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Informazioni su Corrado di Martino

Collaboratore di Redazione Autore di teatro e autore radiofonico; filmaker, narratore. E' laureato in Scienze della Comunicazione, indirizzo Sociologia delle Comunicazioni. E' laureato in Comunicazione d'Impresa e Comunicazione Pubblica; con specializzazione in Comunicazione Politica. E' responsabile della sezione Video di LR.

Kitesurf a Castellammare

Kitesurf a Castellammare

di Corrado Di Martino

KITESURF

15-06-2018. Quante volte vi sarà capitato di ammirare le evoluzioni delle vele del Kitesurf proprio di fronte la passeggiata del lungomare. Alcuni atleti, giovani e non, si cimentano in uno sport del tutto nuovo per la nostra città: il Kitesurf o più comunemente Kite. Il Kite, è uno sport d’azione (moderatamente estremo) praticato sull’acqua in superficie.

Si scivola su di uno specchio d’acqua, attraverso una Wakeboard: una tavola rettangolare, dotata di agganci o  “calzature”, per assicurarvi i piedi all’interno, e delle piccole alette (pinne) poste nei pressi dei vertici dei quattro angoli della tavola. Questo sport, velico, nato intorno al 1999, si pratica lasciandosi trainare da un aquilone “Kite”, che sfrutta la forza del vento come propulsore, guidato da una barra di controllo, legata a dei fili o “linee” lunghi dai 22 ai 27 metri.

Qui di seguito, le foto di alcuni appassionati.

Antico fu l’uso trainante dell’aquilone, già in  Cina (dove pare si sia fatto tutto prima) nel 1200 si rimorchiavano oggetti e persone, tramite una vela. Successivamente un brillante inventore inglese (1820-1830) pensò di far muovere una carrozza nelle campagne del Sud-Ovest inglese, col geniale uso di un aquilone, un KITE. Dopo di lui Franklin Cowdery, uno showman americano, acrobata, appassionato di volo, nel 1901 attraversò lo stretto della manica su uno oggetto un po’ kite un po’ mongolfiera (perì in un incidente aero nel 1913).

Questi gli inizi; intorno agli anni ’70, prese vita, qualcosa di molto simile all’attuale kite. Poi venne Ian Day, che riuscì a raggiungere una velocità di circa 40 km/h, lasciando trainare il suo catamarano da un aquilone. Negli anni ’80 gli aquiloni furono applicati agli sci, allo skate, alle canoe ed altro ancora.  Oggi ad esempio, col Kitegen, si riesce a produrre energia elettrica grazie all’uso di immensi aquiloni che si librano ad alta quota in cieli ricchi di vento. Nel 1995 Jimmy Lewis, famoso shaper (modellista) hawaiiano, provò le primissime tavole bidirezionali per  Kitesurf, assieme ad uno dei pionieri del Kite, Lou Wainman, passando alla storia nel 1999 come il primo kitesurfer ad aver sviluppato in maniera concreta il primo bidirezionale funzionale. Con i fratelli transalpini Bruno e Dominique Legaignoux, la trazione tramite aquiloni divenne più sicura, più praticabile e più accessibile a tutti.

Il Comandante Cassone, e i Cannoni Borbonici

Il Comandante Cassone, e i Cannoni Borbonici

Un video interessante e ricco di fatti poco noti, vi condurrà all’interno della Storia; quella del Vascello Monarca e dei Cannoni Borbonici.

di Corrado Di Martino

La sensibilità dell’intera Redazione di Libero Ricercatore, verso la memoria storica, è nota ormai a tutti.

Nel 2009, su segnalazione del naturalista dott. Ferdinando Fontanella, componente il Comitato di Redazione di LR, chiedemmo dei ragguagli sulla destinazione delle bitte da ormeggio (cannoni borbonici del XIX secolo) rimosse durante la parziale ristrutturazione del Porto Commerciale.

Dopo la nostra segnalazione pubblica, varie testate locali, siti e blog di ogni genere, batterono la notizia, fino a quel punto sconosciuta.
Ci fu spiegato, che usare i Cannoni come bitte da ormeggio, era un dispregio verso la Storia, lo svilimento di una vicenda cittadina molto importante, la dissipazione di oggetti memorabili. Per cui, essi una volta rimossi dalla loro sede e dalla loro mortificante mansione, erano stati riposti, nel deposito della Capitaneria di Porto, in attesa di una dislocazione più dignitosa.
L’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, ha ripreso a trattare l’argomento, cercando di far accogliere dall’Amministrazione Comunale, l’onere del restauro e della giusta sistemazione a scopo museale dei cannoni.
Oggi, con la cordiale disponibilità del Comandante la Capitaneria di Porto, C.F. Guglielmo Cassone; che auspica a sua volta una rispettabile e decorosa sistemazione dei reperti; rispolveriamo l’argomento, dando conto degli eventi storici che videro primi interpreti, i Cannoni Borbonici di Stabia, e la temeraria reazione di quanti furono a guardia del Real Cantiere, e del vascello Monarca, al tempo in addobbo presso il cantiere dove era stato costruito, durante il mese di agosto del 1860.

Portosalvo: Il Canto della Delizia

Domenica 27 maggio 2018, nella chiesa di Porto Salvo, al solo scopo di far conoscere sempre meglio il cosiddetto Santuario dei Marinai, si è svolto un concerto di musica classica, organizzato dalle Suore Francescane Alcantarine e dall’Associazione Funiculart (Libero Schettino; Maria Cristina Napolitano; Lorenzo Vollaro)

Un quartetto d’archi di grande qualità, ed una soprano dagli eccezionali colori vocali, hanno proposto brani di J. S. Bach; Antonín Dvořák; Riz Ortolani; Johann Pachelbel; Giuseppe Verdi; W. A. Mozart; Giulio Caccini.

 

Struggente l’interpretazione di Rossella Vingiani (soprano) dell’Ave Maria di Caccini.

I professori d’orchestra intervenuti erano: Manuel Attia – violoncello; Francesco Spagnuolo – viola; Erica Malafronte – violino; Marco Manduca – primo violino.

Un ringraziamento speciale va rivolto a Tommaso Porzio, che dietro le quinte ha fatto un lavoro eccezionale. La grande affluenza di pubblico e lo smisurato gradimento hanno allietato i cuori delle Suore Alcantarine (suor Gabriella; suor Michela; suor Valeria e suor Lucia)

Mostra fotografica – Faito, un sogno tra Storia, Natura e Cultura

Mostra fotografica – Faito, un sogno tra Storia, Natura e Cultura

Libero Ricercatore, in sinergia con E.A.V. (Ente Autonomo Volturno), espone una mostra fotografica, dal titolo: – Faito, un sogno tra Storia, Natura e Cultura. –

L’esposizione si terrà per l’intera stagione estiva, nella stazione base della Funivia per il Monte Faito. In essa, ritroviamo dei quadri che riassumono alcune caratteristiche peculiari della montagna più alta fra i Monti Lattari, un diario storico-ecologico. La Storia, con protagonisti e vicende; la Natura, ricca e rigogliosa nonostante l’uomo; la Cultura, con miti, miracoli, meraviglie e prodigi.

La chiesa di Porto Salvo, seconda parte

La chiesa di Porto Salvo, seconda parte

video seconda parte intervista a don Pasquale Vanacore

di Corrado Di Martino

 

 

 

In questa seconda parte don Pasquale Vanacore, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali dell’arcidiocesi di Sorrento-Castellammare, ci illustra una per una, tutte le magnifiche opere presenti nel cosiddetto Santuario dei Marinai.

Una descrizione veloce e competente, di ciascuna statua, dipinto o scultura preziosa. L’auspicio resta quello di ridare vigore ad una tradizione, quella dei festeggiamenti della Madonna di Porto Salvo, nella prima decade di agosto.