Archivi autore: Giuseppe Zingone

Informazioni su Giuseppe Zingone

Collaboratore di Redazione Insegna a Roma, vive a Ladispoli, nutre molti interessi, come: la storia religiosa, l'arte, la fotografia e l'amore per la sua Castellammare di Stabia.

19 gennaio 1944

19 gennaio 1944

di Giuseppe Zingone

Il 13 aprile scorso, sulla pagina Facebook di Liberoricercatore, il Signor Nunziante Pandarolo (che ringraziamo) scriveva nel post dedicato alle truppe Sud Africane in partenza per Anzio da Castellammare: “Anche al museo dello sbarco di Anzio c’è una foto di piazza orologio, nel giorno di San Catello, con le truppe alleate schierate sul porto che assistono alla processione, in attesa di imbarcarsi per Anzio”.

South African troops of 1991 Swaziland Smoke Company

South African troops of 1991 Swaziland Smoke Company

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Grossgasteiger Jean a Castellammare

Grossgasteiger Jean

di Giuseppe Zingone

Grossgasteiger Jean, Scrajo grande e torre difensiva

Nato a Napoli, l’otto Giugno del 1821,1da Leone Grossgasteiger, tirolese, orologiaio e da Maria Anna Dittli, vivevano in strada Magnocavallo 15, oggi via Girardi, ai Quartieri Spagnoli. L’anno di morte che avvenne a Madrid non ci è noto, ma un suo dipinto della Torre dello Scrajo grande, datato 1895, lascia presupporre che sia morto nella capitale spagnola tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del millenovecento.

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  1. Su ricerca di Carlo Vingiani: Archivio di Stato di Napoli, Stato civile della restaurazione, quartieri di Napoli, Montecalvario, Nati 23 04 1821 al 08 09 1821 Immagine 216.

I personaggi stabiesi prendono vita

I personaggi stabiesi prendono vita

di Corrado Di Martino e Giuseppe Zingone

San Catello, patrono della Città di Castellammare di Stabia (da una foto di Enzo Cesarano)

Da un’idea di Carlo Vingiani

Oggi la tecnologia fa “miracoli”.  Noi di Libero ricercatore, allora, attingiamo a piene mani per promuovere ancora di più la cultura cittadina.
Da qualche settimana il sito MyHeritage.it, mette a disposizione dei suoi utenti una nuova funzionalità, nota come “Deep Nostalgia” la quale ci permette di dare vita (in poche decine di secondi) a vecchie immagini, di persone che oramai ci hanno lasciato, o che non abbiamo mai incontrato nella nostra vita. E allora, con la costante finalità che abbiamo sempre perseguito, cioè valorizzare il patrimonio storico della Città di Castellammare, abbiamo utilizzato i servizi di MyHeritage.

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Salita Ponte Scanzano (foto Antonio Cimmino)

Chi la fa, l’aspetti!

Chi la fa, l’aspetti!
di Domenico Cuomo

Salita Ponte Scanzano (foto Antonio Cimmino)

Salita Ponte Scanzano (foto Antonio Cimmino)

Mi chiamo Domenico Cuomo, sono nato il 27 di febbraio del 1944 a Scanzano (un antico terziere di Castellammare di Stabia), dove ho vissuto fino all’età di diciotto anni. Per chi non fosse pratico della zona, va detto che a questo antico borgo collinare, si accede per diverse strade, tra cui: salita Santa Croce, viale Terme e salita Ponte di Scanzano (che per toponimo popolare è meglio conosciuta come ‘a Sagliuta d”o Mulino).

Quest’ultima via d’accesso, oggi come allora, per il pedone, risulta essere una delle più praticate, perché collega direttamente ed in pochi minuti di cammino, l’abitato di Scanzano al moderno centro di Castellammare, con la differenza che a quei tempi (per la presenza di pochissimi “pali” della luce impiantati), di notte risultava buia ed isolata. Un particolare fondamentale, quello dell’allora scarsa illuminazione stradale, che rese questa zona, il palcoscenico ideale per dar vita ad un episodio tragicomico realmente accaduto, che a me è rimasto tuttora impresso nella mente e che a seguire voglio raccontarvi, per salvarlo tra i vostri racconti inediti di vita vissuta.
Ecco i fatti: nel dopoguerra, lavoro non ce n’era, erano anni di miseria, e figuratevi se c’era la possibilità economica di prendere un mezzo di trasporto, quindi noi scanzanesi a fine giornata, per rincasare, forza causa, dovevamo fare questa salita al chiarore della luna (che di tanto in tanto faceva capolino dall’alto e umido muraglione di cinta), altrimenti pazienza… si tornava comunque, ma al semibuio notturno. Avevo dieci anni, quando nell’autunno del 1954, a tarda sera, sentii delle persone che discutevano concitatamente e ad alta voce, con una coppia di fidanzati, i quali erano giunti da Castellammare di corsa e con aria terrorizzata. Continua a leggere

Armand Jean de Vignerot du Plessis e l’assedio di Castellammare

Armand Jean de Vignerot du Plessis e l’assedio di Castellammare

di Giuseppe Zingone

Armand-Jean de Vignerot du Plessis

Armand-Jean de Vignerot du Plessis, opera di Hyacinthe Rigaud, 1690

Nel 1600, almeno fino all’avvento di Luigi XIV (il re sole), coloro che realmente gestivano le sorti politiche della Francia erano i Cardinali, anche i non addetti ai lavori, ricorderanno Richelieu e Mazzarino sopra tutti, ma famose nella nostra terra le gesta del duca Enrico II di Guisa di cui abbiamo già parlato (arcivescovo della Chiesa Cattolica).

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