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Informazioni su Corrado di Martino

Collaboratore di Redazione Autore di teatro e autore radiofonico; filmaker, narratore. E' laureato in Scienze della Comunicazione, indirizzo Sociologia delle Comunicazioni. E' laureato in Comunicazione d'Impresa e Comunicazione Pubblica; con specializzazione in Comunicazione Politica. E' responsabile della sezione Video di LR.

I Cannoni di Stabia

I Cannoni di Stabia

a cura di Corrado Di Martino

Giovedì 16 maggio alle ore 19:00  al Circolo Nautico Stabia si terrà un incontro sul tema “Recupero dei Cannoni Borbonici di Castellammare di Stabia

A cementare la collaborazione fra il sito di Libero Ricercatore e Circolo Nautico Stabia si terrà un incontro storico culturale organizzato dalla Fondazione Giglio di Napoli sulla vicenda dei cannoni borbonici. Libero Ricercatore ha fornito la consulenza storico fotografica e la collaborazione per la riuscita dell’incontro, il C.N.S. ha concesso l’uso della sala convegni alla fondazione napoletana.

Locandina evento

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‘A Casciaforte d’’o core

‘A Casciaforte d’’o core

di Giovanbattista Di Martino

Si nuje ca’ ‘ce sunnamme ciure e rose

Si nuje ca’ tenimme ogni cosa

Nuje ca’ ‘ce sentimme accussì forte

Araperesseme chiù spisse ‘a casciaforte

‘Sta casciaforte ca purtamme ‘mpiette,

sempre chiusa pe’ malizie o pe’ dispiette

Allora ‘ce addunasseme ca

chelle ca sta chiuse dinte ‘o core

nun so’ giuielle nun so’ tesore

ma sule chelle che serve

pe’ puté campa’

Villa Angelina

Eugenio Cosenza, 10 aprile del 1863

articolo a cura di Corrado Di Martino

Il 10 aprile del 1863, alle ore 9,00, nacque a Castellammare di Stabia, l’architetto Eugenio Cosenza; figlio di Don Francesco (fu Pasquale Cosenza) di 30 anni, possidente e, Donna Teresa Calvanese di anni 28. Al tempo abitavano nella strada Coppola (via cinquecentesca della nostra cittadina). Fu battezzato in Cattedrale l’11 aprile dello stesso anno con i nomi di Eugenio, Riccardo, Luigi. Eugenio era fratello del più conosciuto Giuseppe Archeologo.

Villa Vollono e Vesuvio – foto proprietà famiglia Gatti

Si laureò a pieni voti presso l’Università di Napoli. Ivi residente alla via Ventaglieri, nell’agosto del 1893, nella sez. Chiaia del Capoluogo, sposò Guendalina Arata di 25 anni, nativa di Civitavecchia, figlia di Alessandro e Luisa Scultheis o Scullheis. Prepotentemente, Il giovane progettista, si inserì nell’albo d’oro degli anni altrettanto fulgidi, posti tra fine ottocento ed inizio secolo successivo. Castellammare di Stabia, era divenuta una delle località à la mode per tantissime nobildonne, nobiluomini, intellettuali, artisti e politici; ma anche, e poi soprattutto, per professionisti e gente comune sia italiani che di provenienza internazionale, che la frequentavano. Continua a leggere