
Piero Girace
critico d’arte e scrittore (1904 – 1970)
breve biografia a cura del prof. Giuseppe D’Angelo

Piero Girace a Capri negli anni ’50.
Piero Girace nacque a Castellammare di Stabia il 15 settembre 1904, figlio del barone Francesco. Fin da giovane mostrò una spiccata inclinazione per le lettere e l’arte, che lo portarono a diventare un apprezzato critico d’arte e uno scrittore prolifico.
La sua passione per la bellezza e l’estetica lo rese un punto di riferimento nel panorama culturale del suo tempo, con articoli e saggi che testimoniavano il suo acuto senso critico e la sua profonda conoscenza della materia.
Amava passeggiare tra le strade della città, riscoprendone gli angoli più caratteristici e lasciandosi ispirare dai paesaggi stabiesi, che più volte affiorarono nelle sue opere.
Uomo di grande cultura e raffinata sensibilità, Girace contribuì con i suoi scritti a valorizzare il patrimonio artistico e culturale italiano, lasciando un’eredità preziosa a chiunque volesse avvicinarsi al mondo dell’arte con occhi attenti e cuore aperto.
Il barone, come veniva comunemente chiamato nella sua città natale, condusse la sua esistenza tra Napoli e Roma, luoghi in cui la vivace scena artistica e intellettuale dell’epoca gli offriva continue occasioni di confronto e approfondimento.
Nonostante ciò, Castellammare di Stabia rimase sempre nel suo cuore, e vi faceva ritorno frequentemente con grande piacere, desideroso di riabbracciare i suoi amici d’infanzia e di immergersi nei ricordi della giovinezza.
Tra di essi: Raffaele Cinella corrispondente del Corriere di Napoli, il prof. Marotta del Tempo, mons. Francesco Di Capua dell’Osservatore Romano, il prof. Giuseppe Abate del Secolo d’Italia, il prof. Francesco Saverio Mascia dell’Avanti e il pittore Vincenzo D’Angelo, tutti riuniti nei locali dell’Associazione della Stampa in piazza Municipio.
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