Archivi autore: Ferdinando Fontanella

Informazioni su Ferdinando Fontanella

Collaboratore di Redazione Naturalista e giornalista pubblicista, è laureato in Scienze della Natura, con specializzazione in Divulgazione naturalistica e Museologia scientifica, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. E' responsabile della pagina Twitter di LR.

Escursione da Pozzano a Capo d’Acqua

Escursionisti Stabiesi e Cai Stabia

Escursionisti Stabiesi e Cai Stabia

Domenica 9 marzo 2014 escursione storico – naturalistica nel territorio stabiano e vicano con il CAI Stabia direttore di escursione Liborio Liguori cell. 3406667259 e il Gruppo “Escursionisti Stabiesi” di www.liberoricercatore.it capitanato dal naturalista Ferdinando Fontanella cell. 3333798707.

Il percorso prevede un’affascinante camminata lungo gli antichi sentieri nei monti tra Castellammare di Stabia e Vico Equense, passando per Pozzano e Capo d’Acqua. L’attività è gratuita ed aperta a tutti coloro che hanno un po’ di esperienza di camminate in montagna, difficoltà escursionistica.   Dislivello: mt. 300,   durata: circa 4 ore.

L’appuntamanto è fissato per le ore 9.00 in Piazza Unità d’Italia (P.zza Vesiviana) a Castellammare di Stabia. Da piazza Vesuviana ci dirigeremo a piedi verso Pozzano, da dove imboccheremo l’antico sentiero che ci condurrà a Vico Equense passando per Capo d’Acqua. Durante il percorso il naturalista Ferdinando Fontanella darà interessanti spiegazioni circa gli aspetti della fauna e della flora dei luoghi che percorreremo. Il ritorno è previsto in Vesuviana da Vico Equense.

L’eventuale partecipazione è libera e gratuita, i partecipanti sollevano quindi da ogni responsabilità gli organizzatori che si riservano la possibilità di rimandare l’incontro a data da destinarsi in caso di condizioni meteo avverse.

Falesia di Castellammare (schizzo a matita del naturalista Fontanella)

Castellammare città di mare

Passeggiando per le vie di Castellammare è possibile osservare quello che resta del  paesaggio fisico preesistente alla urbanizzazione; piccoli segni che affiorano dall’intricato tessuto urbano moderno.

Falesia di Castellammare (schizzo a matita del naturalista Fontanella)

Falesia di Castellammare (schizzo a matita del naturalista Fontanella)

Una delle idee più suggestive che spesso mi accompagnano e stimolano la mia fantasia è il pensare che la odierna Castellammare (frazioni alte escluse) è cresciuta su quella che non molto tempo fa era una spiaggia e ancor prima era mare. La prova di quanto ho appena affermato è rappresentata dalla splendida falesia fossile che si erge maestosa proprio alle spalle dell’abitato cittadino e con un decorso quasi perpendicolare alla fascia costiera dal porto arriva fino al quartiere Petraro. A guardarla dalla funivia del Faito sembra una diga (in alcuni punti raggiunge i 40 metri d’altezza) che frena l’avanzata del cemento cittadino. Continua a leggere

La crudele morte dei Castagni monumentali della Reggia di Quisisana

Castanea sativa

Castanea sativa

Lo scorso mese di novembre è stato caratterizzato da intensi venti di scirocco e libeccio. Le poderose e calde folate hanno determinato il rovinoso crollo di tanti castagni monumentali nel parco della Reggia di Quisisana, accelerando il crudele degrado che attanaglia la zona. Lo sradicamento di queste vetuste piante è passato pressoché inosservato quando, invece, doveva destare un profondo scoramento nella cittadinanza tutta. A Quisisana, infatti, non stanno morendo dei “semplici” alberi, ma veri e propri monumenti viventi che meritano di essere tutelati, recuperati e valorizzati al pari delle architetture storiche.

Così scrivevo nel dicembre 2012, purtroppo da allora nulla è stato fatto. A Quisisana i castagni monumentali continuano a crollare con rovinosi e fragorosi schianti, comportando anche un grosso e non trascurabile rischio per la pubblica incolumità. Continua a leggere

Storia di un vecchio albero

( articolo del dott. Ferdinando Fontanella )

Da qualche tempo durante le mie passeggiate mi capita di soffermarmi a pensare agli alberi, non tanto alla loro essenza biologica, quanto all’aspetto culturale. Un tempo tanto preziosi da essere considerati divinità, oggi invece quasi del tutto ignorati. Una domanda frulla spesso nella mia testa, è possibile considerare un albero al pari di un amico, ed è lecito soffrire per la sua morte o provare collera per il suo assassinio?

Voglio raccontarvi la storia vera di un vecchio albero che per anni è stato uno dei simboli della mia città. Leggete e poi rispondete, in cuor vostro, alle domande che pocanzi vi ho posto.

Platano Villa Comunale

Platano Villa Comunale

Con la sua possente chioma il vecchio platano della villa comunale ha protetto dal sole cocente intere generazioni, i rami nodosi Continua a leggere

Ferdinando Fontanella

Ciao Maurizio, in allegato trovi un mio piccolo “componimento”, questa mattina svegliandomi ho deciso di mettere su carta le sensazioni che provo ogni mattino di ogni primavera da quando son nato e vivo a Quisisana.  Un caro saluto.  Nando.

Risveglio a Quisisana
( naturalista poeta )

La brezza di fresco mattino,

una nota di canti felici,

l’odore di mille giardini,

il tepore del dolce dormire.