Collaboratore di Redazione
Autore di teatro e autore radiofonico; filmaker, narratore. E' laureato in Scienze della Comunicazione, indirizzo Sociologia delle Comunicazioni. E' laureato in Comunicazione d'Impresa e Comunicazione Pubblica; con specializzazione in Comunicazione Politica. E' responsabile della sezione Video di LR.
Ad un anno dall’inaugurazione date le oggettive difficoltà che viviamo non tutti potranno godere della bellezza del Presepe Stabile Stabiano 1, per cui il Parroco della Concattedrale don Antonino D’Esposito, ha pensato di realizzare un calendario con le immagini dei pastori del Duomo, per renderli fruibili a tutti. Dal 24 dicembre in Cattedrale con una modesta offerta di cinque euro per il formato grande, di tre per il piccolo formato o di sette euro per entrambi, sarà possibile prenderne una copia per sé o da regalare a qualche persona cara.
Un anno difficile per tutti sta per finire, Libero Ricercatore augurando a tutti gli stabiesi sparsi nel mondo, ovunque essi siano buone feste, intende lanciare un messaggio di speranza ricordando a tutti che il nostro motto è: Post Fata Resurgo
Dopo l’inaugurazione del Presepe Stabile Stabiano, dello scorso dicembre, ci prepariamo ad un altro avvenimento molto importante per la città: – il restauro dell’organo polifonico della Concattedrale di SS. aria Assunta e San Catello. In attesa di comunicarvi date e programmi dell’evento, vi invitiamo a leggere le poche note sull’organo della Cattedrale stabiese.
Catello Parisi nel 1842, scriveva: – un organo vi si attende alla magnificenza della città. – Il riferimento era all’attesa della Curia e della Città, per il ricevimento dell’organo della Cattedrale da parte del maestro organaro D. Quirino Gennoni.
Organo polifonico – Chiesa di SS. Maria Assunta e San Catello. Foto Vincenzo Cesarano
Il Consiglio Comunale Decurionale, aveva affidato nel 1839 a Quirico Gennoni l’incarico di costruire un organo a canne che prendesse il ruolo di primo piano nella musica sacra e nella liturgia 1.
Quirino Gennoni, alto esponente di una eccellente istituzione musicale dell’epoca, diede gran mostra della sua innegabile professionalità.
Il Vescovo in carica Mons. Angelo Maria Scanzano2, riuscì a soddisfare le spese per la costruzione dello strumento musicale, operando la vendita per 500 ducati di due campane appartenenti alla chiesa di San Francesco situata in piazza Municipio, ormai demolita; a cui si aggiunsero altri 200 ducati dalle opere di bene dell’Ente Cappella del Santissimo.
Per dare la giusta sede al nuovo organo, su progetto dell’architetto D. Ottavio d’Alaja si eseguirono lavori di ampliamento della Cantoria 3, che è quella attuale sita nella chiesa di SS. Maria Assunta.
Questa volta anche il Comune contribuì alle spese 200 ducati, oltre ai 160 elargiti dal Vescovado.
Nella prima metà del secolo scorso, don Raffaele Vanacore, raccolte offerte di carità, riuscì ad aggiungere altri strumenti e registri all’organo della Cattedrale, divenuto così un pezzo unico ed esclusivo. Parteciparono all’inaugurazione dell’organo polifonico l’Arcivescovo di Napoli S. E. Cardinale Ascalesi4 e il Vescovo S.E. Rev.ma Mons. Pasquale Ragosta. Oggi lo strumento mai più soggetto di restauro si presenta in uno stato di totale abbandono ed in pessimo stato di conservazione. Purtroppo almeno da due decenni l’organo è completamente muto. collocato sopra un’ampia cantoria lignea, sovrastante la porta dell’ingresso principale, è racchiuso in una cassa armonica di grandi dimensioni per ospitare tutti i numerosi componenti necessari al funzionamento di un organo con due manuali e pedaliera per n° 18 registri di cui n° 3 ai ‘Pedali’. La cassa dorata è riccamente adornata ed intagliata e presenta una sola finestra centrale ad arco con due ordini di canne di facciata disposte su due file parallele. Le canne di facciata sono in zinco e purtroppo tutte presentano tracce, più o meno evidenti, di corrosione dovuta al cosiddetto ‘ cancro dello stagno ‘. Sono molto palesi le tracce di infiltrazioni d’acqua sia dalla parete posteriore che dal soffitto, come testimoniano molte chiazze che hanno scolorito alcune canne del ‘pedale’ e corroso molte assi di chiusura della cassa armonica nella parte posteriore. valvole in pelle che non eccitate per così lunghi anni, sono sicuramente da sostituire. I somieri, sono attaccati, in modo indubitabile da parassiti xilofagi 5. Tuttavia, nonostante il pessimo stato di conservazione dello strumento, non è impedito un restauro, che allo stato attuale invita all’ottimismo, garantendo il ritorno alla piena funzionalità nel pieno rispetto delle caratteristiche costruttive originarie
In musica, l’o. (dal greco ὄργανον organon, “organo, strumento”) è uno strumento a tastiera formato da una o più divisioni di canne o altri mezzi per produrre suoni, ognuna suonata con la propria tastiera o con la propria pedaliera. ↩
Angelo Maria Scanzano in carica dal 1837 al 1849 ↩
Inizialmente le prime cantorie sorsero in sostituzione delle precedenti scholae cantorum in forma di pergamo e dal XV secolo di balconata, variamente decorata con sculture e bassorilievi. Ne sono esempio la cantoria di Luca della Robbia (1431-1438) e quella di Donatello (1433-1439). Con la collocazione dei palchetti per i cantori al di sotto delle canne dell’organo, dal XVI secolo cantoria e organo vengono inclusi in un’unità architettonica, spesso posta sulla contro-facciata della chiesa. ↩
Alessio Ascalesi (Casalnuovo, 22 ottobre 1872 – Napoli, 11 maggio 1952) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano nominato da papa Benedetto XV. ↩
Lo stabiese Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano cede il comando delle Forze Operative Sud al Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota.
Napoli 2 ottobre 2020 – a cura di Corrado di Martino
Saluto al Cambio della Guardia – Gen. C.A. Rosario Castellano sulla destra
Si è svolta oggi nel cortile di Palazzo Salerno, sede del Comando Forze Operative Sud, la cerimonia di avvicendamento al vertice delle Forze Operative Sud tra il Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano e il Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota. La cerimonia nel pieno rispetto dei decreti anti-Covid è stata presieduta dal del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina. Inoltre erano presenti alla cerimonia il Sindaco di Napoli, dott. Luigi De Magistris accompagnato dal Gonfalone della città di Napoli, decorato di medaglia d’Oro al Valor Militare, il Prefetto di Napoli, Dott. Marco Valentini, dell’Arcivescovo di Napoli, Card. Crescenzio Sepe, della Dott.ssa Valeria Fascione, Assessore all’innovazione e internalizzazione della Regione Campania, insieme al sindaco della città di Castellammare di Stabia dott. ing. Gaetano Cimmino preceduto dal Gonfalone della città, decorato con Medaglia d’Oro al Valor Civile. Altre Autorità civili e militari, nonché i Comandanti alle dirette dipendenze del COMFOPSUD, collegati in videoconferenza dalle sedi stanziali hanno partecipato alla cerimonia.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito nel corso del suo intervento, ha rimarcato i risultati ottenuti dal COMFOP SUD nel periodo di comando del Generale Castellano, al quale viene attribuito il giusto merito. L’Esercito – ha sottolineato il Comandante Farina – rappresenta un’organizzazione forte, solida e coesa che non dimentica le radici del passato pur guardando al futuro, condividendo gli sforzi comuni con le altre Forze Armate e Istituzioni per il bene della Patria e del Paese intero”.
Gen. C. A. Farina – Capo di Stato Maggiore dell’Esercito
Il Generale Castellano ha fatto un bilancio del suo periodo di comando, attraverso la proiezione di un video che mostrava le attività operative e addestrative, oltre a quelle promozionali e sociali che hanno consolidato il legame con la città di Napoli. Nel confermare il grande rapporto fra Esercito e città di Napoli, il generale Castellano ha dichiarato: – La presenza dei militari del COMFOP SUD al fianco delle Istituzioni locali, nelle occasioni importanti e in tutti i momenti critici, è stata costante e sempre tangibile – e continuando – E’ stato dato particolare impulso alle attività che hanno interessato la cooperazione civile e militare, nell’ottica dello sviluppo di una sinergia tra Istituzioni, fondamentale per dare un contributo concreto alla Società, mediante la stipula di protocolli e accordi su diversi settori, dalla sicurezza stradale, allo sport, all’educazione civica, all’integrazione sociale, al soccorso ai senzatetto -.
Il Generale Castellano ha poi augurato al Generale Tota di raggiungere, durante il suo periodo di comando, importanti e prestigiosi traguardi.
Il COMFOP SUD, che ha la responsabilità dell’operazione “Strade Sicure” e “Terra dei Fuochi” nella sua area di competenza, analizzando il numero degli arresti, delle denunce, dei fermi, dei mezzi controllati, delle armi e degli stupefacenti sequestrati, ha raggiunto, in questi anni, risultati certamente di grosso rilievo. Tra questi, dal punto di vista operativo è stato significativo l’impiego di personale dell’Esercito in occasione della 30a Summer Universiade a Napoli, di uomini e donne dell’operazione Strade Sicure che hanno partecipato alla gestione dell’emergenza epidemiologica intervenendo nei campi della sicurezza e incrementando il controllo e la vigilanza delle zone rosse; di medici e infermieri militari per il supporto sanitario, nonché di militari specializzati intervenuti nella bonifica di ordigni esplosivi e residuati bellici. Inoltre, per quanto riguarda le attività addestrative delle dipendenti Unità, si evidenziano la “Joint Stars“, condotta dalla Divisione Acqui, le Esercitazioni “NASR” in Qatar dalla Brigata “Garibaldi” e “TORO” in Spagna dalla Brigata “Pinerolo” che ha, inoltre, continuato il lavoro di sviluppo della Campagna di Sperimentazione del progetto Forza NEC (Network Enabled Capability), che si prefigge lo scopo di abbattere i tempi di comunicazione e di acquisizione delle informazioni nelle operazioni militari per mezzo di nuove tecnologie informatiche, conducendo varie Sessioni di Integrazione Operativa (SIO). A latere, tra gli obiettivi raggiunti in questo periodo vi è anche il completamento del trasferimento della Divisione “Acqui” dalla storica sede di S. Giorgio a Cremano a quella di Capua, dove è ora pienamente operativa.
Nel suo indirizzo di saluto il Generale Tota, rivolgendosi ai Comandanti dei reparti dipendenti, ha evidenziato come questo momento rappresenti una tappa particolarmente significativa della sua carriera, consapevole di assumere il comando di un complesso molto articolato e unico, invidiabile per capacità e tradizioni, ma con la certezza di avere a disposizione personale di grande esperienza e alto livello di professionalità.