Archivi autore: Ferdinando Fontanella

Informazioni su Ferdinando Fontanella

Collaboratore di Redazione Naturalista e giornalista pubblicista, è laureato in Scienze della Natura, con specializzazione in Divulgazione naturalistica e Museologia scientifica, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. E' responsabile della pagina Twitter di LR.

Lepidotes minor - Agassiz (foto Fontanella)

I pesci fossili di Castellammare

articolo di Ferdinando Fontanella

Lepidotes minor - Agassiz (foto Fontanella)

Lepidotes minor – Agassiz (foto Fontanella)

Ricordo ancora la meraviglia che ho provato, quando studente al primo anno al Corso di laurea in Scienze della Natura, ho visitato il museo di paleontologia di Napoli e mi sono accorto che una delle più belle esposizioni portava il “nome” della mia città: si trattava dei pesci fossili di Castellammare.

Dalla guida ho appreso che i fossili provengono dalla successione carbonatica di età cretacica che affiora lungo la costa tra le città di Castellammare di Stabia e Vico Equense.

La collezione ammonta a circa un centinaio di esemplari, tutti in ottimo stato di conservazione, raccolti nel corso del 1800 da diversi studiosi. Buona parte degli esemplari è stata raccolta nel 1848 durante i lavori di sbancamento realizzati per la costruzione della strada statale sorrentina. Continua a leggere

Gli anfibi del comprensorio stabiano

“Un progetto per riscoprire una ricchezza nascosta del nostro territorio”

Anfibi del comprensorio stabiano

Il gruppo di ricerca “Escursionisti stabiesi”, coordinati dal Naturalista Nando Fontanella, ha intrapreso un monitoraggio per accertare quali e quante specie di anfibi sono presenti nel territorio del comprensorio stabiano.

Si riportano di seguito i dati finora raccolti, con la speranza che ci sia un contributo da parte di tutti coloro che sono in possesso di eventuali informazioni utili in merito. Continua a leggere

Pasta cu' 'e prete (foto Maurizio Cuomo)

‘A pasta cu ‘e pprete (la pasta con le pietre)

Ricetta di Aniello Rosato, dai ricordi della nipote Carmela Rosato.

'a Pasta cu' 'e prete (foto Maurizio Cuomo)

‘a Pasta cu’ ‘e prete (foto Maurizio Cuomo)

Questo piatto povero veniva preparato anticamente dagli stabiesi amanti delle specialità a base di frutti di mare, che non avendo la possibilità economica di poter acquistare, grazie a questa ricetta-espediente, riuscivano ad accontentarsi del solo profumo e sapore del mare. Le pietre usate come ingrediente principe di questa deliziosa ricetta, solitamente venivano raccolte dal fondo del mare di Pozzano. Continua a leggere

Acanto le foglie

l’Acanto, una pianta nel mito

articolo di Ferdinando Fontanella

Acanto in fiore

Acanto in fiore

Approfittando delle splendide giornate di inizio estate, quest’anno, ho deciso di fare un tour per gli scavi archeologici del circondario vesuviano.

Visitando le sontuose ville romane di Stabia e Oplonti, le straordinarie città antiche di Pompei ed Ercolano ho inconsciamente desiderato di poter sentire, anche solo per pochi minuti, una voce, un suono, un rumore, vedere un colore, annusare un odore, insomma percepire qualcosa di concreto, che non fossero rovine, che mi facesse rivivere realmente quel tempo ormai passato.

Un sogno irrealizzabile direte voi, ed è quello che pensavo anche io, finché, non ho visto, in un angolo umido e ombroso degli scavi di villa San Marco a Castellammare, l’Acanto (Acanthus mollis L.) una pianta erbacea spontanea dell’area mediterranea, caratterizzata da grandissime foglie profondamente incise, riunite in una rosetta basale dalla quale si erge, nel periodo primaverile-estivo, una splendida spiga fiorita. Continua a leggere

Staff di Casa del Pane Maresca

Il prima e il dopo e… l’ora, adesso!

l’Editoriale di Nando Fontanella

Esiste il prima e il dopo e… l’ora, adesso! Il prima e il dopo, è una certezza, sono stati e saranno momenti lieti, felici. L’adesso no, la situazione è grave, bisogna che tutti noi ci regoliamo di conseguenza.

Il nostro amico panettiere Enzo Cesarano, del panificio “Casa del Pane Maresca“, è rimasto aperto perché lui lo sa che finché in città ci sarà il calore dei forni accesi e il profumo del pane caldo la speranza non mancherà.

Staff di Casa del Pane Maresca

Staff di Casa del Pane Maresca

Ma Enzo, uomo di buon cuore e viva intelligenza, ha semplificato la sua produzione l’ha resa essenziale.

Una panetteria di guerra è ora la sua attività. Con questo cosa ha voluto farci capire, che oggi conta l’essenziale…

il Pane non è più il pane che è stato ieri e che sarà domani, il Pane che sforna Enzo è quello di ora, adesso.

Dobbiamo stringere la cinghia anche noi, ridurre i consumi all’essenziale non dobbiamo andare in giro a comprare cose superflue e superficiali perché vogliono illuderci che l’oggi è come ieri.

Non è così! Restiamo a casa, per il bene del Paese e per rispetto di chi, come il nostro amico Panettiere e tutti i lavoratori delle altre attività essenziali, sta rischiando la vita per mantenere viva la speranza.

Nando Fontanella