Archivi autore: Corrado di Martino

Informazioni su Corrado di Martino

Collaboratore di Redazione Autore di teatro e autore radiofonico; filmaker, narratore. E' laureato in Scienze della Comunicazione, indirizzo Sociologia delle Comunicazioni. E' laureato in Comunicazione d'Impresa e Comunicazione Pubblica; con specializzazione in Comunicazione Politica. E' responsabile della sezione Video di LR.

Il Cantiere di Castellammare di Stabia e le sue Navi – Convegno del 27-01-2018

reportage di Corrado Di Martino

I giovani Capitani del domani

Come annunciato con grande risalto su liberoricercatore.it e su vari organi di stampa, ieri 27 gennaio 2018, si è tenuto un convegno sulla cantieristica dal titolo: il Cantiere Navale di Castellammare di Stabia e le sue Navi. Il convegno è stato organizzato dall’ANMI sez. Luigi Longobardi di Castellammare di Stabia, con la collaborazione dell’Istituto Nautico Nino Bixio di Piano di Sorrento, il patrocinio del comune di Castellammare di Stabia e la Capitaneria di porto. Al termine del convegno stesso è stato presentato il libro del dott. Antonio Cimmino (socio dell’ANMI e componente della Redazione di Libero Ricercatore), curato dall’ing. Ivan Guida; che riporta lo stesso titolo della manifestazione. Qui di seguito, una breve cronaca per fotogrammi dell’interessante conferenza.

Tutti gli ospiti sono stati accolti dai soci dell’ANMI e dai giovani dell’Istituto  nino Bixio. Continua a leggere

Inaugurazione cappella Santo Patrono dopo i restauri

Comunicato di Libero Ricercatore – (elaborazione grafica su foto originale di Vincenzo Cesarano)

Giovedì 18 gennaio 2018, alle ore 18,30, dopo la celebrazione Solenne dei Vespri Pontificali; S.E. Mons. Francesco Alfano, Arcivescovo dell’Arcidiocesi Sorrento-Castellammare, benedirà la riapertura della cappella ai fedeli dopo i lavori di restauro.

La cappella voluta da Monsignor Francesco Saverio Petagna, nel 1875, fu realizzata sotto il suo successore, Monsignor Vincenzo Maria Sarnelli nel 1879, su progetto dell’architetto Ignazio Rispoli.

Da quella data, pochi e approssimativi ritocchi, e il tanto tempo trascorso, avevano coperto i magnifici affreschi, togliendo luce a quella che risulterà al visitatore, uno splendore unico nel suo genere. Il parroco Don Antonino D’Esposito, ha riferito che in ogni opera d’arte c’è Dio, la bellezza è fatta per gli uomini, va curata ed amata. Soprattutto la bellezza che si è ricevuta in dono, poiché è da passare alle prossime generazioni.

 

 

 

 

Il Generale Castellano incontra la Redazione di Libero Ricercatore

Nella giornata di Santo Stefano, la Redazione di Libero Ricercatore ha incontrato il Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano (nato a Castellammare di Stabia nel 1959), di ritorno dal suo incarico in Afghanistan come Vice Comandante dell’Operazione Resolute Support, in Afghanistan. Abbiamo riassunto in poche immagini la mattinata trascorsa col nostro illustre concittadino, insignito dal Presidente Afghano Ashraf Ghani dell’onorificenza “High State Medal of Ghazi Mir Bacha Khan”; la più alta onorificenza Afghana.

Foto di gruppo LR

Foto di gruppo, da sinistra: Antonio De Martino (ASAP); Massimiliano Greco (Presidente ASAP); Generale di Corpo d’Armata Rosario Castellano; dott. Antonio Cimmino (Redazione di LR e socio ANMI); Umberto Cesino; dott. Carlo Felice Vingiani; dott. Corrado Di Martino; Vincenzo Cesarano (Redazione di LR, fotografo); Lino Di Capua (Redazione di LR); dott. Nando Fontanella (Redazione di LR, naturalista); Domenico Cuomo (redazione di LR, giovane collaboratore); dott. Raffaele Scala, autore di diverse pubblicazioni di carattere socio-storico sul movimento operaio di Stabia e dintorni; Maurizio Cuomo (Direttore Responsabile di Libero Ricercatore).

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Settima Mostra Presepiale Stabiese

Anche quest’anno si rinnova la tradizionale Mostra Presepiale. Per la settima edizione, la location è presso la Parrocchia Maria SS. del Carmine, in Castellammare di Stabia.

Dal 17 di dicembre del 2017 e fino al 6 gennaio 2018, oltre trenta maestri presepisti, provenienti da Castellammare, da Meta di Sorrento, da Napoli, da Scafati; esporranno le loro pregevoli creazioni. Tradizione, e sperimentazione si contaminano; legno, sughero, cera, stoffa, terra cotta, seta; decine di metri di cavi elettrici e, centinaia di luminarie; sono i materiali impiegati per rinnovare la magia del Natale. Ore ed ore di instancabile lavoro, passione e dedizione, animano tutti i partecipanti. Gli accessori esposti o inseriti nelle scenografie, fatti tutti rigorosamente a mano, impreziosiscono le rappresentazioni. Appena entrati, spicca in primo piano, una riproduzione di Sant’Alfonso dei Liguori, intento a scrivere la celeberrima “Quanne Nascette Ninno…”, canto che come da tradizione, è stato eseguito dal vivo dal duo di chitarra, mandolino e voce dei fratelli Cecere. Immancabile il raffinato lavoro di Massimo Vanacore; come la commovente testimonianza di Franco Liguori; impareggiabili le miniature di Umberto Scelzo, dei lavori in cera di Anna Longobardi; delle costruzioni di Ciro Palmieri. Come non rimanere incantati dall’opera di Antonio De Martino, che in una, ha riassunto le tipicità di Castellammare di Stabia; fonti, sorgenti, acque minerali e mura antiche, a contornare un paesaggio onirico. Ovviamente, insuperabile e straordinario anche l’impegno profuso dal Presidente l’Associazione Stabiese dell’Arte e del Presepe, Massimiliano Greco (figlio di un grande maestro, dell’arte della rappresentazione del Natale); che fra mille difficoltà, proprio quando sembrava tutto compromesso, è riuscito a trovare in don Aniello, il parroco di Maria SS. Del Carmine, un ospite generoso e disponibile.

Viva gli uomini di buona volontà, impassibili ai richiami della pratica politica.

L’Anisello Nunù, canzone scanzonata

articolo di Corrado Di Martino

Carmine Spera, partecipa al 60° Zecchino d’Oro, come autore

Ciascuno di noi, collega le immagini della propria infanzia, ad uno degli eventi culturali nazionali fra i più importanti, un fenomeno di costume che dura da 60 anni: lo ZECCHINO D’ORO.

qui il video di presentazione

Oggi con una punta di orgoglio, vi parleremo di questa grande “piccola” manifestazione culturale, poiché vede fra i suoi protagonisti più affermati, un musicista-paroliere stabiese: Carmine Spera. Carmine, ci racconta che quella di comporre canzoni, è una sua vecchia passione, la prima canzone, la compose a otto anni, nemmeno ne ricorda più la melodia. Poi, dopo varie vicende, in seguito alla nascita del primo figlio Giovanni, pensò che comporre musica per bambini sarebbe stato il suo futuro impegno artistico e creativo. Alcuni avvenimenti dolorosi, e i primi scarsi successi allo Zecchino d’Oro, frenarono un po’ la vena creativa. Fu la moglie, Gilda (Del Gaudio), nel 2010 a sostenerlo ed incoraggiarlo, nell’inviare la sua ultima composizione “7”.

Il compositore Carmine Spera

Era già arrivata la primavera, quando un pomeriggio squillò il telefono a casa Spera, il prefisso telefonico “051” quello di Bologna, mise una certa fregola a Carmine; era l’Antoniano, la sua canzone “7” era stata scelta fra le prime 12. Il brano fu cantato dalla piccola Alice Bonfant di Capoterra (Capuderra in sardo, un comune in provincia di Cagliari), e si classificò seconda.  Nel 2012, per caso in un supermercato, incontrò il maestro Giuseppe De Rosa, fra le file di pannolini e saponi per bambini, nacque un sodalizio vincente. Per la 55° edizione dello Zecchino, furono scelte due canzoni addirittura; poi, nota dopo nota, rima dopo rima, arriva la 60° edizione. L’edizione storica di quest’anno, che vedrà in finale oggi sabato 9 dicembre 2017 a partire dalle 16,35;  – l’Anisello Nunù – (testo e musica di Carmine Spera), cantata dalla piccolissima Nicole Marzaroli, di Macerata, una semplicissima canzone riferita alle difficoltà della Dislessia e, Canzone Scanzonata – (di Spera, Careddu , Bussini e Baggio); cantata dal giovane palermitano Gabriele Meli, che ci dice: tutti possono cantare [?]; sono le due canzoni in finale del nostro autore di riferimento.

In bocca al lupo Carmine, da Libero Ricercatore e da tutta la cittadinanza.