Archivi autore: Corrado di Martino

Informazioni su Corrado di Martino

Collaboratore di Redazione Autore di teatro e autore radiofonico; filmaker, narratore. E' laureato in Scienze della Comunicazione, indirizzo Sociologia delle Comunicazioni. E' laureato in Comunicazione d'Impresa e Comunicazione Pubblica; con specializzazione in Comunicazione Politica. E' responsabile della sezione Video di LR.

Inaugurazione Stabiaequa

Inaugurazione Stabiaequa

31 gennaio Corrado Di Martino

Stamattina alle 10,30 circa, alla presenza del sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino e del presidente del consiglio comunale Vincenzo Ungaro, è stato inaugurato, il Villaggio dello Sport. Il villaggio allestito all’interno della Antiche Terme Stabiane, darà ospitalità agli oltre mille atleti che parteciperanno alla gara di 21 chilometri di domenica prossima 2 febbraio con partenza alle ore 8,30 precise da piazza Amendola (antistante Antiche Terme).

Oggi centinaia di studenti hanno invaso pacificamente le Antiche Terme Stabiane, per curiosare fra i tanti gli sport rappresentati: surf, kitesurf, vela, canoa, pallavolo, pallacanestro, tennis, la semplice palestra per tenersi sani, la corsa. Il Villaggio dello Sport, che ospiterà convegni e dimostrazioni sulla nutrizione, sullo sport, sul turismo; potrà essere visitato gratuitamente, dal 31 gennaio al 2 febbraio, venerdì e sabato la struttura resterà aperta fino alle ore 20,00 domenica alle 13,00 si concluderà

Frammneti di Luci e le suore alcantarine

di Corrado Di Martino – 26 gennaio 2020

Frammenti di Luce

Le Suore Francescane Alcantarine, nacquero da uno sparuto gruppo, nella Parrocchia dello Spirto Santo a Castellammare di Stabia. Fu il parroco don Vincenzo Gargiulo coadiuvato da suor Maria Agnese Russo, a far muovere primi passi all’ordine. In occasione del 150° anniversario di Fondazione dell’Istituto delle Suore Francescane Alcantarine 1, la Fondazione Frammenti di Luce presenta il nuovo Concerto Meditazione su S. Pietro d’Alcántara, loro maestro spirituale.

Continua a leggere

  1. Le suore francescane alcantarine, dal 28 dicembre 2019 al 25 gennaio 2020, stanno celebrando il loro 22° capitolo generale a Roma. Mercoledì 8 gennaio, nella sala Paolo VI, sono state ricevute in udienza generale da sua Santità Papa Francesco. Il Pontefice, ha lasciato due raccomandazioni alle suore, nella prima ha raccomandato di essere unite e a Dio e alla gente. Mettendo il proprio al servizio della Chiesa

Le Suore Alcantarine compiono 150 anni

a cura di Corrado Di Martino 20 gennaio 2020

Le suore francescane alcantarine, dal 28 dicembre 2019 al 25 gennaio 2020, celebreranno il loro 22° capitolo generale a Roma. Mercoledì 8 gennaio, nella sala Paolo VI, sono state ricevute in udienza generale da Sua Santità Papa Francesco. Il Pontefice, ha lasciato due raccomandazioni alle suore, nella prima ha raccomandato di essere unite e a Dio e alla gente; con la seconda, ha esortate, le “suorine”, come le ha chiamate affettuosamente, a mettere il proprio carisma 1 al servizio della Chiesa. Secondo la custode maggiore madre Ester Pinca, questa è una conferma, poiché le Suore Francescane Alcantarine “Sono nate nella Chiesa, proprio a partire dalla Chiesa”.

Continua a leggere

  1. Carisma: Nel linguaggio teologico, dono divino largito a un credente a vantaggio dell’intera comunità; in senso più lato, la grazia santificante trasmessa dai sacramenti e anche i sacramenti stessi.

Il Trieste se ne va

di Corrado Di Martino

Oggi 4 gennaio 2020 la nave Trieste lascerà il porto di Castellammare di Stabia.

Il 25 maggio 2019, a Castellammare di Stabia fu varata la più grande nave militare mai costruita nel Dopoguerra, nella storia di sempre della Marina Italiana è superata solo dalle corazzate della classe Littorio, della Regia Marina però. Ufficialmente l’LHD Trieste è nata con una vocazione profondamente umanitaria: una “nave di pace” ossia un’unità “a doppio uso”, pronta a mettersi al servizio della Protezione civile in caso di catastrofi; pronta a rendersi partecipe in un eventuale conflitto

Continua a leggere

Il Presepe Stabile Stabiano

Il Presepe Stabile Stabiano

IL PRESEPE STABILE STABIANO

A cura di Corrado di Martino 18-dicembre-2019

Il desiderio di salvaguardare e valorizzare una parte preziosa del patrimonio artistico-culturale di Castellammare di Stabia, ha condotto un gruppo di appassionati ed amanti d’arte a creare un comitato per la promozione culturale dei Pastori di Petagna. Pensate, non vi è città al mondo che possa vantare, tanta ricchezza, nemmeno Napoli può comparare i presepi di Santa Maria in Portico e del Gesù Vecchio, quello detto di don Placido, a quello di Petagna, almeno per la quantità di pezzi che lo compongono. Castellammare, è la sola città al mondo ad avere un insieme così nutrito di pastori, statuette alte da 70 cm. A 140 cm. (vedasi galleria fotografica allegata).

Come saprete la storia del Presepe di Stabia, inizia con Francesco Saverio Petagna, Vescovo della Diocesi stabiese dal 1850. Il nucleo più antico, anche se numericamente ridotto, quello del ‘700, era proprietà di Monsignor Francesco Saverio Petagna, prima ancora che divenisse Vescovo della Diocesi Stabiese nel 1850.
Dopo un breve esilio nel 1866, di ritorno da Marsiglia, Monsignor Petagna, riprese a commissionare un altro gran numero di pastori da aggiungere a quelli del ‘700. L’inestimabile collezione, sarà poi incrementata fino a tutto il ’90, ultimi pezzi acquistati dal parroco attuale la Giorgiana e la ricca contadina.
Fra i grandiosi allestimenti di inizio ‘900 ricordiamo quelli di don Angelo Torre e del capo-disegnatore del Regio Cantiere Navale, Domenico Santoro. Al tempo l’allestimento durava mesi, e impiegava le maestranze del Regio Cantiere e della Corderia. Dopo il 1919, soprattutto a causa del Secondo Conflitto Mondiale, il presepe fu trascurato, danneggiato e predato. Gli attacchi dei tarli e di malfattori disonesti, assottigliarono il numero di statuine, le poche superstiti, forse per la dimensioni eccessive, poco comode per il trasporto furtivo, avevano parti cadenti, gambe e piedi spezzati, dita mutilate, volti deturpati. Nel ’54 Monsignor Agostino D’Arco, affidò ad Antonio Greco maestro e cultore dell’arte presepiale, il riordino e restauro dell’intera collezione. L’intagliatore che risistemò la collezione fu Vincenzo Scalzo, le suore di Sant’Anna, di San Vincenzo, le Alcantarine e quelle del Sacro Cuore, insieme alle signore Muscogiuri, Greco, Mango e Clemente, restaurarono le vesti, con un lavoro certosino, mentre i fratelli Greco costruirono le scenografia del presepe. Navalmeccanica, Avis, e Corderia, in piena sinergia svolsero la parte più pesante del lavoro. Nel 1956, la stampa definiva il presepe di Stabia un capolavoro. Stavolta il disegno fu realizzato dal pittore Gaetano Di Capua, la fotografia era di Vincenzo Schettino, con cui collaborò l’attrezzista ed elettricista Raffaele Calogero, regista della maestosa rappresentazione fu l’avvocato Franco Scarselli. Perfino l’Istituto LUCE 1, celebrò il presepe di Castellammare di Stabia, dandogli lustro internazionale.
Nel I° Convegno stabiese dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, che si tenne dal 16 al 20 settembre del ’62 in Cattedrale, seppur non fosse Natale, il presepe fu allestito.
Per tutti gli anni ’60 del 900, grazie al Commendator Pandolfi; Presidente dell’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo; dell’avvocato Franco Scarselli e di don Paolo Cecere; continuarono i grandi allestimenti.
Poi solo silenzio, almeno fino al 2000, quando passione da mecenate, ricordi di gioventù e amore per l’arte, indussero Giovanni Irollo ad occuparsi a proprie spese del restauro dei Pastori del Duomo di Castellammare di Stabia. Il 20 dicembre del 2003, davanti a decine di migliaia di fedeli, nella Basilica di San Petronio a Bologna, i pastori di Petagna, ricrearono la magia del Natale. L’opera omnia al tempo era fresca di restauro, a cura di Paola Catello e Carlo Iacoletti.
Nel 2004, ci fu di nuovo la grande esposizione in Cattedrale, dopodiché per quindici anni i pastori rimasero nelle casse, nei depositi, come segregati. Quest’anno, il gruppo di lavoro, composto da don Antonino D’Esposito, Massimiliano Greco, Giovanni Irollo, Flavio Morvillo, Maurizio Santoro e Riccardo Scarselli, con il contributo storico di Mario Vanacore e Libero Ricercatore; è riuscito a realizzare una grande mostra stabile delle statue di Petagna, finalmente, un unico allestimento permanente, godibile 365 giorni l’anno. L’allestimento attuale è stato curato dal maestro Alfredo Molli, coadiuvato dall’architetto Mimmo Pagano.

  1. L’Istituto LUCE (L’Unione Cinematografica Educativa) è stata una società per azioni italiana, creata nel 1924 durante il ventennio fascista. Famoso per esser divenuto un potente strumento di propaganda del regime fascista, è la più antica istituzione pubblica destinata alla diffusione cinematografica a scopo didattico e informativo del mondo.