Archivi autore: Corrado di Martino

Informazioni su Corrado di Martino

Collaboratore di Redazione Autore di teatro e autore radiofonico; filmaker, narratore. E' laureato in Scienze della Comunicazione, indirizzo Sociologia delle Comunicazioni. E' laureato in Comunicazione d'Impresa e Comunicazione Pubblica; con specializzazione in Comunicazione Politica. E' responsabile della sezione Video di LR.

Da Villa San Marco a Villa Getty… Castellammare è un brand vincente

Getty Museum, Coast Highway in Castellammare, presso Santa Monica, California

Il famoso petroliere Paul Getty (Minneapolis 1892 – Londra 1976), fondatore della Getty Oil Company, era un grande appassionato d’arte. Pur di soddisfare questa sua incontrollata passione per il bello, e l’arte antica, non ebbe mai scrupoli nel procurarsi le opere d’arte più rare e più belle al mondo.

Getty, era particolarmente attratto dall’arte greca e da quella romana. Sul modello delle antiche ville patrizie di Ercolano (nello specifico Villa dei Papiri), Oplonti e Stabia, si fece erigere un vero e proprio tempio all’arte antica. Si dice che almeno la metà delle opere d’arte etrusca e romana, siano state sottratte illegalmente da tombaroli e ricettatori senza scrupoli, alle loro origini. Probabilmente fra di esse, si potrebbero ritrovare anche opere provenienti da Villa San Marco di Stabia.

Ironia della sorte, questa esposizione permanente, è situata proprio su di una collina di Malibù, in California, di nome Castellammare. La Pacific Coast Highway (PCH), posata su piccole scogliere, a nord di dove il Sunset Boulevard incontra la PCH, è fatta tutta di stradine tortuose, con località dai nomi italiani. La località dove è ubicata Villa Getty, è detta Castellammare. Una bizzarra affinità direte voi? E che dire dell’immagine di Castellammare che campeggia sull’etichetta di un succo di agrumi prodotto in California? Che dire, invece di un modello di cuscino da mare fatto in cotone di nome Castellammare?

Nel video appena pubblicato, oltre che le numerose analogie architettoniche fra la Villa Getty e quelle romane tipo Villa San Marco, dimostriamo come Castellammare, sulla costa del pacifico sia un brand vincente, un marchio inconfondibile e denotativo, di bellezza e qualità.

Un marchio che potrebbe essere vincente anche in Italia, una marca rappresentativa, non solo del nostro territorio, ma anche della nostra gente, della nostra cultura, delle nostre tradizioni.

Abu Tabela, il terrore d’Oriente

Abu Tabela, il terrore d’Oriente

(di Antonio Cimmino)

Quella raccontata oggi per immagini, è la vita avventurosa di un uomo nato ad Agerola, vissuto in tutto il mondo, che a servizio di tante bandiere, ha scritto importanti pagine di Storia dell’Oriente e dell’Europa   intera. Paolo Avitabile (n. Agerola 25-10-1791 – m. Agerola 28-03-1850) fu Cannoniere con Gioacchino Murat; I° Tenente dell’Armata Napoleonica; Tenente dell’Esercito del Regno delle due Sicilie (poi Generale); Generale in Afghanistan; Governatore in Pakistan; modernizzatore dell’Esercito dello Scià; alleato con gli inglesi, contro l’espansionismo dell’Impero Russo in Medio Oriente; feroce e sanguinario “conciliatore” al

servizio dei Sikh, quando, Ranjit Singh, il fondatore dell’impero Sikh, lo nominò Governatore della turbolenta e ribelle Peshawar, i ribelli pakistani, i ladri e malfattori dell’area, sparirono in seguito ad un attenta e meticolosa caccia, che fra torture e condanne capitali riportò l’ordine in Pakistan. Ancora oggi, Abù Tabela (forse una paronomasia di Avitabile da leggersi Abutàbela) è il nome che spaventa i bambini vivaci. Fu assiduo frequentatore delle corti di Parigi, Londra, Napoli, le più importanti d’Europa, e famoso guerriero pluridecorato. Personaggio complesso che visse a cavallo fra l’Oriente e l’Occidente, a fine della prima metà dell’800, visse a lungo a Castellammare di Stabia, quando non rientrava nella natia Agerola. Nel 1845, Paolo Avitabile, tornò da Londra ad Agerola, fra i tanti regali e riconoscimenti, avuti in cambio delle imprese militari, vi era un torello, due vacche in avanzato stato di gravidanza, ed una vitellina di razza Jersey. Il Generale, si cimentò anche nell’allevamento bovino, e dopo un attento lavoro di selezione, creò la razza Agerolese, dal latte di grande qualità, il migliore per la produzione del “provolone del Monaco”. Seguendo la slide projection proposta oggi, potrete scoprire i mille e più segreti della vita di Abu Tabela, al secolo Generale Paolo Avitabile. Buona visione

 

Paese mio… hê perduto ‘a dignità

Paese mio… hê perduto ‘a dignità

di Francesco Palmieri da “Penziere d’ammore”

San Catello al Tramonto (foto di E. Cesarano)

Io tengo n’ amarezza dint’ ‘o core

quanno ca penzo a tte, paese mio,

comm’ ire bello… E sulo nu gulίo

me ‘nzerra ‘o pietto mo, ca pe’ tte more.

 

T’ hanno distrutto ggente ‘e malaffare

c’ hanno penzato sulo‘e fatte lloro:

canzirre senza ammore  né decoro

ca  nun so’ degne ‘e te, Castiellammare! Continua a leggere

Vicoli, scale e archi

Vicoli, scale e archi

(di Enzo Cesarano)

In Oriente si dice: “Ogni volta che vuoi giudicare qualcuno, cammina prima per tre lune nei suoi sandali”. Dobbiamo diventare dei grandi camminatori non credete? Camminare, camminare oltre e camminare ancora, l’uno di fianco all’altro, scambiandoci le calzature, uno nei sandali consunti dell’altro.

Vicoli scale e archi (by Enzo Cesarano)

Vicoli scale e archi (by Enzo Cesarano)

Camminare pensando al giorno in cui abbiamo iniziato il nostro cammino, il giorno in cui siamo “venuti” al mondo e, a quello in cui ce ne andremo, quando smetteremo di camminare. Camminare accanto alla debolezza, completamente nudi e indifesi, senza indici tesi e levati. Dobbiamo camminare per costruire il mondo, le cui basi non siano più il giudizio o peggio ancora il pregiudizio, ma l’umiltà, la comprensione, il desiderio di incontrare l’altro.

Uno slide show di Enzo Cesarano, che invita nel rivisitare le strade antiche della nostra Castellammare, a porci domande sull’altro, sul prossimo, sul nostro vicino. Salire, scendere, valicare, andare oltre pregiudizi e giudizi frettolosi, crescere, percorrendo con attenzione l’antico. Continua a leggere