ʻO Castiello
( di Francesco Palmieri – da “Suonne e ricordeˮ )
( di Francesco Palmieri – da “Suonne e ricordeˮ )
Libero Ricercatore, ha pensato ad un modo nuovo, di rappresentare alcune delle storie minime in esso pubblicate. Con questa nuova iniziativa, e con la preziosa collaborazione della web radio www.radiofree.it, si prova ad allargare la fruizione dei racconti, anche da parte di chi non ha possibilità di leggerli da sé; ad esempio: gli ipovedenti; gli analfabeti; i figli di emigrati all’estero, che capiscono il parlato, pur leggendo con difficoltà o per niente l’italiano, ed altri ancora. Un gruppo di attori stabiesi, in maniera del tutto gratuita, ha inteso dare la propria collaborazione a questo progetto di Ferdinando Fontanella. Testi riadattati per la lettura radiofonica, da Corrado Di Martino, con sottofondo musicale sempre vario, saranno letti mano a mano, appena ri-pubblicati. Sperando che l’iniziativa raccolga il favore di tutti gli amici di Libero Ricercatore, si ringraziano tutti coloro i quali hanno partecipato a questa iniziativa.
Domenico Cuomo, stabiese da sempre, attraverso la voce di Gaetano Amato, ci racconta un divertente episodio del suo vissuto giovanile, quando per motivi familiari, maturando in anticipo, una coscienza da adulto, apprendista elettricista si imbatté in una strana vicenda.
“Siamo tutti individui” legge Gaetano Amato.
Visualizza intervista Ciro Alminni (parte seconda) Continua a leggere
In questa ultima parte dell’intervista, Franco Martoriello, inizia con un monito: – o ci si sveglia, o non si arriverà da nessuna parte… – Questa breve frase, stimola un’analisi storico-sociologica degli ultimi 70 anni della nostra città. Anni, vissuti fra guerra, lavoro, partecipazione politica, impegno sociale e degrado. Ancora una volta, fra le parole del professor Martoriello, traspare uno nota amara, è l’amarezza di chi ama in modo viscerale le proprie origini, il proprio paese, la propria terra…
https://www.youtube.com/watch?v=TYGHyLKW9Mo&feature=youtu.be
Libero Ricercatore, raccomanda di seguire con attenzione questa intervista, attraverso di essa si comprendono le patologie che affliggono ancora oggi la cittadina stabiese. Attraverso di essa si può tentare di porre in atto una cura. Buona visone e, come sempre commentate il servizio.
Il ricordo di Corrado Di Martino
…Papà ed io, su un divano, per televisione, già dalle 19,00 guardavamo il secondo tempo della partita Juventus-Inter; ottava giornata di campionato (allora in tv davano solo un tempo di una partita a scelta, non c’era quella pirotecnica cornucopia di oggi)… Liam Brady a quattro minuti dalla ripresa, insaccò un rigore sulla destra di Bordon, la partita continuò con la Juve sempre in attacco, al 23° della ripresa, Brady sembrava un diavolo scatenato, colpì in pieno la traversa interista, che prese a vibrare, Scirea velocissimo approfittò, segnando il due a zero… La traversa? Ancora, non si fermava..! Mio padre mi guardò, volgemmo lo sguardo al lampadario, che come in una danza oscena, mostrava le lampadine sotto i tre conetti. – ‘O terremoto, chiamma a mammeta! – Mia madre con Angela (l’avrei sposata l’anno successivo) era già nel corridoio, tutti insieme cercammo di raggiungere l’uscita, non vi fu verso! Avete presente, quando in piedi, nei vecchi vagoni di seconda classe, si imbroccava uno scambio a velocità sostenuta? Quei 90 secondi furono peggio, molto peggio… Continua a leggere
Franco Martoriello, in questa seconda parte (ad essa seguirà la terza conclusiva), narra della sua vita politica, delle difficoltà a far conoscere agli avversari politici prima, e a parte della cittadinanza poi, il vento nuovo che avanzava nei primi anni ’70. Alcuni moniti, se presi come il consiglio paterno di un saggio conoscitore della nostra comunità, restano importanti ammaestramenti. Liberoricercatore per consentire la più ampia divulgazione dell’intervista, preziosa come tutte le altre, ha deciso di tagliarla in tre parti, in maniera tale si gusterà fino in fondo, l’amaro sapore delle constatazioni di fatto, di Franco Martoriello.