Archivi autore: Enzo Cesarano

Informazioni su Enzo Cesarano

Collaboratore di Redazione Appassionato di folklore, teatro e tradizioni locali. Amante della fotografia, è l’ideatore della rubrica “Banca della Memoria stabiese” ed autore di numerosi interessanti articoli a sfondo popolar-tradizionale. E' responsabile della pagina Facebook di LR.

Stabiesi in cammino…

a cura di Nando Fontanella & Enzo Cesarano

Castellammare ha bisogno di idee nuove, fresche: quanto meno adatte alla realtà stabiese e rifuggire dallo spaventoso bla bla bla del politichese svergognato, purtroppo, sempre e comunque ridicolo e fine a se stesso. Urgono fantasie nuove, nuove conoscenze che ci aiutino a ri-vivere, o meglio a rinascere. Con questa ferma convinzione, nel nostro piccolo, mettiamo in essere la rubrica fotografica “Stabiesi in cammino…”. Rubrica con la quale dimostriamo la nostra presenza attiva sul territorio e tra la gente. Nella speranza che possa sensibilizzare, ispirare e invogliare ad un vero e fattivo “Post Fata Resurgo”.


Ultima fotografia inserita:

via Cognulo alle Fratte

via Cognulo alle Fratte


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struscio a castellammare

‘O struscio a Castellammare

articolo di Enzo Cesarano

struscio a castellammare

Era rituale del Giovedì Santo visitare i cosiddetti sepolcri, ovvero le solenni esposizioni del Santissimo, allestiti in occasione della Settimana Santa.

Secondo un’antica tradizione le chiese da visitare dovevano essere in numero dispari, tre o sette, da qui il noto detto “Fà ‘e ssette Chiese”.

Questo cerimoniale era conosciuto come “giro dei sepolcri”, ma a Napoli e in buona parte della Campania veniva invece chiamato ‘o struscio, un rituale che risale agli anni del Viceregno (1503-1734).

L’antica pratica veniva eseguita nel tardo pomeriggio del Giovedì Santo, uno dei pochi momenti in cui tutti i componenti delle famiglie erano liberi da impegni e potevano riunirsi per fare il giro e la visita delle chiese.

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Villa Comunale

Largo della California

Largo della California

( a cura del prof. Giuseppe D’Angelo, testo tratto da: “Rivivi la Città” )
Villa Comunale

Villa Comunale

A pochi passi dal Caffè Spagnuolo, sul terreno di risulta di tante demolizioni, viene edificata la Villa Comunale ed il cosiddetto Largo della California, costituito da quella piattaforma circolare circondata da lecci alle spalle della Cassarmonica.

Il nome deriva dal fatto che durante uno scavo furono trovate monete d’oro, per cui si pensò subito alla California, per antonomasia la terra dell’oro. Oggi, però, ben pochi ricordano tale toponimo, rimasto soltanto nel linguaggio dei pescatori stabiesi, che lo hanno come punto di riferimento da mare.

Voci votive stabiesi (by liberoricercatore.it)

Fratielle e surelle (oggi è ‘o nomme bello d”a Maronna)

a cura di Enzo Cesarano

Volendo dare, ai numerosissimi stabiesi emigrati dalla nostra Castellammare, la possibilità di riascoltare “fratielle e surelle”, anni fa, chiedemmo al carissimo Aniello Lascialfari di prestare la sua voce per la nobile causa…

A distanza di anni, il modulare limpido e sonoro di Aniello omaggia e rappresenta (in punta di piedi) l’operato dei numerosi cantori stabiesi che nel periodo della “dodicina” (dal 26 di novembre al’8 dicembre), con sacrificio ed assoluta devozione percorrono, nelle primissime ore del mattino, vie e vicoli della nostra amata Città, invitando i fedeli a recarsi in chiesa per la recita del Rosario.

Voci votive stabiesi (by liberoricercatore.it)

Voci votive stabiesi (by liberoricercatore.it)


Visualizza la galleria immagini ed ascolta la voce votiva di Aniello Lascialfari
(il “fratielle e surelle” del web) Continua a leggere

Fratielle e surelle (oggi so’ durece stelle)

a cura di Enzo Cesarano

Volendo dare, ai numerosissimi stabiesi emigrati dalla nostra Castellammare, la possibilità di riascoltare “fratielle e surelle”, anni fa, chiedemmo al carissimo Aniello Lascialfari di prestare la sua voce per la nobile causa…

A distanza di anni, il modulare limpido e sonoro di Aniello omaggia e rappresenta (in punta di piedi) l’operato dei numerosi cantori stabiesi che nel periodo della “dodicina” (dal 26 di novembre al’8 dicembre), con sacrificio ed assoluta devozione percorrono, nelle primissime ore del mattino, vie e vicoli della nostra amata Città, invitando i fedeli a recarsi in chiesa per la recita del Rosario.

via-padre-kolbe

Antica lavagna dell’Immacolata posta a via Padre Kolbe (foto Enzo Cesarano)


Ascolta la voce votiva di Aniello Lascialfari  (il “fratielle e surelle” del web) Continua a leggere