Archivi autore: Antonio Cimmino

Informazioni su Antonio Cimmino

Collaboratore di Redazione Già dipendente del cantiere navale di Castellammare di Stabia, si interessa della storia delle navi militari ivi costruite dalla sua fondazione. Appassionato, della Marina Militare e della marittimità in genere. E' socio della locale Associazione Nazionale Marinai d'Italia.

tessera anticolera

Vaccinazione anticolerica

Certamente avremo voluto evitare di rimettere in pubblicazione questa immagine, ma essa testimonia, per brutto che sia stato, un periodo che ha segnato la nostra storia recente, e ad onore di cronaca ci sembra giusto proporla a futura memoria delle giovani generazioni.

su gentile concessione del dott. Antonio Cimmino

Tessera

totocalcio

Milionario per una notte

Milionario per una notte

Antonio Cimmino racconta…

totocalcio

totocalcio

Funzitiello, Rafele ‘o cumpagnone e Ciccio ‘o Garibaldi erano tre amici che lavoravano insieme nell’officina navale del cantiere. Tutti di Scanzano avevano la passione della Sisal e ogni sabato consumavano il rituale della combinazione della schedina. Funzitiello e Rafele giocavamo insieme, Ciccio, più attaccagnoso, non voleva partecipare e preferiva “vincere” da solo. Un giorno, dopo i risultati delle partite, Funzitiello per fargli uno scherzo, falsificò la schedina facendo tredici! La vincita era di molti milioni di lire. Continua a leggere

ponte

L’Acquedotto borbonico

a cura di Antonio Cimmino

Real cantiere

Real cantiere

Già dalla fine del 1500 nella zona di Castellammare di Stabia erano presenti numerosi cantieri navali artigianali, già dotati di forme organizzative del lavoro ed in grado di realizzare imbarcazioni più complesse delle semplici barche da pescatori. Lo sviluppo della cantieristica fu favorito dall’abbondanza di legname nei vicini boschi demaniali, e consolidò la competenza dei maestri d’ascia stabiesi, che si tramandavano il mestiere da padre in figlio. Nel 1780 il ministro del re di Napoli, Giovanni Eduardo Acton, a conclusione dell’indagine per individuare il sito dove far nascere il grande e moderno cantiere in grado di dotare la Regia Flotta di nuove navi, identificò in Castellammare la località dai requisiti ottimali. I boschi di proprietà demaniale di Quisisana, alle pendici del Monte Faito, garantivano legname, le acque minerali permettevano un trattamento del legno altrove impossibile, i collegamenti con Napoli avvenivano su una strada larga e comoda, la consolidata competenza dei maestri d’ascia stabiesi assicurava disponibilità di maestranze qualificate. Continua a leggere

1° Festival della Canzone Napoletana

Festival della Canzone Napoletana

articolo di Antonio Cimmino

1° Festival della Canzone Napoletana

1° Festival della Canzone Napoletana

Il 1° Festival della Canzone Napoletana nacque, naturalmente, a Napoli nel 1952 organizzato dalla RAI. Nel 1953, però, la televisione di Stato non volle, forse per dare una cadenza biennale, organizzare la seconda edizione. Ci pensarono l’Azienda di Cura Soggiorno e Turismo di Castellammare di Stabia e l’Associazione Stabiese della Stampa ad organizzarlo alle Terme di Stabia con un diverso nome.

La Commissione esaminatrice presieduta dal prof. Francesco Saverio Mascia e composta anche dal critico d’arte lo stabiese Piero Girace e dai musicisti Mino Campanino e Attilio Staffelli.

Le 10 canzoni selezionate furono dirette dal maestro Giuseppe Anepeta, lo stesso che insieme al maestro Angelini aveva diretto la prima edizione. Tra gli interpreti ci furono Aurelio Fierro, Franco Ricci, Grazia Gresi ed altri artisti napoletani e non.

Vinse Aurelio Fierro con la canzone “Povere rrose” scritta dagli stabiesi Enzo Salvati e Lello Greco. Questa vittoria spinse Aurelio Fierro a dedicarsi completamente alla musica abbandonando la professione di ingegnere

Gli altri interpreti furono: Domenica Attanasio, Mena Centore, Mimì Ferrari, Elsa Fiore, Rino Palombo, Amedeo Pariante.

Castellammare diede quindi continuità all’iniziativa canora. Le locandine dell’epoca definiscono la kermesse sonora stabiese come “1° Festival della Canzone Napoletana

Il Festival nel 1954 fu ripreso ufficialmente dalla Rai per essere interrotto nel 1971. Riorganizzato nel 1981 come “Festival di Napoli ‘81”, fu nuovamente interrotto. Dal 1988 e fino al 2004 se ne occupò Rete 4. Ma ormai la manifestazione aveva fatto il suo tempo soffocato da Sanremo.

spigolature stabiesi

Spigolature stabiesi

“Spigolature stabiesi” ospita piccole curiosità e notizie spicciole riguardanti la città di Castellammare di Stabia. La rubrica è messa in essere allo scopo di far conoscere maggiormente Castellammare agli stabiesi (specie alle giovani generazioni). Le notizie sono “aperte” nel senso che possono essere chiarite, modificate e/o integrate. Se siete a conoscenza di curiosità interessanti utili ad arricchire la rubrica, siete pregati di contattarci.

spigolature stabiesi


    • Colazione operai del cantiere navale. A Largo Pace-Via Licerta c’era un grosso forno, detto di Cannone, che forniva anche la mensa della Navalmeccanica. Ogni mattina molti operai prima di recarsi a “marcare la cartella”, passavano da Cannone a prendere una pagnottella appena sfornata. Con loro avevano due piccoli cartocci di carta oleata, uno conteneva un cucchiaio di sugna (‘nzogna) ed un altro pizzichi di sale, pepe e formaggio di pecora; aperta la pagnottella spalmavano la sugna e la condivano con la miscela sale, pepe, formaggio. Lentamente la mangiavano mentre percorrevano Via Santa Caterina. Un profumo invitante si spargeva tutto intorno. Dopo scendeva da Scanzano Zì’ Michele un vecchietto con un carrettino trainato da un ciucciariello, caricava le ceste di pagnottelle e le portava nella mensa del cantiere.

    Continua a leggere