Archivi autore: Giuseppe Zingone

Informazioni su Giuseppe Zingone

Collaboratore di Redazione Insegna a Roma, vive a Ladispoli, nutre molti interessi, come: la storia religiosa, l'arte, la fotografia e l'amore per la sua Castellammare di Stabia.

Scoglio di Rovigliano, mini cartolina virata

Collezione privata Giuseppe Zingone

Collezione privata Giuseppe Zingone

La nostra città, Castellammare di Stabia, è per chi vi vive e soprattutto per chi è dovuto andare via da essa, “il luogo del cuore”. Chi ama questa Città non può non avere un sentimento diverso da questo. Luogo unico al mondo dove si fondono storia, arte, cultura, paesaggi incantevoli, mare, monti, quasi un santuario naturale.

Anche un grande letterato come Alfredo Panzini non rimase immune da tali spettacoli durante la sua permanenza a Castellammare: “…Per passare mattana e vincere la malinconia, il bidello, un caro giovane, proprio romano de Roma, mi faceva trovare -dopo scuola- un ciucciariello sellato per me, e uno per lui; e così andavamo in quei troppo ai miei occhi smaglianti tramonti, lungo quel troppo azzurro mare Tirreno, a Vico, a Sorrento, o su a Quisisana e a Gragnano, dove rivedo ancora i festoni degli spaghetti e delle lasagne ad asciugare per le vie, e il rubino del vino saporitissimo: io don Chisciotte e il bidello Sancio”. (estratto da: Scuola Media Statale A. Panzini, 1964-1994, Castellammare di Stabia, Maggio 1994, interno di copertina).

È anche vero che la nostra cara Città, ha subito notevoli cambiamenti in questi ultimi decenni, e non sempre questi sono stati positivi e benefici; se ciò amareggia non ci impedisce, però, di guardare avanti con un discreto ottimismo, fosse pure per la nostra intrinseca napoletanità. Ad ogni modo volevo offrire a chi visita questo splendido sito di rivedere la “Città delle Acque” in cartolina, si tratta di una piccola collezione che a fatica ma con passione ho raccolto qua e là, soprattutto dove vivo a Roma. Cartoline recenti, altre invece, dei veri gioielli centenari, spesso molto rovinate, ciononostante, perderle o non comprarle costituirebbe, un delitto, una ulteriore lacuna di memoria storica. Sono anche consapevole che gli appassionati di questo genere di collezionismo non sono pochi, e potrebbe rivelarsi utile la collaborazione di altre persone. Come ogni città ha le sue immagini ed ogni immagine è frammento di un mosaico più grande, potremmo insieme restituire a Castellammare di Stabia, un po’ dell’amore che per secoli ci ha donato: i suoi luoghi, gli usi, i costumi, le tradizioni, i volti, facendo crescere in tal modo la nostra “umanità”.

06/Agosto/2004

06/Agosto/2014

Sono passati ben dieci anni dalla prima volta che insieme a mio cugino Maurizio pubblicammo sul Liberoricercatore la prima raccolta di Cartoline della Città di Castellammare di Stabia. Raccolta che nacque quasi per caso, mi trovavo infatti nel salone della Parrocchia di Santa Maria della Pace, quando ci vennero recapitate due buste stracolme di immaginette di santi, qualche libricino tra queste una mini cartolina virata dello scoglio di Rovigliano, e una della Basilica di Pozzano.

Scoglio di Rovigliano, mini cartolina virata

Scoglio di Rovigliano, mini cartolina virata

Il mio interesse per la storia di Castellammare era già vivo, molte le escursioni e l’interessamento per tutto quello che destava meraviglia e stupore, tanta storia attraversata quotidianamente ma troppo spesso ignorata. Iniziai a collezionare così innumerevoli cartoline tenendo sempre in considerazione nella ricerca fatta nei piccoli mercati principalmente che bisognava come in una tesi cercare di distaccarsi il meno possibile dal tema principale Castellammare di Stabia.

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Le Vie D'Italia, Anno LXII numero 6 Giugno 1956

Ville e pitture antiche a Castellammare di Stabia

Ville e pitture antiche a Castellammare di Stabia

a cura di Giuseppe Zingone

Il viaggiare appartiene all’uomo sin dall’antichità a riguardo può essere interessante ed istruttivo rileggere la rivista “I Luoghi dell’Infinito” del mese di Gennaio del 2014 dove i vari articoli redatti danno tracce del vagare umano sin dall’antichità giungendo ai viaggi di piacere e turismo che attraggono l’uomo moderno.

L’uomo ha sempre viaggiato si è spostato per sopravvivere, per conquistare nuove terre, alla ricerca di fama o di ricchezza. Questi viaggi con un fine specifico si trasformano verso la fine del Seicento e inizi del Settecento in viaggi d’erudizione dove i giovani delle famiglie blasonate europee si spingevano verso il sud dell’Europa alla ricerca di una nuova “esperienza totale, culturale, artistica, esistenziale e formativa”, prende forma in tal modo quello che successivamente sarà chiamato Grand Tour. Continua a leggere

Copertina Touring Club 1948

Nasce un Villaggio sul Monte Faito

Nasce un Villaggio sul Monte Faito

a cura di Giuseppe Zingone

In questo secondo articolo affidato alla penna di Regina Algranati scrittrice e storica italiana nata a Roma il 16 dicembre 1886 da famiglia ebrea, il Touring Club Italiano attraverso le pagine del mensile “Le Vie D’Italia” ci presenta un singolare articolo sulla nascita di un Villaggio turistico (ma non solo almeno nel progetto iniziale) sul Monte Faito. L’articolo è del 1948 ed è un raffinato ed interessante strumento per quanti (soci del Club) intendono essere i primi testimoni (viaggiatori) del nascente Centro urbano a quota 1100 metri sul livello del mare.

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Palazzo "Cannavacciuoli"

La mia storia

La mia storia
di Silvano Cannavacciuoli

Mi chiamo Silvano Cannavacciuoli. Sono stabiese e son partito per Boston negli Stati Uniti nel 1956. I miei nonni abitavano a Via Santa Caterina numero 98. Seguo sempre il suo sito… è come vivere nel passato. Io ero anche un cannottiere al “Circolo Nautico” negli anni cinquanta… delle volte quando son tornato, i soci del “Circolo” sono stati sempre gentili nel ricevermi. Pasquale Gaeta era sullo stesso mio equipaggio con Bruno De Stefano. Ci siamo ancora rivisti una volta, quando Pasquale era il Presidente del Circolo La figlia di Giorgio Criscuolo, fu mia ospite qui a Boston… Una delle mie gare era la “Pattison” nel quattro yole.
Non trovo parole per ringraziarti della tua gentilezza nelle pronte risposte e aiuti. Si arriva a un punto nella vita quando vivere nel passato è una cosa molto importante per continuare nel futuro. Per me è veramente stato un immenso piacere di aver trovato il tuo sito, e per questo rimango molto grato. Ti mando una foto della nostra casa di famiglia antica, dove noi si abitava a C/mare durante la guerra (Via Corso Vittorio Emanuele, 191) credo, era la casa della famiglia Cannavacciuoli per generazioni.

Palazzo "Cannavacciuoli"

Palazzo “Cannavacciuoli”

Noi si abitava al secondo piano che era rimasto nostro, dopo che la famiglia vendette il pianterreno e il terzo piano (noi abitavamo vicino al palazzo di “cento casarelle”). Una cosa storica è che durante la guerra, il Comando Americano si prese la nostra dimora, usandola come una centrale “Command Post” anche perchè potevano parcheggiare i loro mezzi nel piazzale davanti la casa. Nel piazzale dove ogni anno si faceva la festa dell’Assunta con giochi e bancarelle.
Gli Americani ci trasferirono nell’Hotel Fontana per un po’ , e poi ci fecero ritornare a casa in una stanza sola, ad abitare assieme con loro, fino a quando partirono. Io mi ricordo di aver visto i paracadutisti, atterrare dietro, nel nostro piccolo giardino. Continua a leggere

Regio Cantiere Di Castellammare di Stabia

Il Regio Cantiere di Castellammare di Stabia

Il Regio Cantiere di Castellammare di Stabia

a cura di Giuseppe Zingone

Le vie d’Italia è una rivista nata nel 1917 e pubblicata fino al 1968 si proponeva di far conoscere agli italiani ed in maniera particolare ai soci del Touring Club Italiano cui veniva mensilmente inviata, nel dettaglio alcuni argomenti di interesse pratico quali la geografia, del Paese fornendo informazioni dettagliate e documentate non solo con articoli di natura storica e geografica, ma soprattutto con foto, cartine ed informazioni pratiche dei posti descritti. Continua a leggere