Archivi autore: Giuseppe Zingone

Informazioni su Giuseppe Zingone

Collaboratore di Redazione Insegna a Roma, vive a Ladispoli, nutre molti interessi, come: la storia religiosa, l'arte, la fotografia e l'amore per la sua Castellammare di Stabia.

La mode De Style, rivista illustrata di eleganze parigine

Una storia di donne sulla strada ferrata

Una storia di donne sulla strada ferrata

di Giuseppe Zingone

La mode De Style, rivista illustrata di eleganze parigine

La mode De Style, rivista illustrata di eleganze parigine

La disparità, la sudditanza e la violenza, che le donne da sempre hanno dovuto subire per millenni, quasi come una condanna legata allo stereotipo “il sesso debole”,  è oggi più che mai, oggetto di discussione. Le cose stanno radicalmente cambiando, ma secoli di soprusi e di cattive abitudini,  non si cancellano con una bacchetta magica né tantomeno con leggi che come spesso accade sono emanate da una larga maggioranza di sesso maschile.

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Palmigiano Catello pittore

Palmigiano Catello pittore

di Giuseppe Zingone

Palmigiano Catello (Castellammare di Stabia, Napoli – 1853 – ?) Castellammare Lotto composto da 5 paesaggi di Castellammare olio su tavola a) cm 11,5×30,5 b) cm 18×34,5 c)19,5×13 d)19,5×13 e)18×34,5

Poco si sa di questo nostro concittadino, di cui nella galleria di pitture nostrane conserviamo qualche dipinto, ed anche sulla sua morte mancano notizie, solo il De Gubernatis ci fornisce qualche nota in più; la Galleria Recta afferma che si sarebbe poi spostato in Brasile e non è la sola.

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Giacinto Gigante, Veduta di Castellamare, acquerello su carta, conservato molto probabilmente in Russia

Castellammare nelL’Italie confortable

Castellammare nelL’Italie confortable

di Giuseppe Zingone

La città di Castellammare, come tutte le città intorno alla capitale del Regno, Napoli, esercitava un forte fascino sugli stranieri che in diverso modo raggiungevano la nostra area geografica. I paesaggi incantati, la natura lussureggiante con le sue bellezze naturali, il Vesuvio stesso oggetto di distruzione non riuscì a tenere lontano dalla nostra terra, paesaggisti e turisti, semplici curiosi e grandi personalità.

Giacinto Gigante, Veduta di Castellamare, acquerello su carta, conservato molto probabilmente in Russia

Giacinto Gigante, Veduta di Castellamare, acquerello su carta, conservato molto probabilmente in Russia

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Gutt på esel, 1820, 40,5 x 33,5 cm

Asini e ciucci di Castellammare

Asini e ciucci di Castellammare

di Giuseppe Zingone

A lavà ‘a capa ‘o ciuccio se perde ‘o tiempo, l’acqua e ‘o sapone.

Gutt på esel, 1820, 40,5 x 33,5 cm

Dahl, Gutt på esel, 1820, 40,5 x 33,5 cm

Quanti ne ha visti la nostra Castellammare, di asini e ciucci e quanti hanno parlato di questi pacifici e testardi animali? Persone? No, non sia mai, non basterebbero intere enciclopedie… Preferiamo affidarci ad un brevissimo excursus, di questi meravigliosi animali, che nei secoli hanno accompagnato i nostri antenati nello svolgere al meglio le loro difficili mansioni.

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Gonfalone di Castellammare di Stabia, foto Corrado Di Martino

Ottavio Farnese Signore di Castellammare

Ottavio Farnese Signore di Castellammare 

di Giuseppe Zingone 

Giulio Campi, ritratto di Ottavio Farnese

Giulio Campi, ritratto di Ottavio Farnese, Piacenza Museo Civico

Ottavio Farnese, nacque da Girolama (di Ludovico Orsini) e Pier Luigi Farnese, il 9 Ottobre 1524. Grazie ad un accordo tra il papa Paolo III, e l’imperatore Carlo V, la figlia di quest’ultimo Margherita d’Austria,1fu promessa in sposa ad Ottavio, in un’epoca caratterizzata da guerre politiche e di religione che infiammavano l’Europa intera, Margherita divenne una pedina fondamentale nel gioco delle alleanze. La cerimonia si svolse nella Cappella Sistina il 4 novembre 1538.2

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  1.  Ben due papi, Clemente VII e Paolo III, legarono Margherita D’Austria al papato ed alle loro famiglie. Andò in sposa ad Alessandro de’ Medici, Il loro matrimonio, celebrato a Firenze nel 1536, durò pochissimo rimase infatti vedova nel 1537 quando il marito Alessandro fu assassinato dal cugino Lorenzino de’ Medici. Fu così che Margherita, entrò negli interessi di Paolo III, dovendo, tuttavia, cedere per ragioni di Stato, la nobildonna si presentò a Roma vestita di nero palesando a tutti che non gradiva tale imposizione.
  2. Palazzo Madama, sede oggi del Senato porta tale nome proprio perché abitato per molto tempo da Madama Margherita D’Austria, un tempo proprietà dei Medici di Firenze fu da papa Paolo III fatto ricadere nell’asse ereditario di Margherita alla vigilia del matrimonio con suo nipote Ottavio, come Palazzo Madama anche il nome di Castel Madama presso Tivoli e la Villa Madama, sede di rappresentanza del presidente del Consiglio e del Ministero degli affari esteri della Repubblica Italiana prendono da lei il nome.