Collaboratore di Redazione
Autore di teatro e autore radiofonico; filmaker, narratore. E' laureato in Scienze della Comunicazione, indirizzo Sociologia delle Comunicazioni. E' laureato in Comunicazione d'Impresa e Comunicazione Pubblica; con specializzazione in Comunicazione Politica. E' responsabile della sezione Video di LR.
di Guglielmo Tommasino e Francesco Palmieri da “Suonn’ ’e stu coreˮ
Cassarmonica – Cartolina d’epoca di Enzo Cesarano
I
Mare bello c’ abbraccia ʻo Paese
lungo ʻa curva cu ʻo vverde d’ ʻe monte,
Quisisana, ʻo Castiello, Puzzano,
“Siteˮ ʻe suonne ca fanno ʻncantà…
N’ aria pura, balsamica e ddoce
da millenne “miracoloˮ fa…
Rovigliano, ʻo Vesuvio,
ʻo Museo, Varano,
ʻa villa chiena d’ albere,
cu ʻa meglia Cassarmonica.
Tutt’ ʻe Cchiese, ʻe Cunvente…
Faito! ch’ è ʻncantesimo
cu ʻo Tempio ʻe San Michele,
nun se ponno scurdà!…
II
Scoglio di Rovigliano – una rara stampa di Gaetano Fontana
E quant’ acqua ca sorge e va a mmare …
tutte ʻnzieme è nu sciummo ʻe salute!
D’ ʻo Sularo, vicino Scanzano,
stanno è Terme ca fanno sanà…
ʻNce ristora stu clima d’ ammore
e che voglia ʻe vulé ricurdà…
Rovigliano, ʻo Vesuvio,
ʻo Museo, Varano,
ʻa villa chiena d’ albere,
cu ʻa meglia Cassarmonica.
Tutt’ ʻe Cchiese, ʻe Cunvente…
Faito! ch’ è ʻncantesimo
cu ʻo Tempio ʻe San Michele,
nun se ponno scurdà!…
Fra i tanti mestieri tipici della cultura dell’intera provincia di Napoli, mestieri di quelli che bisogna sempre inventarsi qualcosa pur di sopravvivere, c’era il mestiere del Saponaro.
Parlare di Gigi Nocera, è un lavoro semplice, e al tempo stesso complicato. Una specie di ossimoro, poiché è semplice parlare di lui in base ai ricordi e alle esperienze trascorse insieme; difficile, giacché si è sicuri di non descrivere appieno l’umanità che traspariva dal contatto con questo personaggio unico. Nato a Castellammare di Stabia, la domenica del 18 febbraio del 1923; per seguire la famiglia, si trasferì in giovane età a Torino, era il 1938. Modestamente scolarizzato, passo dopo passo, attraverso immensi sacrifici, sostenuto e stimolato, dalla donna della sua vita, la moglie Liliana, completò la sua istruzione (la giovane Liliana, acconsentì a fidanzarsi, a patto che studiasse di sera per conseguire un diploma). Divenne poi un dirigente FIAT, azienda in cui trascorse tutta la sua vita lavorativa.
Entrò in fabbrica il 4 ottobre del 1938, il 15 maggio dell’anno successivo, partecipò all’inaugurazione di Mirafiori, nasceva così un rapporto simbiotico che lo fece definire lo scugnizzo di Mirafiori. Nella breve intervista, riportata di seguito, in un affascinante racconto di vita vissuta, ci racconta parte della sua vita: il varo del Vespucci; l’incontro con Raffaele Viviani; le marachelle da scugnizzo; la sua partenza per Torino. Il linguaggio semplice e sciolto, fa da contrappunto alla genuinità caratterizzante del suo essere sempre vivo, nonostante ci abbia lasciato da circa sei anni.
Oggi, 8 marzo, contrariamente a quanto l’immaginario generale porta a pensare, ricorre la “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale. Una complessa narrazione, poco attinente la realtà, tende a dare origine alla festa dell’8 marzo, come della celebrazione di un incendio in una fabbrica, le cui vittime furono tutte donne. Quante donne perirono? Qual era il posto reale, New York, San Francisco, Boston? Nello spiazzo antistante quella fabbrica, vi era davvero un albero di mimose? Nel tempo abbiamo acquisito una consuetudine, quasi la pigra familiarità, con una serie di sovrapposizioni, che dicono che l’8 di marzo si festeggi la “donna”. L’origine, di questa ricorrenza internazionale, è completamente diversa da ciò che si crede,e completamente diverse le motivazioni. Agli inizi del XX secolo, a Copenaghen, si tenne una riunione fra donne provenienti da tutto il mondo. Una fra esse, Clara Zetkin, propose di scegliere una data commemorativa, per sostenere i diritti delle donne. Ad esempio, nei primi anni 15 del secolo XX, in diverse città veniva celebrata la giornata internazionale della donna, ma non sempre l’8 di marzo. Per la prima volta, la data dell’8 marzo, venne scelta in Germania nel 1914, data scelta casualmente. Appena tre anni dopo, a San Pietroburgo (a quel tempo ancora Pietrogrado), le lavoratrici celebrarono la giornata della donna, partecipando ad uno sciopero in sostegno ai metalmeccanici, fu uno degli atti che avviarono la Rivoluzione di Ottobre. Per la definitiva legittimazione della data dell’8 marzo, passarono decine di anni. Solo nel ’75 del secolo scorso, proprio l’8 di marzo, l’ONU proclamò quell’anno “Anno Internazionale delle Donne”. Dal 1977 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, propose il giorno dell’8 marzo, come Giornata Internazionale delle Donne, quasi tutti i paesi si uniformarono a tale data.