Archivi autore: Giuseppe Zingone

Informazioni su Giuseppe Zingone

Collaboratore di Redazione Insegna a Roma, vive a Ladispoli, nutre molti interessi, come: la storia religiosa, l'arte, la fotografia e l'amore per la sua Castellammare di Stabia.

Foto scatta a Piana Romana dalla Signora Ermelinda Donatantonio

Apparizioni

Avevamo perso questo articolo nei vari passaggi e negli ammodernamenti strutturali del portale liberoricercatore.it. Ma per fortuna, dopo lunghe ricerche nei nostri archivi, come da titolo, è riapparso. Era il 2004 quando la stabiese Ermelinda Donatantonio ci presentò il seguente scatto fotografico, che destò subito il nostro interesse tanto che per me e mio cugino Maurizio Cuomo, divenne una causa da perorare e furono tante le persone interessate a questa foto. Nel ripresentare l’articolo vorrei aggiungere in un secondo momento dei ricordi su persone che hanno conosciuto San Pio e scriverne di nuove ricordando la figura di un suo confratello Fra Modestino da Pietrelcina, che tra l’altro era divenuto anche cittadino onorario della Città di Castellammare di Stabia.

Buona lettura, Giuseppe Zingone

Piana Romana: la stanza di Padre Pio (foto scattata dalla stabiese Ermelinda Donatantonio nel 2004)

Piana Romana: la stanza di San Pio (foto scattata dalla stabiese Ermelinda Donatantonio nel 2004)

San Pio da Pietrelcina

“Apparizioni”, articolo di Maurizio Cuomo  (30 ottobre 2004)

Dare una spiegazione ad un segno soprannaturale o ad una apparizione è sicuramente compito difficile, per cui in alcuni casi, anziché, avanzare una propria teoria, è opportuno dare spazio alle interpretazioni di chi ascolta o chi, come in questo caso prende visione dell’evento.

In questa circostanza, portiamo alla vostra attenzione, una immagine della stanza dove Padre Pio era solito ritirarsi per dormire quando risiedeva al paese di Piana Romana (al centro della quale si intravede una sagoma sfumata rivolta verso destra, quasi un’ombra dal capo chino nella classica postura del noto Frate, che sembra voler uscire dalla stanza). Continua a leggere

Closson, Gilles François, Castellamare

Gilles François Joseph Closson a Castellammare

Gilles François Joseph Closson a Castellammare

di Giuseppe Zingone

Closson, Gilles François, Castellamare

Gilles François Joseph Closson, Castellamare

Questo dipinto di Closson non solo appaga i nostri sforzi di ricerca, ma sempre più definisce lo spazio fisico di una Castellammare che non conoscevamo, questa prospettiva, questa marina è a dir poco spettacolare, lascia senza parole, le scene di pescatori, il Vesuvio fumante e quello spazio antistante gli antichi caseggiati quasi in riva al mare; siamo nei pressi dello spazio odierno dell’attuale piazza Amendola (?). A voi le osservazioni.   Dedicato a tutti i nostri lettori…

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Castellammare e Faito, notturno, Collezione Giuseppe Zingone

Notte al Faito

Notte al Faito
di Enrico Discolo

Castellammare e Faito, notturno, Collezione Giuseppe Zingone

Castellammare e Faito, notturno, Collezione Giuseppe Zingone

Una notte d’estate sul Monte Faito svela il mondo straordinario della natura montana della catena appenninica dei Monti Lattari che si distendono sul mare fino alla penisola sorrentina.
Mi incammino per i sentieri con la torcia elettrica che fora l’oscurità dei cespugli. Le sciabolate di luce mettono in fuga volpi e conigli con gli occhi brillanti e dilatati.
I canti notturni degli uccelli sono brevi e armoniosi come una ninna nanna.
I fiori dei giardini debordanti dalle ville attirano le farfalle notturne.
Sul margine di uno stradone i lombrichi, permeati di una particolare fosforescenza, strisciano a fisarmonica tra i fili d’erba.
Nel momento in cui il braccio di luce fruga tra le corolle dei fiori, mi viene incontro, sulla traccia luminosa, un frenetico sciame d’insetti danzatori.
Arrivo al piazzale dei Capi per soffermarmi ad osservare il golfo di notte, quando arriva improvviso da levante il bagliore dei lampi e il brontolio dei tuoni. Una cabina telefonica mi ripara dalla pioggia battente e dalle raffiche del vento. Continua a leggere

Serenata tascabile - raffaele viviani

Una serenata di Raffaele Viviani

Una serenata di Raffaele Viviani

a cura di Giuseppe Zingone

Quello che è scritto in “Guaglione” è la meravigliosa sintesi in rime della vita di Raffaele Viviani,  la sua autobiografia, una vita complessa, modellata dalla caparbia volontà del grande poeta di piegare la sorte nemica, al proprio bisogno, sottomettendola almeno per quel tempo che il buon Dio gli concesse.

Abbiamo recuperato e già donato ai nostri lettori l’articolo del 1931 a firma Tina Sabbatini, “Il Teatro di Viviani“.1

Raffaele Viviani, Varietà

Raffaele Viviani, Varietà

Le parole della Sabbatini, meritano anch’esse, la dovuta attenzione del lettore, per la potente sintesi che ne emerge.

Aveva cinque anni; e si pose a studiare da solo l’alfabeto. Di scuola non se ne parlò, né allora, né poi. Viviani non ha mai visto un banco scolastico, una lavagna, un quaderno, un libro di testo. Egli è entrato per la prima volta in un tempio della sapienza per accompagnarvi il figlio maggiore. Continua a leggere

  1. Spartito in:  Comoedia, numero IX, 15 Ottobre-15 Novembre del 1931.
Alexandre Hyacinthe Dunouy, View of Stabiae, near Castellammare, canvas, 16,2x25,1 2

L’antica porta di Scanzano e la salita del mulino

L’antica porta di Scanzano e la salita del mulino

di Giuseppe Zingone 

Aggiornamento del 3 Maggio 2020

Le ricerche non si fermano neanche in tempo di Covid 19, ed ecco che dalle incommensurabili e articolate pagine della rete, emerge un altro dipinto stavolta anonimo, che ci mostra in maniera indiscutibile le fattezze di questa antica porta che permetteva ai cittadini di Castellammare e di Scanzano di entrare in comunicazione tra loro, si intravede qui anche il ponte che superava il rivo Cannitello.


Il dipinto è stato recuperato in una galleria d’immagini dedicata a Cava dei Tirreni. Ho provato a scrivere al portale (nelle passate settimane) sia per spiegare che il dipinto “Quadro9” nella loro galleria, rappresenta senza dubbio Castellammare ed anche per chiedere informazioni sulla collocazione fisica di tale dipinto, ma nessuna risposta ci è stata fornita.

Salita del mulino, porta di Scanzano

Salita del mulino, porta di Scanzano

Vecchio articolo

Dall’occhio attento di Gaetano Fontana e dalla impressioni del team di Liberoricercatore portiamo a conoscenza dei nostri concittadini il recupero di questo superbo e piccolo dipinto del pittore francese Alexandre Hyacinthe Dunoy. Continua a leggere