Archivi autore: Enzo Cesarano

Informazioni su Enzo Cesarano

Collaboratore di Redazione Appassionato di folklore, teatro e tradizioni locali. Amante della fotografia, è l’ideatore della rubrica “Banca della Memoria stabiese” ed autore di numerosi interessanti articoli a sfondo popolar-tradizionale. E' responsabile della pagina Facebook di LR.

La famiglia Spagnuolo e gli stabiesi

Foto d’epoca (Arch. C_ Vingiani)

La famiglia Spagnuolo e gli Stabiesi, 18-04-2021 – di Enzo Cesarano

Oggi vi riproponiamo delle rarissime immagini della famiglia Spagnuolo (leggi anche: Gran Caffè Napoli Archives – Libero Ricercatore ), messe a nostra disposizione dalla professoressa Rosalba Spagnuolo. L’intento attraverso la lettura di esse è quello di ri-costruire una famiglia, ritrovando il loro quotidiano affettivo all’interno del quale ogni stabiese possa collocarsi. Si ricreano nella breve galleria fotografica, quelle dinamiche  finzionali e positive, dell’immaginare, dell’ideare, del ricostruire sentimenti e rapporti.

Dedica di Re Umberto II alla signora Di Martino (foto di proprietà di Rosalba Spagnuolo)

Dedica di Re Umberto II alla signora Di Martino (foto di proprietà di Rosalba Spagnuolo)

La foto di famiglia è contaminazione affettiva, ciascuno di noi potrà riconoscere nel passato fotografico proposto tracce della propria vita recente o passata che sia.

 

Il ritratto fotografico, produrrà l’ambito di una relazione affettiva eterna, a cui nessuno potrò sottrarsi. Famiglia Spagnuolo e stabiesi plasmano un nucleo fittivo velato di nostalgia. Infine la fotografia pur non essendo solo “ritratto” è diviene storia ordita di se stessi.

'O Lunneri’ e Puzzano (coll. Bonuccio Gatti)

Castellammare – Acquerelli digitalizzati

Castellammare – Acquerelli digitalizzati

La bellezza delle cose è nella mente di chi le contempla

a cura di Enzo Cesarano

Il “digitale”, sapientemente utilizzato viene messo al servizio della storia, restituendo all’occhio attento dei nostri lettori una visione d’insieme del tutto inedita e rinnovata.

In questa rubrica, senza voler guastare il fascino antico del “bianco e nero” o del “seppia”, a mo’ di acquerello, doniamo con rispettoso riguardo un leggero velo di colore ad alcuni scorci cittadini… tinte tenui e colori pastello, si fondono con leggerezza alle immagini d’epoca, arricchendole senza oltraggiare la fragile patina conquistata negli anni.

La presente galleria, ampiamente rodata sulla pagina facebook di LR, è posta in essere per intuizione e iniziativa di Enzo Cesarano. Nata come semplice esperimento sociale, l’iniziativa ha sortito nel tempo notevole interesse e numerosissimi consensi, a controprova che “La bellezza delle cose è nella mente di chi le contempla“.

Maurizio Cuomo


Ultima immagine inserita:

'O Lunneri’ e Puzzano (coll. Bonuccio Gatti)

‘O Lunneri’ e Puzzano (coll. Bonuccio Gatti)


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'e Pullece 'e monaco (foto Maurizio Cuomo)

Pullece ‘e monaco

articolo di Enzo Cesarano

Caro Maurizio, quello che a breve andrò ad illustrare non è il frutto di una ricerca, di una lettura o di uno studio a tema, bensì l’esperienza applicata nel tempo (da ben tre generazioni) da una famiglia di panificatori e gallettari stabiesi. Il panificio in questione è la “Casa del Pane Maresca” di via Roma, fondata da mio padre Antonio Cesarano, che nel miglior dei modi ha proseguito l’operato intrapreso già da mio nonno Vincenzo Maresca, capostipite di una intera famiglia di panificatori. Per inquadrare bene la storia dei “pullece ‘e monaco”, di cui si è fatta negli ultimi tempi ampia confusione, è necessario un doveroso preambolo chiarificatore: siamo nella Castellammare del 1700 nella quale la galletta, celebre biscotto di mare, riscuote un successo tale da estendersi nell’intero Paese.

'e Pullece 'e monaco (foto Maurizio Cuomo)

‘e Pullece ‘e monaco (foto Maurizio Cuomo)

Il cuore produttivo della rinomata galletta è il centro antico cittadino: Santa Caterina, Largo Pace, Largo Spirito Santo e via Bonito. Nel tempo la richiesta della galletta, è tale che i biscottifici aumentano a dismisura, al punto che nell’Ottocento i gallettari si associarono in una società di mutuo soccorso a carattere sindacale, atta a tutelare e a consolidare questa antica arte produttiva. L’Ottocento stabiese è anche il periodo storico in cui i maestri gallettari, si evolvono ed iniziano a produrre e ad inventare altre tipologie di biscotti, tra cui i famosi biscotti di Castellammare (a forma di sigaro) e il naspero (tarallino dolce dalla tipica glassatura zuccherina bianca in superficie). La premessa appena fatta è d’obbligo perché proprio la glassatura del suddetto naspero, ideata dagli antichi biscottai stabiesi, è anche prerogativa fondamentale per la produzione dei nostri “pullece ‘e monaco”. Continua a leggere

So che ho un PASSATO davanti

So che ho un PASSATO davanti

( una brutta storia che potrebbe ripetersi )

editoriale di Enzo Cesarano & Maurizio Cuomo

Siamo già colpevoli di disgraziati silenzi che negli anni della speculazione edilizia hanno portato alla distruzione della “piccola città“.

Sembra di essere ritornati anni addietro, quando in nome dell’effimero progresso, con miope lungimiranza, fu “saccheggiato” e sacrificato un patrimonio di risorse uniche inestimabili (i padiglioni moreschi delle Antiche Terme di Stabia, ancora gridano vendetta).

Stare ancora una volta colpevolmente zitti ed assistere all’inutile trivellazione della zona collinare di Varano significa distruggere la nostra Cultura e la nostra antica Storia: prima che si giunga all’irreparabile, il doppio binario della Circumvesuviana deve necessariamente terminare alla nuova stazione (attualmente in costruzione) al Viale Europa… inutile, a dir poco assurda (e molto probabilmente anche illegittima), la pretesa di far avanzare i lavori (per poche centinaia di metri) sacrificando e mortificando lo scrigno archeologico di Varano.

Una nuova cementificazione porterebbe definitivamente alla scomparsa di un’altra peculiarità caratteristica del territorio: la nostra antica Stabiae.

Stavolta basta! Abbiamo un passato davanti non rendiamoci complici di questo nuovo scellerato progetto. #hounpassatodavanti.