Guardo ‘o cielo e penso di Giovanbattista Di Martino
Se nun ‘ce stesse ‘a luna
comme s’appicciarrìano ‘e stelle?
E si nun s’appicciassene ‘e stelle
chi te farrìa luce dinte ‘o core?
Guardo ‘o cielo e penso di Giovanbattista Di Martino
Se nun ‘ce stesse ‘a luna
comme s’appicciarrìano ‘e stelle?
E si nun s’appicciassene ‘e stelle
chi te farrìa luce dinte ‘o core?
‘O Varo
M’arricorde comme si fosse mo’
chelli belle matine ca’ strignenne
‘a mane ‘e zi’ Vicenzina
assettate in prima fila
‘n’coppe ‘a banchina
vedeve ‘a nave ca scennènne
faceva a’’o sole l’inchino.
Un breve video nel giro di pochi secondi come in un volo di gabbiano, ci mostra Castellammare di Stabia nel suo splendore nella stagione autunnale, quando i clamori dell’estate sono lontani e sembra che tutto riposi. A volte basta solo un po’ di buona musica, qualche immagine rubata al tempo e la magia è servita
13 gennaio 2024 – Corrado Di Martino
Antonio La Padula, ex-canottiere, allenatore di Canottaggio, docente di Scienze Motorie in pensione, riceve la Palma d’Oro al Merito Tecnico, il professore era già stato insignito del premio Azelio Mondini 1.
Il prof. La Padula nasce a Castellamare di Stabia 14 ottobre del 1952, una figura storica del canottaggio stabiese, serio, competente e coinvolto, è con lo stesso impegno insegnava l’arte del remo sia ai grandi campioni sia ai giovanissimi del Circolo Nautico Stabia o agli studenti del progetto Remare a Scuola.
Subentra nel 1993, alla Direzione Tecnica del Circolo Nautico Stabia del dottor La Mura, la cui cultura nuova, cresciuta in oltre 20 anni di attività, porterà la città di Castellammare di Stabia ai vertici della storia del Canottaggio mondiale. Era il momento di superare il muro del canottaggio regionale e puntare a sfide più importanti, puntare a traguardi prima solo sognati.
Una carriera costellata di successi prima come atleta poi come allenatore. La sua carriera di allenatore inizia nel Circolo Nautico Stabia, poi diviene allenatore federale collaborando con Giuseppe La Mura per otto anni, prima di passare a guidare il settore Pesi Leggeri 2001 al 2004 guidare. Fra i più stretti collaboratori del Direttore Tecnico Federale Giuseppe La Mura, il mitico coach del Circolo Nautico Stabia; La Padula ritornò in Federazione nel 2012, per poi dedicarsi solo al circolo Stabiese a partire dal 2013.
Gli stimoli fondamentali del miglioramento personale rappresentano la dottrina filosofica del professor La Padula. Lo scopo è quello di ottenere il massimo dagli atleti senza che essi ne abbiano una sensazione di fatica. I giovani, gli atleti, da lui curati i imparano a confrontarsi con se stessi continuamente, con l’obiettivo del miglioramento finale, insomma ciascun atleta deve battere prima se sesso se vuole primeggiare sugli atri.
È profondamente esperto anche nel campo delle regate storiche, vedasi i successi del team della Repubblica Marinara di Amalfi nel 2018 e nel 2021, un tipo di gara che coinvolge otto rematori, in una barca di 770 Kg. con sedile fisso.
Nel 2021 lascia l’impegno costante a guida del canottaggio stabiese, per dedicarsi solo alla regata storica dirigendo il gruppo dei vogatori per l’equipaggio della barca della Repubblica d’Amalfi. E chissà se quest’anno in cui Genova è Capitale Europea dello Sport, non gli riesca ancora una volta di alzare i remi al Nike la dea della Vittoria.
Di piccole dimensioni, costruita verso la fine del 1800; la chiesetta di San Raffaele, è situata sulla omonima collina, nei pressi del monte San Cataldo, dove si erge il Santuario della Madonna della Libera. Quando risplendeva per ricchezza di fedeli, ospitava un altare dedicato a San Raffaele Arcangelo, la cui statua era posta dietro l’altarino…
Azaria, l’Arcangelo Raffaele, guarì la cecità di Tobia con la bile di un pesce, un luccio, pescato nel Tigri (il fiume della Mesopotamia), mentre faceva da tutore e custode a Tobiolo, figlio di Tobia; lungo un viaggio di affari. Azaria, Raffaele, trovò anche moglie a Tobiolo; la giovane Sara, figlia di Raguele, che vittima del demone Asmodeo, simbolo della discordia coniugale, non riusciva a concludere un matrimonio felice.
Ecco quindi in breve, che dalla Bibbia, trae origine l’idolatrico uso di toccare il pesce retto da Tobiolo a mo’ di porte bonheur. Maggiore sarà l’efficacia del gesto, proprio il giorno della festività di San Raffaele (24 ottobre un tempo, 29 settembre oggi). La chiesetta abbandonata negli anni ’70, attualmente, è poco più che un “relitto”. Continua a leggere