’Onore di Amburgo

AMENDOLA ALBERTO, NATO IL 7 LUGLIO 1923 A CASTELLAMMARE DI STABIA (NAPOLI) – DECEDUTO IL 30 MAGGIO 1944 – SEPOLTO AD AMBURGO (GERMANIA) – CIMITERO MILITARE ITALIANO D’ONORE – POSIZIONE TOMBALE: RIQUADRO 2 – FILA S – TOMBA 7.

Cimitero Militare Italiano d’Onore di Francoforte

Cimitero Militare Italiano d’Onore di Francoforte

APUZZO LUIGI, NATO IL 1° GENNAIO 1917 A CASTELLAMMARE DI STABIA (NAPOLI) – SOLDATO – MATRICOLA 6790 – INTERNATO NELLO STAMMLAGER VI C – DECEDUTO PRESSO LO STAMMLAGER VI A / HEMER/HISERLON (NORD RENO WESTFALIA) / IL 22 FEBBRAIO 1944 – CAUSA DELLA MORTE: TUBERCOLOSI E DEPERIMENTO ORGANICO – SEPOLTO NEL CIMITERO DI GUERRA FRANCO/POLACCO – POSIZIONE TOMBALE: TOMBA N° 338 – RIESUMATO E TRASLATO A FRANCOFORTE SUL MENO (GERMANIA) – CIMITERO MILITARE ITALIANO D’ONORE – POSIZIONE TOMBALE: RIQUADRO P – FILA 8 – TOMBA 4.

ARMENO MICHELE, NATO IL 20 NOVEMBRE 1925 A CASTELLAMMARE DI STABIA (NAPOLI) – DECEDUTO IL 30 MAGGIO 1944 – SEPOLTO AD AMBURGO (GERMANIA) – CIMITERO MILITARE ITALIANO D’ONORE – POSIZIONE TOMBALE: RIQUADRO 2 – FILA S – TOMBA 8. Continua a leggere