Archivi autore: Corrado di Martino

Informazioni su Corrado di Martino

Collaboratore di Redazione Autore di teatro e autore radiofonico; filmaker, narratore. E' laureato in Scienze della Comunicazione, indirizzo Sociologia delle Comunicazioni. E' laureato in Comunicazione d'Impresa e Comunicazione Pubblica; con specializzazione in Comunicazione Politica. E' responsabile della sezione Video di LR.

In …Quadriamo Castellammare

In …Quadriamo Castellammare 

di Corrado Di Martino

All’interno del calendario eventi dello “Stabia Teatro Festival” è stata inserita la mostra d’arte: In …Quadriamo Castellammare, con apertura al pubblico dalle ore 18,00 di oggi 26 novembre 2016, fino al 6 dicembre prossimo, al Circolo InternazionaleCastellammare di Stabia. La mostra rivisita le stampe antiche, ad opera dell’artista stabiese Umberto Cesino. Un modo nuovo, per attualizzare immagini d’epoca, immagini storiche, ingiallite dal tempo. Il virato seppia prende vigore e colore, la città si anima, riprende a vivere, nuovi cieli, nuovi luoghi, nuove emozioni, conducono indietro nel tempo il visitatore appassionato. Oggi vi presentiamo un estratto della conferenza stampa a cui hanno partecipato, oltre che gli ideatori; il Primo Cittadino avv. Antonio Pannullo; l’imprenditore del turismo Francesco D’Assisi Donnarumma (general manager Hotel Europa); Osvaldo Conte, direttore dell’Azienda di Cura Soggiorno e Turismo; Corrado Di Martino della Redazione di Libero Ricercatore. Moderava gli interventi Mauro De Riso in sostituzione di un febbricitante Pierluigi Fiorenza, organizzatore della conferenza stessa.

Il lavoro di questi due amici, Umberto e Peppe, ha creato un rapporto non dissolubile fra l’immagine antica e quella pittorica… L’idea che ha colto in pieno l’obiettivo;  è quella di ricreare una realtà visibile. Continua a leggere

XVI Memorial Nino Forte

XVI Memorial Nino Forte

di Corrado Di Martino

Libero Ricercatore, anche quest’anno, ha voluto documentare una delle gare podistiche più affascinanti fra quelle disputate nella nostra città. Una splendida giornata di sole, i giardini della Reggia di Quisisana e l’encomiabile organizzazione, rendono unico questo appuntamento annuale: – il Memorial Nino Forte –;

la gara di corsa fra i boschi di 10000 metri, dedicata al grande ed indimenticato atleta stabiese, Sebastiano Forte, Nino. Grande uomo di sport, grande podista, le innumerevoli gare e la grande passione per la corsa, lo rapirono anzitempo al calore della famiglia, all’affetto degli amici. Il Memorial, per quest’anno alla XVI edizione, nonché sesta tappa conclusiva del Circuito Trail delle Contrade, si è svolto come di consueto fra i boschi della Reggia di Quisisana, e stavolta anche nei giardini di Palazzo Reale a viale degli Ippocastani. Gli oltre 200 partecipanti, record assoluto per questa manifestazione d’autunno, hanno affrontato con entusiasmo i faticosi tornanti. Il percorso, con partenza dall’interno della Reggia, si è sciolto attraverso viale degli Ippocastani, via Panoramica, via Sant’Andrea e nei boschi stessi, percorrendo dei tratti del Sentiero della Regina. Aria pura e voglia di incontrarsi, hanno animato concorrenti, ospiti e tifosi. L’organizzazione curata nei minimi particolari dall’Antares Free Runner Stabia, come sempre ha soddisfatto tutti i partecipanti. Commossa la partecipazione della signora Giovanna Greco, madre dell’atleta celebrato; della moglie; dei figli, di cui uno, Francesco, da anni fra i partecipanti; del fratello Vincenzo. A conferire premi e medaglie, il campione olimpico, Giuseppe Di Capua Peppiniello”. La classifica finale ha visto al primo posto nella categoria maschile, Antonello Barretta, che ha ripetuto il medesimo risultato della scorsa edizione; ed in quella femminile Francesca Palomba, che ha preceduto la sorella Filomena. Libero Ricercatore, esprime le proprie congratulazioni al dottor Alfonso Malafronte, al signor Antonio Montuori, oltre che all’intero team organizzativo, di questa bella quanto unica corsa fra la natura a Castellammare di Stabia.

La 850 di zio Catello

La 850 di zio Catello
( storia minima di Corrado di Martino )

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E’ già accaduto in passato che vi parlassi di zio Catello, il più anziano fra i miei zii materni. Zio Catello, era una fonte inesauribile di storie, le sue numerose peripezie,rimangono una vera e propria antologia di episodi gustosi e divertenti. La vicenda che vi racconto oggi, ha dell’inverosimile. Con qualche sacrificio, era riuscito a comprare di seconda mano, una berlinetta FIAT di color ottania, una specie di “azzurro loffio”. Più d’una privazione ebbe a tollerare per raggiungere il suo scopo: -acquistare una FIAT 850-. Zio Catello, finalmente, era proprietario di uno degli oltre due milioni di modelli, prodotti dalla casa torinese, era orgoglioso e geloso della sua automobile. Varie volte, ad esempio, scalciò il cane del macellaio sotto casa, rischiando di finire allo spezzatino; perché la bestiola gli faceva pipì sulle ruote dell’auto. Alfonso un suo amico, possedeva lo stesso modello di auto, ed ugualmente orgoglioso, faceva mostra di tutti gli optionals che via via, comprava: – l’arbre magique; la coda di tigre; l’immaginetta dei figli sul cruscotto, con il rituale invito alla prudenza. –

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Ruccello: tra metafora e realtà

l’Editoriale di Corrado Di Martino & Vincenzo Cesarano

Il 12 settembre 1986, (ormai) 30 anni or sono, Ruccello, uno dei geni più illuminati della città Stabiana, la lasciava per sempre. La città è rimasta immota da allora? Quali progressi ha avuto? Quali atti di maturazione?

Annibale Ruccello

Annibale Ruccello

Proprio in Ferdinando, uno dei suoi testi più rappresentativi, A.R. descriveva un paese (nel 1870), in via di cambiamento: i Borbone loro malgrado avevano lasciato Napoli e il Sud; i Savoia si facevano strada, per disegnare i nuovi assetti sociali, che ancora oggi scontiamo. In un palazzo chiuso, oscuro e opprimente, si avvicendavano meschinità, prepotenze, scontri, tensioni, prevaricazioni. La Storia trattava elementi significativi, radicalmente profondi e viscerali; che descrivevano un microcosmo, apparentemente antico, purtroppo in realtà immagine di un più ampio e difficile contesto. La città diventava Nazione, la nazione diventava mondo. Continua a leggere

La Processione della Gente di Mare

La Processione della Gente di Mare

di Corrado Di Martino

La Processione della Gente di Mare; la processione della Santissima Maria Assunta in Cielo, ogni anno rinnova emozioni e sentimenti. Anche per la ricorrenza del 2016, Enzo Cesarano prima e, il video che vi presentiamo oggi, poi, danno testimonianza del rinnovamento di una festa, di cui si stava perdendo memoria. Come riferiscono nell’intervista Raffaele Criscuolo, Raffaele De Rosa, Francesco Tuffu, Vincenzo CannavaleFortunato Criscuolo e Romolo Gallo, il gruppo che organizza di anno in anno la manifestazione, completo ancora di altri fedeli (buona parte riportati nella foto sopra); stimolato dal parroco precedente della Parrocchia del Carmine – don Michele Di Martino – e con la piena collaborazione di quello attuale – don Aniello Dello Iorio -,

https://www.youtube.com/watch?v=Aft1_VazTV8

porta avanti una tradizione decennale. La cappella nella quale è venerata la SS. Assunta, in origine era una cappella serotina, una di quelle cappelle erette da nobili o benestanti, per favorire l’integrazione ed il conforto della fede cristiana a chi meno aveva, a coloro i quali attardati nel duro lavoro di pescatore, ad esempio, poco tempo poteva dedicare al culto divino. Il video presentato oggi, con qualche intervista spiega motivazioni e tradizione della Festa dell’Assunta, oltre a darne un interessante resoconto immaginifico.