Archivi autore: Antonio Cimmino

Informazioni su Antonio Cimmino

Collaboratore di Redazione Già dipendente del cantiere navale di Castellammare di Stabia, si interessa della storia delle navi militari ivi costruite dalla sua fondazione. Appassionato, della Marina Militare e della marittimità in genere. E' socio della locale Associazione Nazionale Marinai d'Italia.

Un marinaio stabiese con il Comandante Todaro

Un marinaio stabiese con il “Comandante” Todaro.

a cura di Antonio Cimmino – 4 settembre 2023

La 80ª edizione della mostra del cinema di Venezia, apre con il Comandante, film di Edoardo De Angelis con Pier Francesco Favino.

Per quale motivo Libero Ricercatore si interessa di questo? È semplice, uno dei componenti l’equipaggio guidato dal Capitano di Corvetta Salvatore Bruno Todaro era uno stabiese. Mario Di Maio nacque a Castellammare di Stabia il 10 marzo del 1914, era Capo silurista del sommergibile Comandante Cappellini, all’epoca dei fatti narrati nel film di De Angelis.

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Varo del vascello Partenope (autore Filippo Hackert)

Il glorioso Cantiere navale di Castellammare

( a cura di Antonio Cimmino )

Brevi cenni dalle origini ai giorni nostri
I parte (dalle origini al 1860)

Varo del vascello Partenope (autore Filippo Hackert)

Il cantiere di Castellammare di Stabia (coll. Gaetano Fontana)

Già dalla fine del 1500 nella zona di Castellammare di Stabia erano presenti numerosi cantieri navali artigianali, tutti in grado di realizzare imbarcazioni più complesse rispetto alle semplici barche da pescatore. Nel 1780 il primo ministro del re di Napoli, Giovanni Eduardo Acton, a conclusione dell’indagine per individuare il sito dove far nascere il grande e moderno cantiere in grado di dotare la Regia Flotta di nuove navi, identificò in Castellammare la località ideale per i seguenti requisiti: estrema vicinanza ai boschi di proprietà demaniale di Quisisana che dalle pendici del Monte Faito, garantivano legname da costruzione, le numerose ed abbondanti fonti di acque minerali in loco, che permettevano un trattamento del legno altrove impossibile, i favorevoli collegamenti con Napoli (che avvenivano su una strada larga e comoda) e non ultima la consolidata competenza dei maestri d’ascia stabiesi (che si tramandavano il mestiere di padre in figlio) che assicurava disponibilità di manodopera qualificata e duratura.
La realizzazione del Real Cantiere di Castellammare, fu quindi approvata da Ferdinando IV di Borbone, e completata il 20 giugno 1783 previa l’abolizione del convento dei Carmelitani che sorgeva sul luogo. Continua a leggere

Castellammare di Stabia - Medaglia d'Oro al Merito Civile

Castellammare di Stabia, medaglia d’Oro.

Il 25 aprile 2005 (a 60 anni dalla Liberazione), il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferisce alla città di Castellammare di Stabia, la Medaglia d’Oro al Merito Civile.

Castellammare di Stabia - Medaglia d'Oro al Merito Civile

Castellammare di Stabia – Medaglia d’Oro al Merito Civile


A seguire la motivazione del conferimento, incisa su una lapide posta davanti al cantiere navale:

“Importante centro del Mezzogiorno, all’indomani dell’armistizio fu oggetto della violenta reazione delle truppe tedesche che in ritirata verso il Nord, misero in pratica la strategia della “terra bruciata”, distruggendo il cantiere navale, simbolo della città eroicamente difeso dai militari del locale presidio, e gli stabilimenti industriali. Contribuì alla guerra di liberazione con la costituzione spontanea dei primi nuclei partigiani, subendo deportazioni e feroci rappresaglie che provocarono la morte di numerosi concittadini”.

Medaglia d'Oro - lapide (foto Maurizio Cuomo).

Medaglia d’Oro – lapide (foto Maurizio Cuomo).


Per ulteriori approfondimenti: La Resistenza nasce a Castellammare ad opera dei marinai

Il barone Guglielmo Acton

Personaggi stabiesi

Il barone Guglielmo Acton

a cura di Antonio Cimmino

Il barone Guglielmo Acton

Il barone Guglielmo Acton

Il barone Guglielmo Acton nacque a Castellammare di Stabia il 25 marzo 1825. Figlio di Carlo e di Zoè Guique, contessa d’Alba, era un discendente di Sir John Edward Acton, ministro borbonico ed artefice della costruzione del cantiere navale di Castellammare di Stabia che giunse a Napoli dalla Toscana nel 1778 in quanto appartenente alla famiglia dei baroni dello Shropshire.
Guglielmo Acton intraprese la carriera militare nel 1841 nella Marina del Regno delle Due Sicilie; con il grado di Tenente di Vascello gli fu assegnato il comando della pirocorvetta a ruote Stromboli. L’unità era uno scafo in legno di 580 tonnellate varata a Pitcher North. Era un due alberi a vele quadre e bompresso; le ruote laterali motrici erano mosse da una macchina Maudslay & Field a 4 cilindri oscillanti alimentata da due caldaie in rame. L’armamento era costituito da 2 cannoni da 60 libbre, 4 obici Paixhans da 20 libbre e obici da 12 libbre. ( le dimensioni delle armi da fuoco, all’epoca, erano espresse secondo il peso dei proiettili e non secondo il calibro come avvenne successivamente) Acton e la sua nave furono coinvolti nel 1860 nello sbarco dei Mille di Garibaldi. Lo Stromboli, unitamente al piroscafo a vapore Capri avvistarono in ritardo le navi garibaldine Piemonte e Lombardo. Non avendo ricevuto ordini precisi, Acton, invece di cannoneggiare le navi sconosciute, prese a rimorchio la fregata a vela Partenope (foto a seguire) Continua a leggere

La famiglia di Viviani nel 1925 (foto tratta da wikipedia)

‘O pate (di Viviani)

‘O pate
di Raffaele Viviani

La famiglia di Viviani nel 1925 (foto tratta da wikipedia)

Raffaele Viviani, padre di famiglia – anno 1925 (foto tratta da wikipedia)

‘O pate è ‘o capo ‘e casa, ‘o ciucciariello,
pecché tira ‘a carretta d’ ‘a famiglia.
‘E figlie, ‘a sera, ‘o fanno na quadriglia,
n’applauso appena sona ‘o campaniello.

Chi ‘a copp’ ‘a seggia ‘o vo’ tirà ‘o cappiello,
chi ‘o leva ‘a giacca; e st’ommo se ‘ncuniglia,
nun sape a chi vasa’, nu lassa e piglia,
addeventa pur’isso guagliunciello.

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